SABINA A MANO ARMATA - FACCI: “LA GUZZANTI E’ UNA POVERETTA CHE HA SOLIDARIZZATO CON DUE STRAGISTI” - MASTRANTONIO: “SCHIZOFRENIA DIGITALE CHE ARRIVA DOPO IL FLOP DEL SUO FILM ‘LA TRATTATIVA’”

La Trattativa ha fatto flop. Libera scelta degli spettatori? No, per Guzzanti c’è un complotto da combattere con tutti i mezzi: compresa la schizofrenia digitale - Facci: “Ma è colpa nostra se rilanciamo questi forcaioli matricolati che diventano garantisti solo per difendere Riina e Bagarella”…

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1 - TOTÒ SABINA

Filippo Facci per "Libero Quotidiano"

 

SABINA GUZZANTI SABINA GUZZANTI

È anche colpa nostra. Lo è, per esempio, se ci ritroviamo a citare di nuovo Marco Travaglio: uno che ha scritto, ieri, che l’assenza di Riina all’audizione di Napolitano corrisponde a «violare i diritti come neppure a Guantanamo».

 

Uno che ha scritto, ieri, che «politici e garantisti ignorano la Costituzione» come forse la ignora - notiamo - anche la Corte d’Assise di Palermo: la quale ha ricordato, semplicemente, come la presenza di certi mafiosi in udienza sia da escludere anche nei processi ordinari; figurarsi in un’udienza al Quirinale.

 

Ma è colpa nostra se rilanciamo questi forcaioli matricolati che diventano garantisti solo per difendere Riina e Bagarella, come pure Sabina Guzzanti, una poveretta che ieri ha solidarizzato coi due stragisti e ha scritto che i traditori delle istituzioni (chi sarebbero, poi) «ci fanno più schifo dei mafiosi».

facci facci

 

È colpa nostra se organizziamo talkshow grotteschi dove le Guzzanti e i De Magistris pontificano sul velluto. È colpa nostra se andiamo a leggere centinaia di commentatori sottosviluppati, sul Fatto online, che equiparano la mafia allo Stato come intanto i grillini fanno in Parlamento.

 

Colpa nostra, dunque, se stiamo qui a ribattere, rispondere, e la tv a rilanciare: come se la gente un minimo equilibrata e i poveracci speculatori giocassero tutti nello stesso torneo. Gettare merda sul prossimo per il plauso ghignante della parte più stupida e frustrata della popolazione: in Italia è un mestiere. Noi, anche noi, gli diamo mercato.

 

2 - SABINA GUZZANTI E IL BRUTTO SHOW DELLA SOLIDARIETÀ

Luca Mastrantonio per “il Corriere della Sera

 

«Solidarietà a Riina e Bagarella: i traditori delle istituzioni ci fanno più schifo dei mafiosi»: così ieri, su Twitter, Sabina Guzzanti s’è schierata con i capimafia. Una schizofrenia digitale, quella della Cassandra d’Italia, che arriva proprio dopo il flop del suo film. Sabina Guzzanti ha smesso di far ridere da anni, diventando la regina dei nostri satiri tristi: ieri comici e giullari, oggi politici e profeti.

LUCA MASTRANTONIO LUCA MASTRANTONIO

 

Crede di essere la Cassandra d’Italia perché non è seguita come pensa di meritare. Nonostante buone recensioni, visibilità e distribuzione, per esempio, il suo film sui rapporti Stato-mafia La Trattativa ha fatto flop. Libera scelta degli spettatori? No, per Guzzanti c’è un complotto da combattere con tutti i mezzi: compresa la schizofrenia digitale.

 

Così ieri su Twitter s’è schierata con i capimafia che hanno chiesto di poter assistere alla deposizione di Giorgio Napolitano: «Solidarietà a Riina e Bagarella privati di un loro diritto. I traditori nelle istituzioni ci fanno più schifo dei mafiosi». Per lei il Capo dello Stato e il Capo dei capi pari sono: «Le stragi sono state progettate all’interno delle istituzioni. I mandanti sono colpevoli quanto gli esecutori». Poi, prima del collegamento video sul suo sito, rilancia con spot: «Andate a vedere #latrattativa e capirete perché i traditori nelle istituzioni fanno più schifo dei mafiosi».

 

sabina guzzanti nuovo film "la trattativa" sabina guzzanti nuovo film "la trattativa"

In chat, alle 16, ha rivendicato la provocazione perché se non si dicono «cose esagerate» non si viene ascoltati. Le cose esagerate possono essere inventate, perché non bisogna «aspettare gli esiti di sentenze» limitate alle responsabilità penali, e tarde, bisogna «prendersi la responsabilità di giudicare e di trarre le conclusioni da quello che possiamo sapere».

 

Al minuto 11 e 38 del video, 4 ore dopo aver solidarizzato con Riina e Bagarella, attacca la cultura antidemocratica di Berlusconi e ha un attimo di lucidità: «La mafia è il contrario della democrazia — dice Guzzanti — e chi solidarizza con la mafia ha per forza una formazione culturale antidemocratica perché lo scopo della mafia è sottomettere i più per sfruttarli al meglio». Discorso, però, valido anche per chi solidarizza con degli stragisti per fini commerciali di botteghino.

@criticalmastra

 

 

 

 

 

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