RCS LIQUIDA IL POTENTE DIRETTORE DE ‘EL MUNDO’, PEDRO COTA RAMIREZ E AVVIA LA SOLUZIONE DEL “CASO SPAGNOLO” CHE APRIRÀ LE PORTE AD UN SOCIO CHE DIVIDA I PESANTI ONERI DI UNIDAD EDITORIAL

Brinda il premier Rajoy che aveva da tempo chiesto la testa del direttore che dalle pagine di un giornale di destra non risparmiava critiche al leader del Partido Popular de Espana - La presenza a Madrid di Scott Jovane, ad di Rcs….

Condividi questo articolo


Andrea Montanari per Milano Finanza

Dopo mesi di contrasti, a questo punto insanabili, tra il governo spagnolo e la direzione del quotidiano El Mundo (seconda testata per diffusione del mercato e giornale particolarmente influente sul fronte politico) è a forte rischio la poltrona del direttore dell'importante testata controllata da Rcs Mediagroup attraverso Unidad Editorial.

el mundoel mundo

Pedro J. Ramirez, dopo le forti divergenze con l'esecutivo targato Mariano Rajoy, potrebbe lasciare l'incarico già nelle prossime ore. Oggi, secondo le indiscrezioni riportate ieri dai siti d'informazione spagnoli, è in calendario un cda di Unidad Editorial per affrontare e cercare di risolvere la scottante questione, che mina anche l'immagine della casa editrice nei confronti della politica locale e rischia di intaccare i rapporti con l'esecutivo.

Che la riunione del board sia fondamentale per Rcs lo dimostra il fatto che ieri pomeriggio l'ad Pietro Scott Jovane ha preso il primo volo utile in direzione Madrid (non prendendo parte a un evento del partner Digital Magics) per affrontare di petto la questione. Al momento non è dato sapere se sia già stato individuato un sostituto per Ramirez che dovrebbe lasciare il gruppo e il giornale che ha contribuito a fondare e a lanciare come testata di primo livello con una buonuscita complessiva di 15 milioni.

el mundoel mundo

Ma la presenza a Madrid di Jovane può essere anche legata al fatto che il business di Unidad Editorial non sta performando come nelle aspettative del management della capogruppo. Nonostante la ripresa degli investimenti pubblicitari registrata negli ultimi due mesi del 2013, la gran parte degli introiti sono finiti sulle tv commerciali.

Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri. Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri.

La società, che già nel 2012 ha costretto Rcs a intervenire con una ricapitalizzazione da 500 milioni (legata al progetto di ristrutturazione definito lo scorso luglio), rischia di chiudere anche l'ultimo bilancio con forti perdite. Non è infine da escludere che Jovane possa affrontare nel cda di domani anche il tema dell'eventuale dismissione degli asset della controllata spagnola, vale a dire lo stesso El Mundo (secondo quotidiano per diffusione nel Paese) e la testata sportiva Marca. L'altro rumor trapelato ieri in Spagna, ossia l'uscita da Unidad Editorial del presidente esecutivo Antonio Fernandez Galiano, non corrisponderebbe a verità.

L'altra novità di giornata è stata la designazione di Antonio Polito (già corrispondente di Repubblica, fondatore de Il Riformista e ora editorialista del Corriere della Sera, oltre che ex senatore della Margherita) alla direzione del Corriere del Mezzogiorno.

pedro j ramirez el periodista que tumba gobiernos xpedro j ramirez el periodista que tumba gobiernos x

Ieri, infine, Rcs ha annunciato l'acquisizione del 51% di Hotelyo, piattaforma online del gruppo BravoFly Rumbo (partecipato anche dalla Lamse del presidente della Juventus Andrea Agnelli attraverso la newco Bravo Invest) dedicata ai viaggi d'alta gamma. Nascerà il nuovo sito di e-commerce doveclub.it.

Antonio PolitoAntonio Polito

 

 

 

MICHELE BRIAMONTE E ANDREA AGNELLI FOTO LAPRESSEMICHELE BRIAMONTE E ANDREA AGNELLI FOTO LAPRESSE MARIO MONTI E MARIANO RAJOYMARIO MONTI E MARIANO RAJOY

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…