PORNO PD - IL PARTITO DI CULATELLO BERSANI TIRA LA CATENA E SCARICA: “NON È COME LE OLGETTINE, È ADULTA E NON HA INCARICHI PUBBLICI” - URGE AVERE LA COLLEZIONE COMPLETA DEI FILM DELLA CENTOXCENTO, RICCA DI TITOLI COME “LE AVVENTURE DEL DOTT. SBORROSIO”, “PIU’ MAIALE DI COSI’”, “SPRUZZA TE CHE BEVO IO” - BUTTAFUOCO: “SE TUTTE LE TRASMISSIONI NON FOSSERO GIÀ IN FERIE, TRA CORPO DELLE DONNE E FELICITÀ VARIE DELLA DEMOCRAZIA, SAPREMMO COSA GUSTARE NELLA SCALETTA DELL’\"INFEDELE”…

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1 - BORDELLI DEMOCRATICI
Pietrangelo Buttafuoco per \"il Foglio\"
- Una signora toscana, dirigente del Pd, s\'è dimessa dal suo incarico per non compromettere il proprio partito avendo lei un passatempo particolare: recitare nei film hardcore. Ecco, e poi dice che non è una stupidaggine la stagionalità dei palinsesti. Se non fossimo in piena estate e con tutte le trasmissioni in ferie, tra corpo delle donne e felicità varie della democrazia sapremmo cosa gustare nella scaletta dell\'Infedele. Ma sarà un lunedì di noia canicolare. Roba da chiudersi in un cinemino. Astenersi dai bordelli.

COPERTINACOPERTINA DVD PORNO ButtafuocoButtafuoco

2 - GIRAVA FILM HARD: SEGRETARIA DEL PD TOSCANA SI DIMETTE
Da \"la Stampa\"
- Dietro la maschera che copriva il volto di un\'attrice porno c\'era la giovane segretaria di un circolo del Pd della provincia di Pisa. Per svelare la sua identità è bastato confrontare le foto del suo profilo su Facebook con le immagini del film «È venuta a saperlo mia madre». E così sono venuti a saperlo anche i locali dirigenti del partito, che hanno richiesto (e subito ottenuto) le sue dimissioni.

Un addio considerato «una perdita» per il circolo dei democratici della zona del Comprensorio del cuoio, visto che la giovane riusciva perfettamente a conciliare questa sua passione per l\'hard con il ruolo politico. Militanti e colleghi avevano infatti molta stima nei suoi confronti per le sue capacità, ma quella che hanno definito «una grave leggerezza» non poteva certo passare inosservata.

L\'ormai ex segretaria del circolo, però, non è stata sospesa dal partito. Il segretario provinciale del Pd pisano Francesco Nocchi e il segretario comunale di San Miniato (Pisa) Massimo Baldacci hanno spiegato in una nota che la protagonista di questa vicenda è ancora «regolarmente iscritta» al Pd, aggiungendo che il clamore suscitato dalla pubblicazione della notizia su alcuni quotidiani locali è «sbagliato e disgustoso».

PornoPorno

«Da alcuni mesi - scrivono i due dirigenti - si è allontanata, senza che sia intervenuta nessuna rottura politica, per motivi personali, anche di studio: tra l\'altro, anche se i giornali non hanno riportato questa notizia, si è laureata pochi giorni fa».

MANIFESTOMANIFESTO FESTA PD

3 - LA PORNO SEGRETARIA DI PARTITO IMBARAZZA IL PD...
Elisa Calessi per \"Libero\"

E meno male che il vento cambia, verrebbe da dire. Il problema, a mettere ordine nell\'ultimo caso moral-erotico che riguarda il Partito democratico, è che soffia dove vuole. E che se ne infischia, il vento, dei precetti moralistici che a volte fanno comodo. Quando riguardano gli altri. Così a scaldare, è proprio il caso di dirlo, il principale partito d\'opposizione, provocando imbarazzi non da poco, è un filmino hard. Trattasi un video a luci rosse, prodotto da una casa di produzione specializzata in pellicole amatoriali, fatte cioè con attori non professionisti.

