SALUTAME ANTIGUA! BERLUSCONI IN PARLAMENTO, IL GOVERNO VEDE LE PARTI SOCIALI - IL RITORNO DI SUOR MESTIZIA (NEL PDL) - BAFFINO SMINUZZA IL BANANA: “E’ UN PERICOLO PER L’ITALIA” - SENSAZIONALISMO NEI MEDIA: LA PREDICA DELL’’OSSERVATORE’ - TEDESCO: CAPRO ESPIATORIO? NO, GRAZIE - LUNGHE CHIACCHIERE SUL PROCESSO LUNGO (‘AVVENIRE’ DIXIT) - VIETTI IN MARCATURA SULLA GIUSTIZIA - CUFFARO SCRIVE A SGARBI - LA VERITÀ OPACA SULLA STRAGE DI BOLOGNA - GLI ITALIANI E LA 'SINDROME DELLA TELEFONATA ASCOLTATA'…

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SILVIO BERLUSCONISILVIO BERLUSCONI

BERLUSCONI IN PARLAMENTO, GOVERNO VEDE PARTI SOCIALI
Ansa -
Il governo, a quanto si apprende, ha dato la propria disponibilità ai presidenti di Senato e Camera per una informativa sulla situazione economica che dovrebbe tenersi mercoledì pomeriggio, prima alla Camera poi al Senato. A tenere l'informativa, aggiungono le stesse fonti, sarà il presidente del Consiglio.

E' fissato per giovedi prossimo l'incontro tra governo e parti sociali sulla crisi economica. Lo apprende l'ANSA. Le parti sociali incontreranno le opposizioni giovedì pomeriggio, dopo l'incontro della mattina con il governo.

La convocazione del Governo, a quanto si apprende dalle parti sociali, è per giovedì 4 agosto alle 11 a Palazzo Chigi. E' firmata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e preannuncia l'apertura di un confronto su iniziative "per la stabilità, la crescita e la coesione sociale". Al momento non sarebbe invece ancora arrivato l'invito alle parti sociali per un incontro con le forze politiche dell'opposizione, che dovrebbe tenersi nella stessa giornata di giovedì prossimo, nel pomeriggio.

FRANCESCO RUTELLIFRANCESCO RUTELLI

1 - CRISI: RUTELLI, SIAMO AGLI SGOCCIOLI, CI VUOLE GOVERNO DEL PRESIDENTE
(Adnkronos) -
"Sarebbe auspicabile che su indicazione di Napolitano il Paese fosse guidato da una personalita' forte e credibile, in grado di proporre un programma molto serio e con l'appoggio responsabile delle forze parlamentari": e' la ricetta del leader di Alleanza per l'Italia, Francesco Rutelli, per uscire dalla crisi, consegnata in una intervista al "Quotidiano Nazionale".

"Dobbiamo dimezzare il debito pubblico in alcuni anni -spiega Rutelli- fare riforme di struttura. Manca il tempo. Siamo agli sgoccioli. L'attacco speculativo ricomincera' con esiti tutti da prevedere". "Avevamo immaginato un bipolarismo europeo con due schieramenti avversari, non nemici -argomenta infine il leader di Api- e invece hanno prevalso gli estremisti e i faziosi. Un clima di odio che i cittadini non vogliono. Per questo e' nato il Terzo Polo. Per questo - conclude Rutelli nell'intervista al QN - ci vuole, su indicazione del presidente, una stagione di unita' nazionale".

Saverio RomanoSaverio Romano

2 - GOVERNO: ROMANO, QUALCUNO COVA ANCORA MANOVRA DI PALAZZO
(Adnkronos) -
"In politica spesso la forma e'anche sostanza. Cosi come gli avvenimenti: hanno valenze differenti a seconda della sequenza e della tempistica con la quale si presentano. Ad esempio: trovare questa mattina tre interviste a tre big nazionali sui tre quotidiani diversi che vanno pero' tutte a parare ad un unico concetto - mandare a casa Berlusconi - significa che il complotto antecedente il 14 dicembre di una lista di ministri sostenuta da una maggioranza indicata dal golpe di Palazzo prescindendo dalla scelta dagli italiani, cova ancora nelle menti di qualcuno". Lo sostiene il coordinatore del Pid, Saverio Romano, riferendosi alle interiviste a Gianfranco Fini, Massimo D'Alema e Pier Ferdinando Casini "Questo governo -e' il giudizio del coordinatore del Pid- ha bene operato. Pertanto e' necessario operare affinche' giunga a termine naturale di mandato ponendo in essere quelle riforme di cui il Paese ha bisogno"


