Andrea Tornielli per "la Stampa"
Hanno firmato un lungo e corrosivo articolo sul quotidiano «il Foglio» criticando Papa Francesco, il suo atteggiamento, le sue parole, il suo magistero. E sono stati sollevati dalla conduzione dei rispettivi programmi radiofonici su Radio Maria. Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro, giornalista e studioso di letteratura il primo, canonista e docente di bioetica il secondo, considerati «espressione autorevole del mondo tradizionalista cattolico», collaborano con il giornale diretto da Giuliano Ferrara, diventato quotidiano di riferimento del dissenso verso Francesco dopo essere stato, negli ultimi anni, una roccaforte «ratzingeriana» stimata Oltretevere.
PAPA BERGOGLIO TELEFONA ALLA GENTE PAGINA FACEBOOKTre giorni fa, i due autori hanno pubblicato un ampio articolo, dal titolo eloquente «Questo Papa non ci piace», nel quale si affermava che le parole e i gesti di Bergoglio rappresentano un «campionario di relativismo morale e religioso».
Gnocchi e Palmaro, oltre a far l'esame di dottrina al Pontefice, esprimevano un giudizio duro e sarcastico anche sul recente pellegrinaggio ad Assisi: «Quanto sia costata l'imponente esibizione di povertà di cui Papa Francesco è stato protagonista il 4 ottobre ad Assisi non è dato sapere. Certo che, in tempi in cui va così di moda la semplificazione, viene da dire che la storica giornata abbia avuto ben poco di francescano». I due autori avevano definito la giornata e l'atteggiamento di Francesco «una partitura ben scritta e ben interpretata».
Ieri, sempre sul «Foglio» - dov'era tra l'altro ospitato un articolo nel quale si definivano eretiche alcune parole del Papa - Gnocchi e Palmaro hanno annunciato di essere stati sollevati dalle rispettive rubriche radiofoniche (una di letteratura e un'altra di bioetica) che conducevano su Radio Maria.
alessandro gnocchiDecisione che «ci è stato comunicata con una garbatissima telefonata del direttore, padre Livio Fanzaga», il quale «ritiene che non si possa essere conduttori di Radio Maria e, contemporaneamente, esprimere critiche sul Papa». I due autori rimarcano che «le nostre critiche a Papa Francesco non contengono una sola riga che non si attenga alla dottrina cattolica e non sono state espresse dai microfoni della radio».
Padre Fanzaga, storica e inconfondibile voce dell'emittente cattolica che non può certo considerarsi vicina alle posizioni progressiste, né è mai stata emanazione diretta o indiretta dell'autorità ecclesiastica, così spiega la sua decisione a «La Stampa»: «La nostra radio ha dei principi guida e tra questi c'è la fedeltà al Papa e al suo magistero, e il sostegno alle sue indicazioni pastorali. Lo abbiamo fatto con i predecessori e ora lo facciamo con Francesco. Con i miei collaboratori abbiamo ritenuto che toni e contenuti dell'articolo fossero incompatibili con il ruolo di conduttore nella nostra emittente».
I giudizi negativi sul Papa in nome di una presunta «sana dottrina» espressi da Gnocchi e Palmaro sono condivisi da circoli intellettuali e da gruppi tradizionalisti attivi sul web. A dar fastidio sono l'insistenza con cui Francesco parla dei poveri, il suo viaggio a Lampedusa tra gli immigrati, i suoi frequenti accenni alla misericordia di un Dio che non si stanca mai di perdonare, la sua sobrietà. Proprio gli stessi motivi che stanno invece facendo riavvicinare tanta altra gente alla fede e ai sacramenti.