Si intitola \"È venuto a saperlo mia madre\". Che, rispetto agli altri film della casa, la CentoXcento, è tra i più sobri. Ne citiamo alcuni dal catalogo: \"Le avventure del Dott. Sborrosio\", \"Più maiale di così\", \"Il ritorno di gole profonde\", \"Spruzza te che bevo io\". E via così. Niente di strano. Il problema è che una delle attrici è (anzi era) la segretaria di un circolo del Pd di San Miniato, comune del pisano, nonché segretaria comunale del Pd e componente dell\'assemblea nazionale dei Giovani Democratici, dove ricopriva l\'incarico di Responsabile Diritti Civili di Pisa.

La giovane, laureata da poco in Lettere con ottimi voti, è descritta da chi la conosce come «una ragazza molto colta, appassionata di lettura, un\'intelligenza molto vivace» e «molto attiva politicamente». Una brillante militante. Venticinque anni, bionda, carina. Fatti miei, avrà pensato, se mi diverto a fare un filmino a luci rosse. A febbraio si dà all\'opera. Ha una mascherina, pensa di non essere riconoscibile. Invece non sfugge all\'occhio di qualche appassionato del circondario (evidentemente frequentatore del Pd).

PIETRANGELOPIETRANGELO BUTTAFUOCO GIULIANO FERRARA

La notizia esce sui giornali locali. Apriti cielo. Ovviamente arriva anche a casa. La poveretta è costretta a dimettersi dall\'incarico, si dice spinta dai vertici locali. Anche se ieri Francesco Nocchi, segretario provinciale Pd di Pisa, e Massimo Baldacci, segretario comunale del Pd di San Miniato, hanno smentito qualunque pressione. Non solo «non è sta- ta sospesa», hanno spiegato, «ma è ancora regolarmente iscritta».

Semplicemente, «da alcuni mesi si è allontanata, senza che sia intervenuta nessuna rottura politica, per motivi personali e di studio». Quindi si definisce «sbagliato» e «disgustoso «il clamore» attorno alla vicenda. «Una giovane donna di venticinque anni, che non ha coinvolto altri che se stessa nelle proprie azioni e che deve risponderne solo a se stessa ha il diritto di essere lasciata in pace». Ha diritto sì. Il problema è l\'imbarazzo che ha provocato nel Pd.

L\'episodio, infatti, che, a proposito di corpo femminile, segue la polemica sul manifesto della Festa dell\'Unità di Roma, quello con la gonna sollevata alla Marylin Monroe, è arrivato anche in Transatlantico. La reazione generale, tra i democratici, è il no comment. O il sospiro di sollievo alla notizia che si è dimessa. Con alcune eccezioni. «Intanto», spiega a Libero Marina Sereni, «era adulta e consapevole di quello che faceva. Io non lo farei. Ma non me la sento di giudicarla. E non vedo quale articolo dello Statuto si possa usare per espellerla».

GadGad Lerner phMarinoPaoloni

E l\'uso del corpo delle donne? E la tanto deprecata mercificazione del corpo femminile, oggetto di una manifestazione? Sereni spiega che «altra cosa è essere indifferenti quando un occhio maschile usa il corpo della donna». Per quanto, lei stessa ammette, i fruitori di filmini hard sono maschi. E dunque? «Insomma, qui non c\'è reato. Si può discutere sulla scelta, ma non è paragonabile al bunga-bunga».

PaolaPaola Concia

Anche Marianna Madia, giovane deputata del Pd, inizialmente interdetta dalla vicenda, la difende: «Facesse quello che vuole. Se ha deciso liberamente di fare quel film, non vedo il problema. Non me la sento di dire che deve andarsene». Quanto alla discussione di pochi mesi fa sull\'immagine femminile, Madia riconosce che «in quel dibattito, sì, c\'è stato un velo di ipocrisia».

MARIANNAMARIANNA MADIA

E quindi onore all\'attrice porno che l\'ha svelata? Paola Concia non ha dubbi: «È adulta e vaccinata. Le piace fare i film porno? Bene. Solo in Italia ci stupiamo di queste cose».

Ma allora che differenza c\'è con le ragazze dell\'Olgettina? «È diverso. Chi ha incarichi pubblici deve avere comportamenti sobri. Questa ragazza non aveva incarichi pubblici. E se una persona adulta sceglie liberamente di fare quell\'esperienza, non ci trovo alcuno scandalo. Poi il fatto che le donne usino il corpo per il piacere maschile è un altro conto...». Insomma, la questione è scivolosa e dibattuta. Ma un punto, forse, è fermo: fino agli incarichi di partito, il filmino si può fare.

 

 

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