L’IVA FUNESTA – L’IPOTESI DI AUMENTARE L’IMPOSTA È DURATA MENO DI UN GIORNO: SALVINI E DI MAIO FRENANO – QUOTA 100, FLAT TAX E PACE FISCALE: ANCHE NEL BILANCIO LA LEGA DETTA L’AGENDA AI GRILLINI IMPANTANATI SUL REDDITO DI CITTADINANZA – IL TEMPO STRINGE, ENTRO GIOVEDÌ VA APPROVATA LA VARIAZIONE DEL DEF

-

Condividi questo articolo


1 – STOP AGLI AUMENTI IVA LA LITE SUL REDDITO LEGA: SOLO AGLI ITALIANI

Andrea Bassi per “il Messaggero”

GIOVANNI TRIA GIOVANNI TRIA

 

L' ipotesi di un aumento selettivo delle aliquote Iva per finanziare le misure della manovra è durata lo spazio di una giornata. Una meteora nelle complesse trattative per mettere insieme la prossima legge di Bilancio.

 

Il fuoco di fila contro un ritocco all' insù delle aliquote soltanto per alcuni prodotti, è stato bloccato prima dai due vice premier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, poi direttamente dal ministro dell' Economia Giovanni Tria. «L' Iva», ha detto il leader della Lega, «sicuramente non aumenterà».

ellekappa tria ellekappa tria

 

L' aumento dell' Iva, gli ha fatto eco Di Maio, «è una fake news». Poi è toccato a Tria, prima in audizione al Senato e poi parlando a margine della festa per i 140 anni del Messaggero a Cinecittà. «Bloccheremo l' aumento», ha detto il ministro, ricordando che il «disinnesco» era previsto nella risoluzione al Documento di economia e finanza approvata a giugno.

 

L' idea di finanziare alcune misure, come il taglio dell' Irpef, con un aumento selettivo dell' Iva, insomma, è definitivamente sparita dal tavolo.

 

IL CONTO ALLA ROVESCIA

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI

Ma il tempo stringe, e il momento di iniziare a chiudere il cerchio della manovra è quasi arrivato. Entro giovedì prossimo, dovrà essere approvata la variazione del Def nella quale, ha spiegato ieri Tria, ci saranno sia i numeri che le misure che il governo proporrà nella legge di Bilancio.

 

Questa mattina ci sarà un vertice di governo al quale parteciperanno, oltre allo stesso ministro dell' Economia, il presidente del Consiglio e i rappresentanti economici dei due partiti, Massimo Garavaglia e Laura Castelli.

SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA

 

Probabile ci sia anche lo stesso Salvini. Ieri sera il leader del Carroccio ha riunito la sua squadra economica per fare il punto. Un incontro al quale hanno partecipato, oltre al vice ministro Garavaglia, il sottosegretario all' Economia, Massimo Bitonci e quello al lavoro, Claudio Durigon. Durante il vertice Salvini si è fatto spiegare dai suoi per filo e per segno tutto il pacchetto che la Lega ha intenzione di far entrare nella manovra di bilancio.

 

Molte delle misure sono note. A cominciare dalla riforma Fornero, che sarà sostituita da «quota 100», come somma dei contributi e dell' età di pensionamento, con la soglia minima di 62 anni di età anagrafica e 38 di versamenti contributivi. Poi ci sarà la flat tax al 15% per le partite Iva che fatturano fino a 65 mila euro, la cedolare secca sugli affitti commerciali al 21%, un primo taglio delle accise sulla benzina, l' Ires al 15% per le imprese che reinvestono gli utili e il turn over totale per le forze dell' ordine.

SALVINI DI MAIO SALVINI DI MAIO

 

Ci sarà, inoltre, anche un pacchetto per le famiglie, soprattutto quelle che hanno a carico dei portatori di handicap, spinto dal ministro della famiglia Lorenzo Fontana. Ci sarà anche la pace fiscale che avrà due gambe: la cancellazione di tutte le pendenze con il Fisco (dalle cartelle alle liti, fino alle multe) con un tetto a un milione, e una norma a regime che permetterà agli uffici dell' Agenzia delle Entrate di scontare i debiti fiscali in base alla situazione patrimoniale e reddituale dei contribuenti. Per verificare che nessuno faccia il furbo, la Guardia di finanza verificherà le reali consistenze dei patrimoni.

 

LA VERA NOVITÀ

Ma la vera novità è che la Lega, oltre alle misure di spesa, presenterà oggi a Tria anche un articolato piano di coperture. Per finanziare la Fornero, per esempio, cio sarà anche una pace fiscale contributiva, una sanatoria sui versamenti non fatti all' Inps. Ci sarà un pacchetto di tagli di spesa e, per finanziare la seconda fase della flat tax, quella per le famiglie, il rilancio del federalismo fiscale con i costi standard sulla sanità.

