UN PRESIDENTE FORMATO IKEA - TUTTO PRONTO PER IL TRASLOCO DI RE GIORGIO DAL QUIRINALE A PALAZZO GIUSTINIANI: SCATOLONI, LIBRI, FOTO, PAESAGGI NAPOLETANI, E PURE UNA LIBRERIA SVEDESE FAI-DA-TE

Segno definitivo dell’addio a gennaio del presidente è il gran movimento tra i due palazzi. Con l’elezione del successore, Napolitano diventerà senatore a vita e traslocherà nel suo ufficio da 120 metri quadri con 4-5 collaboratori. E tornerà a vivere al Rione Monti con la moglie Clio...

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Umberto Rosso per “la Repubblica

 

NAPOLITANO QUIRINALE NAPOLITANO QUIRINALE

Una trentina di casse con l’archivio privato del primo settennato sono già imballate, sistemate in un angolo del Quirinale, in attesa di prendere la via di Palazzo Giustiniani, quarto piano, nell’ufficio che fu di Scalfaro, centoventi metri quadri con terrazza con vista su San Ivo alla Sapienza. Sarà il nuovo quartier generale di Giorgio Napolitano da presidente emerito della Repubblica, quando calerà il sipario sul “novennato” al Colle.

NAPOLITANO RICEVE PAPA FRANCESCO IN QUIRINALE FOTO LAPRESSE NAPOLITANO RICEVE PAPA FRANCESCO IN QUIRINALE FOTO LAPRESSE

 

Le sue cose personali, i quadri, gli effetti privati, stanno per imboccare un’altra strada, non molto lontana dal Colle peraltro: vicolo dei Serpenti, rione Monti, la tanto amata abitazione nel cuore di Roma, dove Napolitano e la moglie Clio torneranno a vivere. La corrispondenza, le centinaia di lettere scambiate con tanti leader e che hanno segnato la lunga carriera politica da dirigente del Pci, invece, finiscono in dono all’archivio Gramsci.

 

La valigia del presidente è pronta. Il trasloco verso Palazzo Giustiniani era già cominciato due anni fa alla fine del primo mandato, bloccato poi dalla rielezione, ma stavolta sarà definitivo. Un lungo addio al Colle, un lungo trasloco.

 

LUPI LETTA E NAPOLITANO AL QUIRINALE LUPI LETTA E NAPOLITANO AL QUIRINALE

La seconda e ultima tranche di scatoloni lascerà allora il Quirinale a partire da domani. Ma qualcosa resterà ancora, fino all’ultimo momento, quando proprio all’inquilino del Colle non resterà che “spegnere” la luce. Come l’archivio del secondo mandato, dei 21 mesi trascorsi dalla rielezione, perché fino al passaggio delle consegne Napolitano è nel pieno esercizio delle sue funzioni. E anche qualcosa di più personale, i “pezzi” più cari, che gli hanno tenuto compagnia nei quasi nove anni trascorsi nella casa degli italiani.

 

QUIRINALE CERIMONIA PER LO SCAMBIO DI AUGURI CON LE ALTE CARICHE DELLO STATO LETTA NAPOLITANO QUIRINALE CERIMONIA PER LO SCAMBIO DI AUGURI CON LE ALTE CARICHE DELLO STATO LETTA NAPOLITANO

Le foto con Barack Obama per esempio, quelle del suo viaggio negli States ma anche le immagini sorridenti scattate insieme durante la visita di quest’anno del presidente americano, al quale Napolitano è legato da una grande stima e amicizia, ricambiata con affetto dal leader Usa. Fotografie che avranno di certo un posto speciale quando poi se ne andrà a Palazzo Giustiniani. E le amate “gouaches”, le “guazze”, tempere con le vedute di paesaggi napoletani, alcune delle quali comunque già rallegrano il suo nuovo ufficio al Senato. Gli uffici per il dopo-Quirinale gli sono già stati assegnati da tempo.

obama napolitano obama napolitano

 

Gli ex presidenti della Repubblica, come da articolo 59 della Costituzione, diventano senatori a vita. E anche, ma questo solo grazie ad un decreto della presidenza del Consiglio del ’98, presidenti emeriti della Repubblica. Tre stanze a Palazzo Giustiniani: il suo studio, due camere per la segreteria e i collaboratori, e un piccolo salottino. Giusto di fronte, alla fine di un stretto corridoio che porta all’ascensore, all’ufficio dell’altro ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che dopo la convalescenza ha ripreso a frequentare il Palazzo.

RENATO SCHIFANI RENATO SCHIFANI

 

E come vicino di “pianerottolo”, si ritroverà anche Renato Schifani, che qui ha la struttura di segreteria che spetta agli ex presidenti del Senato. E la sua nuova squadra? In base alla dotazione prevista, il presidente emerito potrebbe contare su uno staff di sei-sette persone. Ma Napolitano pensa di tagliare a 4-5, e dal Colle potrebbero seguirlo alcuni della sua segreteria. I locali sono quelli una volta assegnati ad un altro ex capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro.

 

Napolitano, quando ci ha messo piede per la prima volta, ha chiesto d’accordo con gli uffici del Senato di apportare qualche cambiamento. Gli ha dato una mano l’architetto Franco Sapio. Via il color senape alle pareti, meglio un azzurro chiaro. Via certi dipinti un po’ troppo cupi, ed ecco alle pareti le amate “gouaches” napoletane, sul Vesuvio, di fine ‘700-‘800. Ma soprattutto nel nascente nuovo quartiere generale del presidente non c’era posto a sufficienza per la biblioteca personale. Circa tremila volumi.

OSCAR LUIGI SCALFARO E CARLO AZEGLIO CIAMPI OSCAR LUIGI SCALFARO E CARLO AZEGLIO CIAMPI

 

E per quanti sforzi fatti e richieste di scaffali avanzate, gli scatoloni con i volumi già spediti dal Quirinale sono rimasti a lungo imballati. Fino a un certo giorno, quando l’architetto non ha deciso di ricorrere a pile di scaffali svedesi fai-da-te, e la biblioteca ha finalmente preso forma. E qui, di tanto in tanto, qualche sabato mattina, i commessi hanno visto il presidente della Repubblica arrivare per consultare qualche documento o recuperare certi libri. Altri, in questi 21 mesi “supplementari”, se ne sono aggiunti e ora pure questi prenderanno la strada dell’ufficio da presidente emerito.

Palazzo Giustiniani Palazzo Giustiniani

 

 

 

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