"SALVINI VUOLE ANDARE ALLE ELEZIONI ALL'INIZIO DEL 2020" - BRUNO VESPA ANALIZZA LA RETROMARCIA SULLA MANOVRA DEL GOVERNO E PRECONIZZA LE MOSSE DEL LEADER LEGHISTA - "VEDREMO SE I SINGULTI DEI PRIMI SEI MESI DI GOVERNO REGGERANNO PER I PROSSIMI DODICI, CON LO SPETTRO DI UNA NUOVA LEGGE DI BILANCIO COSÌ DURA DA FAR SEMBRARE QUESTA UN GIOCO DA RAGAZZI…”

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enrico mentana matteo salvini bruno vespa (2) enrico mentana matteo salvini bruno vespa (2)

Da www.liberoquotidiano.it

 

La manovra? "Una legge mai vista", come da titolo dell'editoriale di Bruno Vespa su Il Giorno. Il conduttore di Porta a Porta analizza quanto fatto dal governo gialloverde sulla legge di bilancio, analizzandone il percorso e mettendo in luce la retromarcia di Lega e M5s, che si sono piegati ai diktat di Bruxelles. "Salvini ha dovuto limitare l'accesso alla quota 100 delle pensioni", mentre "Di Maio ha dovuto ridurre di due miliardi il budget del reddito di cittadinanza e farlo partire a primavera".

 

 

bruno vespa matteo salvini (1) bruno vespa matteo salvini (1)

Dunque, Vespa esprime tutti i suoi dubbi circa il reddito ai fannulloni. "Se la legge verrà approvata a gennaio, come sarà possibile in marzo o aprile avere la task force di 'navigator' pronti ad addestrare gli aspiranti a lavori che nel frattempo si saranno materializzati? Saranno le aziende a prendere soldi per addestrare i nuovi assunti? Ma per assumere avranno bisogno dell'incontro tra domanda e offerta. E in tre mesi i centri per l' impiego sapranno garantirlo?", s'interroga.

 

 

Ma è nella chiusa dell'articolo che piove il passaggio più appassionante dell'articolo, tutto riservato al vicepremier leghista. "Restiamo convinti che Salvini voglia andare alle elezioni all'inizio del 2020 dopo aver fatto bottino alle europee e alle regionali. Vedremo se i singulti dei primi sei mesi di governo reggeranno per i prossimi dodici, con lo spettro di una nuova legge di bilancio così dura da far sembrare questa un gioco da ragazzi", conclude Vespa. Chiaro il pensiero del conduttore: difficile che il leghista possa reggere all'onda d'urto delle conseguenze di questa manovra e, soprattutto, della prossima (eventuale) che si troverebbe ad affrontare.

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