IL RUGGITO DEI CONIGLI MANNARI LETTA-ALFANO: CACCIARE L’INUTILE BIANCOFIORE! MEGLIO DELLE COMICHE: LEI NON SA NULLA!...

Ecco l’unico scalpo della “nuova” maggioranza: a rimetterci il posto è l’impresentabile sottosegretaria bolzanina, già ridimensionata dopo le dichiarazioni sui gay. “Accettate” le sue dimissioni - Lei: "Non ne so nulla, aspetto notizie da Palazzo Chigi"…

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Fabio Martini per "La Stampa"

Il presidente del Consiglio ha accettato le dimissioni di Michaela Biancofiore, ala berlusconiana del Pdl, da sottosegretario alla Pubblica amministrazione e alla semplificazione. Per il momento si tratta dell'unico esponente del Pdl, tra ministri e sottosegretari, che si sia dimessa e le cui dimissioni siano state accolte dal capo del governo.

LETTA E ALFANO FESTEGGIANO IN SENATOLETTA E ALFANO FESTEGGIANO IN SENATO

Nei giorni scorsi, dopo l'esternazione di Silvio Berlusconi che aveva preannunciato le dimissioni dei ministri del Pdl, si era via via perso il bandolo della questione. Anche dietro le quinte la vicenda non è stata del tutto lineare. Dopo l'annuncio-appello di Berlusconi, il 28 settembre, in un primo momento erano arrivate sul tavolo di Letta soltanto le dimissioni di Angelino Alfano. Certo, anche lui come gli altri quattro ministri, non condivideva lo strappo del Cavaliere, ma il vicepremier è stato il primo e per qualche ora solitario, dimissionario della pattuglia Pdl.

berlusconi e biancofiore col carlinoberlusconi e biancofiore col carlino


Domenica 29 settembre a palazzo Chigi era stata presentata una sola lettera: quella di Alfano. Nella mattinata di lunedì 30, Berlusconi ha esercitato la pressione più forte e poco prima dell'ora di pranzo, palazzo Chigi ha dato notizia: sono state presentate le dimissioni «irrevocabili» dei cinque ministri del Pdl: oltre ad Alfano, Beatrice Lorenzin, Nunzia Di Girolamo, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello.

SILVIO BERLUSCONI MICHAELA BIANCOFIORESILVIO BERLUSCONI MICHAELA BIANCOFIORE

Ma nelle stesse ore in cui lasciavano definire «irrevocabili» le proprie dimissioni, i cinque ministri (Quaglieriello e Lorenzin a far da battistrada) stavano approfondendo lo strappo da Berlusconi e dai «falchi». E infatti le dimissioni effettive ed irrevocabili sono durate 48 ore. Nel pomeriggio del 2 ottobre, quando Letta ha capito che lo strappo di Alfano si stava approfondendo e la secessione stava andando in porto, ha pubblicamente annunciato che le dimissioni erano state «respinte».

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Un annuncio concordato con i cinque, tanto è vero che nessuno di loro le ha reiterate e nelle ore successive la crisi di governo è stata tamponata. Ma l'appello di Berlusconi era esteso anche ai 12 viceministri e sottosegretari del Pdl. Le uniche a presentarle, da quel che si sa, sono state due donne: Michaela Biancofiore e Simona Vicari. Gli altri sono restati in carica. Ieri pomeriggio, si può immaginare dopo una consultazione informale, Letta ha firmato l'accettazione delle dimissioni della Biancofiore.

MICHAELA BIANCOFIORE SILVIO BERLUSCONIMICHAELA BIANCOFIORE SILVIO BERLUSCONI


Quarantadue anni, bolzanina di nascita, iscritta alla prima Forza Italia sin dal 1994, la Biancofiore è da qualche anno una delle donne più vigorosamente impegnate nella difesa di Berlusconi. Nella sua carriera politica è stata protagonista di episodi controversi. Dalla proposta di issare un tricolore su ogni maso in Alto Adige, ad alcune battute su Berlusconi: «Ha il difetto di amare le donne, ma almeno non è come Marrazzo che va a transessuali». Da sottosegretario alle Pari opportunità del governo Letta, disse che «i gay si ghettizzano da soli», affermazione che ha indotto il premier a cambiarle le deleghe, affidandole quelle alla semplificazione. Ora ha perso anche quelle.

 

PDL: BIANCOFIORE, MIE DIMISSIONI ACCETTATE? DA CHIGI NESSUNA COMUNICAZIONE
(Adnkronos) - "Apprendo da alcuni articoli di stampa la notizia che le mie dimissioni, lealmente e coerentemente offerte al Presidente del Consiglio a seguito della decisione del Pdl e del presidente Berlusconi di ritirare la delegazione ministeriale, sarebbero state le uniche a non essere respinte e dunque ad essere state firmate dal presidente Letta al quale ho regolarmente votato la fiducia". Lo afferma Micaela Binacofiore del Pdl.
"Non avendo ricevuto alcuna notizia ufficiale della presidenza del Consiglio, ringrazio le centinaia di giornalisti e di amici che mi hanno contattata, ma mi riservo di commentare la questione se e quando saro' in grado di avere cortesi conferme o smentite in merito", conclude.

 

 

 

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