QUESTA E’ L’EUROPA “SOLIDALE” SUI MIGRANTI: OGNUNO FA COME GLI PARE - LA COMMISSIONE EUROPEA HA DEFERITO UNGHERIA, POLONIA E REPUBBLICA CECA ALLA CORTE EUROPEA: I TRE PAESE HANNO FATTO ORECCHIE DA MERCANTE SUI RICOLLOCAMENTI DEI RICHIEDENTI ASILO DA ITALIA E GRECIA 

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migranti migranti

1 - MIGRANTI: UNGHERIA, POLONIA, REP.CECA DEFERITE A CORTE UE

(ANSA) - La Commissione europea ha deferito Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca alla Corte europea, nell'ambito del procedimento di infrazione aperto per i mancati ricollocamenti dei richiedenti asilo da Italia e Grecia. I tre Paesi non hanno risposto alle richieste di Bruxelles, ha spiegato il vicepresidente vicario della Commissione europea Frans Timmermans.

migranti migranti

 

"Una cosa deve essere molto chiara - ha spiegato Timmermans -. Non ci possono essere soluzioni alla free-rider. Se uno Stato membro si trova ad affrontare una crisi, deve poter contare sulla solidarietà di ciascun altro stato membro". "Non ci si può sfilare dalla solidarietà perché non ci si sente a proprio agio", afferma il vicepresidente della Commissione Ue.

 

2 - NO DI PRAGA ALLE QUOTE DI MIGRANTI

Da “la Stampa”

 

FRANS TIMMERMANS FRANS TIMMERMANS

Le quote di distribuzione dei migranti all' interno dell' Unione europea «non sono la soluzione, la soluzione è fuori dall' Europa». Il neo primo ministro della Repubblica Ceca, Andrej Babis, nel suo discorso di insediamento alla guida del governo di Praga, ribadisce la posizione dell' esecutivo precedente, annuncia che non ci sta alla ripartizione solidale tra i paesi della Ue: «Non è la soluzione», dice.

 

Babis, che farà il suo esordio a Bruxelles la settimana prossima in occasione del Consiglio Ue di dicembre, ha assicurato che la Repubblica Ceca vuole giocare un ruolo «più attivo» sulla gestione dei migranti e che propone ai partner europei «una soluzione per l' immigrazione illegale».

 

COMMISSIONE UE COMMISSIONE UE

«Sono i trafficanti a decidere chi viene o no in Europa - ha detto - e per questo guadagnano milioni di euro». Aggiunge che considera come un'«eredità» del precedente governo la procedura di infrazione aperta da Bruxelles a carico della Repubblica Ceca (con Polonia e Ungheria) per non aver rispettato le indicazioni della Ue sulle quote di migranti e ha detto che cercherà di negoziare per convincere la Commissione a trovare alternative. Il nuovo primo ministro ha annunciato che il presidente ceco, Milos Zeman, nominerà il nuovo governo il 13 dicembre, in modo da consentire all' esecutivo di andare in piena operatività a Bruxelles per il vertice del 27.

 

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