RE GIORGIO SVELA L’ACQUA CALDA E CI INFORMA CHE LA FINE DEL SUO MANDATO E’ IMMINENTE - PARLANDO AL CORPO DIPLOMATICO, NAPOLITANO HA POI SEPOLTO IL GOVERNO-PALUDE DI ENRICHETTO LETTA: “A RENZI NON C’ERANO ALTERNATIVE”

Napolitano si produce in una elaborata differenza tra Islam e fanatismo violento: “Noi riteniamo di essere dalla stessa parte dell’Islam, l’Islam colto, aperto e civile che ha lasciato una traccia profonda nella storia del mondo e che ancora, ne sono certo, darà un contributo importante al cammino dell’umanità”…

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Da “Corriere.it

 

NAPOLITANO RENZI NAPOLITANO RENZI

Quella portata avanti dal premier Matteo Renzi è «un’opera difficile e non priva di incognite». Ma soprattutto non c’erano «alternative per chi, come noi, crede nelle potenzialità di questo Paese».

 

Lo ha sottolineato il presidente Giorgio Napolitano parlando al Corpo diplomatico al Quirinale per il discorso di auguri. Il capo dello Stato ha anche detto che il lavoro del governo rappresenta «un coraggioso sforzo per eliminare alcuni nodi e correggere mali antichi che hanno frenato lo sviluppo del Paese e sbilanciato la struttura della società italiana e del suo sistema politico».

 

«FINE MIO MANDATO IMMINENTE»

«La prossima fine di questo anno e l’imminente conclusione del mio mandato presidenziale - ha continuato il presidente della Repubblica - inevitabilmente ci portano a svolgere alcune considerazione sul periodo complesso e travagliato che stanno attraversando l’Italia, l’Europa e il mondo».

 

LE VIOLENZE NEL MONDO, L’IMMIGRAZIONE E LA SVOLTA USA-CUBA

NAPOLITANO RENZI NAPOLITANO RENZI

«Gravi tensioni e inaudite violenze esplodono proprio l’anno in cui insieme ricordiamo i cent’anni dall’inizio della prima guerra mondiale, ed i 25 anni dalla caduta del muro di Berlino, dalla fine della guerra fredda e della logica dei due blocchi in cui per decenni è stato diviso il mondo», ha detto Napolitano riferendosi a quanto si sta verificando «ai confini dell’Europa e in aeree geografiche a noi molto vicine», situazioni per le quali lo stesso capo dello Stato ha espresso «grande preoccupazione».

 

Poi l’accento posto sull’immigrazione perché «gli epocali fenomeni migratori connessi con i tragici eventi in Medio Oriente e in Africa costituiscono una vera emergenza europea e che come tale vanno affrontati». Infine un passaggio anche sulla «svolta storica» nei rapporti tra Stati Uniti e Cuba dovuta anche «alla illuminata mediazione della Santa Sede». Il capo dello Stato ha infatti ricordato «le drammatiche tensioni che in quell’area opposero le due superpotenze che si confrontavano in un mondo rigidamente diviso in blocchi».

 

ENRICO LETTA GIOCA A CALCIO ENRICO LETTA GIOCA A CALCIO

«NOI DALLA PARTE DELL’ISLAM COLTO E APERTO»

Napolitano affronta poi il tema della differenza tra Islam e fanatismo violento: «Noi riteniamo di essere dalla stessa parte dell’Islam, l’Islam colto, aperto e civile che ha lasciato una traccia profonda nella storia del mondo e che ancora, ne sono certo, darà un contributo importante al cammino dell’umanità». Il capo dello Stato ha spiegato poi che bisogna «evitare che la doverosa contrapposizione verso chi esercita la violenza terroristica e cerca oggi di imporre una visione del mondo fanatica, arcaica ed oscurantista venga percepita come una contrapposizione tra Occidente e Islam».

 

«PREOCCUPANTE CRESCITA PARTITI ANTIEUROPEI»

«Le elezioni del nuovo Parlamento di Strasburgo, pur in un quadro generale che ha visto una rapida e preoccupante crescita di movimenti e partiti euroscettici o apertamente antieuropei - ha continuato Napolitano - hanno segnato un passo avanti importante verso l’europeizzazione del dibattito politico all’interno dei singoli Paesi membri e verso un inedito svolgimento della dialettica politica al livello veramente continentale».

isis decapitazioni isis decapitazioni

 

«Nostra comune battaglia - ha dichiarato il capo dello Stato - sarà far riscoprire ai nostri giovani le ragioni più che mai attuali dello stare insieme e di far apprezzare ai cittadini gli enormi benefici che l’integrazione europea ci ha portato».

 

E sull’Europa il presidente della Repubblica è fiducioso: «È innegabile che la commissione guidata dal presidente Juncker abbia un profilo più nettamente sovranazionale e si ponga obiettivi ambiziosi per rispondere alle sfide comuni in una chiave certamente più “politica” di quelle che l’hanno preceduta».

TALEBANI TALEBANI

 

 

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