PIERFURBY NEI CASINI - IL BANANA ALLARGA LA MAGGIORANZA CHE NON C’è STRAPPANDO ALL’UDC IL SUO SERBATOIO DI VOTI, LA SICILIA DI TOTò CUFFARO E CALOGERO MANNINO - MA LO SBARCO NEL PDL DEI \"DISSIDENTI\" SICILIANI AD ALTO TASSO DI CASINI GIUDIZIARI, SENZA I QUALI L’UDC RISCHIA L’ESTINZIONE, POTREBBE NOIN ESSERE GRADITO DAI TIPINI FINI...

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1- CALOGERO MANNINO: \"ALLIBITO DALLE PAROLE DI PIER SULLA CRISI DI GOVERNO NON CI STO\"
di Emanuele Lauria per \"La Repubblica\"

casinicasini berlusconi

«Allibito». Si dice «allibito», Calogero Mannino. E sul discorso di Pierferdinando Casini a Chianciano Terme lascia scendere il gelo. È probabilmente il prologo di una rottura: la componente siciliana, storico zoccolo duro dell´Udc, prende le distanze dal leader. Dall´ex governatore Salvatore Cuffaro al coordinatore regionale Saverio Romano fino appunto al sei volte ministro Mannino, 16 anni sotto processo per mafia prima dell´assoluzione in Cassazione: c´è un area del dissenso che non condivide la richiesta di dimissioni di Berlusconi né il viaggio verso il Partito della nazione.

I \"dissidenti\" siciliani, va da sé, sono i primi sospettati di un passaggio nel gruppo di transizione che potrebbe irrobustire la maggioranza. Mannino smentisce: «Nessuno mi ha contattato. D´altronde, io valgo più di Ibrahimovic. Io rappresento la storia della Dc assassinata. E l´argomento dell´adesione a un nuovo gruppo non l´abbiamo affrontato». Però restano delle tracce da seguire. E Mannino è appunto «allibito» dal discorso di Casini: «Ma non si era detto che in un momento difficile bisognava evitare una crisi di governo?».

InIn campagna Calogero Mannino nella sua azienda agricola a Pantelleria (Sestini_Morini)

Una critica così aperta, nell´Udc, non si era mai vista.
«Io sono contrario a un partito chiuso. Ma bisogna essere cauti con le aperture. Specie se si mettono in discussione i fondamentali».

Scusi, quali fondamentali?
«Per esempio guardiamo con sospetto alla prospettiva di un Partito della nazione. Nella tradizione dei cattolici la nazione non ha mai avuto un valore prioritario. La nostra priorità dev´essere quella di rappresentare una forza veramente popolare».

Casini ha chiesto a Berlusconi di dimettersi.
«Serbo amicizia nei confronti di Pier Ferdinando: ma sono rimasto letteralmente allibito dalle sue parole. La tesi favorevole alle dimissioni del premier non l´aveva mai espressa prima. Anzi, la nostra posizione era quella di non aprire una crisi di governo, di creare un´area di responsabilità, di far fronte senza traumi a un autunno difficile per l´economia. Casini vuole aprire la crisi? Lo faccia. Ma non ha capito che la parola decisiva la dirà Fini».

SaverioSaverio Romano e Totò Cuffaro

Voi rifiutate qualsiasi alleanza con il centrosinistra.
«Devo dire che Casini ha escluso questa possibilità. Io alla vigilia delle Regionali avevo detto che bisognava andare da soli dappertutto. E invece ci siamo alleati con il Pd in Piemonte e con il Pdl in Campania e Calabria. L´Udc deve costruire un terzo polo, non è un addendum di altri. L´alternativa si fa dal centro. E poi c´è un aspetto inquietante del discorso di Casini».

Quale?
«Lui auspica accordi trasversali sulle questioni etiche: è una forma di neoclericalismo diversa dalla rappresentanza autentica del cattolicesimo politico. Così si tradisce Sturzo».

Si dice che potreste essere interessati a un gruppo di \"responsabilità\" a sostegno di Berlusconi.
«Contatti non ne abbiamo avuti. E non abbiamo affrontato la questione di un gruppo di transizione. Io ad ogni modo valgo più di Ibrahimovic, sono la storia della Dc assassinata. E Casini dovrebbe essere orgoglioso di avermi avuto come deputato».

2- ROMANO, IL «RIBELLE»: L\'UDC SBAGLIA LINEA
Monica Guerzoni per \"Il Corriere della Sera\"

Lo chiamano «mister centomila preferenze» per essere stato il più votato alle Europee. Al meeting dell\'Udc Saverio Romano ha sfidato Casini davanti a tutto il partito, dicendo che «la Sicilia non accetterà mai» un accordo grazie ai cinque deputati siciliani alla Camera Berlusconi potrebbe dormire quasi tranquillo...

PIEROPIERO GRASSO

«Noi siamo un\'opposizione repubblicana e abbiamo votato più volte con il governo, che deve durare tutta la legislatura. E se Berlusconi si ravvede sulle alleanze questo tema deve essere discusso dentro l\'Udc. Speriamo che il congresso ci sia quanto prima».

Perché non le piace il terzo polo? «Non vedo perché dobbiamo finire in un contenitore con Fini, che su tanti temi non la pensa come noi». E se il centrosinistra offre la premiership a Casini?
«Capisco la tentazione, ma una cosa è il progetto politico e un\'altra le pur legittime ambizioni personali».

Dai sondaggi di Casini, solo il 9 per cento del vostro elettorato vuole stare col Pdl.
«Se chiedi a un nostro elettore dove si schiera in un sistema bipolare dirà \"nel centrodestra\". La Sicilia la pensa come il suo segretario regionale ed è un pensiero diffuso in tutta Italia. Non vogliamo far valere il nostro peso per modificare la linea, ma c\'è un sentire diffuso che va ascoltato».

È vero che lei, Mannino, Cuffaro, Drago e Ruvolo siete stati contattati dal Pdl?
«Io non ho ricevuto pressioni e non parteciperò a nessun gruppo di responsabilità nazionale. La mia opinione non è condizionabile».

caliendocaliendo

Non è vero che vuole portare l\'Udc siciliana nel Pdl? Il consenso a due cifre per Cuffaro adesso è suo.
«Io non dico queste cose per la forza d\'urto del mio consenso, ma perché sono convinto che Casini non può regalare Berlusconi e il suo elettorato a Bossi. E Cuffaro ha smentito di essere ispiratore di strategie, si è messo da parte per la sua dolorosa vicenda giudiziaria e la mia stima per lui non cambierà neanche in caso di condanna, perché va oltre la fallibilità dell\'uomo».

Però non le è piaciuto che Casini abbia invitato il procuratore antimafia Piero Grasso.
«Casini è un garantista, ma sono preoccupato per le posizioni confuse che ha preso sulla giustizia, dalle intercettazioni al voto sulla fiducia al sottosegretario Caliendo. Non possiamo ammainare la bandiera del garantismo votando come il Pd per utilità tattica. È un avviso ai naviganti, il mio».

Berlusconi le ha offerto la presidenza della Sicilia?
«La mia carriera politica non ha prezzo, non sono a caccia di incarichi prestigiosi. Ringrazio chi mi fa apprezzamenti ma guardo all\'oggi. In Sicilia c\'è un presidente che si chiama Lombardo e il cui governo ha dato esiti disastrosi. Se non è capace di governare dia la parola agli elettori».

 

 

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