 

conte e tria conte e tria

E i Cinque Stelle? Continuano a lavorare alla loro proposta del reddito di cittadinanza. Ieri il ministro Tria, citando la vecchia proposta grillina, aveva spiegato che il sussidio si sarebbe applicato a tutti. Poi Matteo Salvini e il sottosegretario grillino Stefano Buffagni (il quale ha polemizzato con il ministro), hanno chiarito che nel contratto di governo è specificato che il reddito sarà versato solo agli italiani.

CONTE GIORGETTI CONTE GIORGETTI

 

Cosa che, tra l' altro, riduce di un terzo la platea dei cinque milioni di poveri. Sulla misura-bandiera dei 5 Stelle insome resta alta la tensione. Anche sul fronte pentastellato continua la caccia alle risorse.

 

I grillini spingono perché la misura venga coperta in deficit ma, intanto, a Palazzo Chigi, come riportato dall' agenzia Public policy, è tornato a circolare il dossier sulle «Sad», i sussidi alle fonti inquinanti come gli sconti fiscali al diesel. Non proprio una misura in linea con il taglio delle accise ai carburanti che Salvini presenterà questa mattina a Tria.

 

2 – PENSIONI CON QUOTA 100, AFFITTI E PACE FISCALE OGGI UN VERTICE CON IL PACCHETTO DEL CARROCCIO

Michele Di Branco per “il Messaggero”

garavaglia garavaglia

 

La Lega stringe sulla legge di Bilancio. Una riunione tra i sottosegretari Massimo Garavaglia, Massimo Bitonci e Claudio Durigon, presieduta dal vicepremier, Matteo Salvini, ha partorito un dossier con le principali proposte economiche, in vista della manovra del governo, che il Carroccio presenterà oggi nel corso di un vertice con il premier, Giuseppe Conte e il ministro dell' Economia, Giovanni Tria.

 

Il capitolo previdenza, ovviamente, è al centro dei pensieri del partito, che sul superamento graduale della riforma Fornero ha puntato molte delle sue carte alle elezioni del 4 marzo scorso. Al centro della strategia leghista l' introduzione della cosiddetta Quota 100 (62 anni di età e 38 di contributi).

 

DRAGHI TRIA DRAGHI TRIA

«Sarà realizzabile in modo efficace e ragionevole spiega una nota della Lega - con oneri sopportabili per la finanza pubblica. Sarà realizzata con misure di buon senso, compresa la pace contributiva nell' ottica di favorire l' aumento volontario della contribuzione da parte dei lavoratori». Allo studio, spiegano i tecnici al lavoro sul pacchetto complessivo di misure da presentare per la manovra, ci sarebbero strumenti che consentano di coprire buchi contributivi dal 1996 in poi, ad esempio per gli autonomi o per recuperare gli anni universitari.

 

LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE

Un modo per «favorire l' aumento volontario della contribuzione da parte dei lavoratori». Ancora in corso di approfondimento i limiti alla platea coinvolta in quota 100 e quindi i costi complessivi della misura, che finora è stata quotata attorno ai 7-8 miliardi. Si sta ancora ragionando sull' opportunità di fissare un limite minimo anche di contributi, oltre che di età.

Arrivando fino a 65 anni e 35 di contributi, infatti, la platea dei potenziali lavoratori in uscita il prossimo anno arriverebbe a quasi 500 mila. Sul punto Salvini è prudente. «Se riusciremo a mandare in pensione l' anno prossimo tre-quattrocentomila italiani - ha detto ai suoi - penso che avremo fatto un buono lavoro». Nutrito il capitolo fiscale.

maria elena boschi e giancarlo giorgetti maria elena boschi e giancarlo giorgetti

 

Conferma per la Flat tax sulle aziende al 15%: vale per i regimi dei minimi fino a 65 mila euro e poi per tutto il sistema imprese Ires al 15% in caso di reinvestimento, assunzioni, aumenti di capitale, in modo da favorire lo sviluppo e gli investimenti privati in misura strutturale mentre con il regime dei minimi, secondo i ragionamenti dei collaboratori di Salvini, si semplifica la vita a una miriade di piccoli imprenditori e si invogliano anche i giovani ad aprire partita Iva. Pace fiscale: si tratta di un insieme di misure per consentire a un largo numero di imprenditori di risolvere pendenze con il fisco.

 

MISURE STRUTTURALI

LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE

Non solo una tantum ma misure strutturali per risolvere forme di contenzioso attuale e in prospettiva. Quanto alla fattura elettronica, va di pari passo con pace fiscale: dal primo gennaio, secondo i piani, evadere sarà più difficile ma avendo ampliato il regime dei minimi a 65 mila euro i piccoli che non sono strutturati ne sono esonerati, mentre le aziende più grandi saranno in grado di passare al nuovo sistema. Confermata la richiesta di introdurre la cedolare secca al 21% anche per gli affitti commerciali. Sul tavolo la Lega porterà anche la richiesta di tagliare le accise sulla benzina e di partire subito con lo sblocco al 100% del turnover per le forze di polizia.

lorenzo fontana e giancarlo giorgetti lorenzo fontana e giancarlo giorgetti

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…