3 - PDL: DOPO MILANO MORATTI SI IMPEGNA NEL PARTITO, SI VALUTA RUOLO
(Adnkronos) -
Si rivedranno alla ripresa dell'attivita' politica, a settembre, Letizia Moratti e il segretario del Pdl, Angelino Alfano. L'appuntamento e' stato fissato dopo un colloquio tra i due nei giorni scorsi. E non e' escluso che per l'ex-sindaco di Milano possa esserci un incarico nel partito.

LETIZIA MORATTILETIZIA MORATTI

Del resto Moratti non ha nascosto, nell'incontro con Alfano, la volonta' di impegnarsi nel processo di rinnovamento del Pdl e nella costruzione della casa comune dei popolari europei e italiani, in cui il segretario e' impegnato. La disponibilita' dell'ex-sindaco e' stata apprezzata e quindi si pensa a un ruolo nella prospettiva di riorganizzazione e rilancio del Popolo delle Liberta'. Tanto che, al termine del colloquio con Alfano, si e' deciso di riverdersi a settembre proprio per valutare modi e tempi di una collaborazione comune.

Il 'riavvicinamento' con i vertici del Pdl e' avvenuto dopo un'intervista della Moratti al Corriere in cui l'ex-sindaco lamentava l'eccessivo condizionamento della Lega nelle scelte del partito. Moratti suggeriva quindi che il Pdl tornasse alle radici, alle forze del Ppe. Parole che Alfano non ha sottovalutato.

4 - PD: D'ALEMA, IL PREMIER PERICOLO PER L'ITALIA DALLA DESTRA CAMPAGNA CONTRO DI NOI; PENATI? ASPETTI POCO CHIARI
(ANSA) -
'Tutti dovrebbero capire che Berlusconi porta alla rovin a, non soltanto l'economia italiana, ma anche il sistema democratico. Zapatero mostra senso di responsabilita' di fronte al destino del suo Paese, capendo che un governo senza consenso non puo' affrontare la crisi. Berlusconi, invece, non ha il minimo senso dello stato e si occupa solo degli interessi suoi'. Per il deputato del Pd Massimo D'Alema, intervistato dall'Unita', il problema del paese non e' la casta ma il premier, che per nascondere le sue responsabilita' nella crisi 'aizza campagne contro la politica in generale e contro di noi in particolare'. Il presidente della fondazione Italianieuropei denuncia 'la filosofia illustrata da Giulio Tremonti: non rubo perche' non ne ho bisogno. Dunque per combattere la casta e avere una politica pulita dovremmo affidarci ai ricchi'.

MASSIMO DALEMAMASSIMO DALEMA

Il punto, spiega, e' che 'il centrodestra prima boccia in Parlamento le nostre proposte per tagliare costi e privilegi, come il vitalizio. E poi, sui suoi giornali, guida le campagne contro la casta e contro il Pd'. Sul caso Penati, 'si tratta di vicende che se venissero confermate anche solo in parte sarebbero molto gravi', ammette D'Alema, che tuttavia evidenzia gli 'aspetti poco chiari'.

'La prima domanda e' perche' mai, trattandosi di vicende risalenti a molti anni fa, il principale accusatore di Penati non abbia usato quelle informazioni in campagna elettorale, quando si candido' con il centrodestra. La seconda e' dove sia finito questo fiume di denaro. Ricordo bene quali fossero le difficolta' economiche del partito milanese all'epoca. Tanto che si dovette vendere la sede di via Volturno'. L'esponente del Pd definisce 'ridicola' l'idea del 'complotto dalemiano su Tedesco'. '

Il problema nasce dall'estrema scorrettezza del Pdl, che ha rifiutato di concedere autorizzazione all'arresto e voto palese in aula perche' pensava cosi' di crearci un problema. Purtroppo, aveva ragione'. Su Vincenzo Morichini, 'il mio errore riguarda il fatto di aver lasciato che per un anno raccogliesse fondi per la fondazione Italianieuropei. La sovrapposizione con le attivita' private di Morichini ha creato un conflitto di interessi che avremmo dovuto evitare', afferma D'Alema. 'Questo pero' non giustifica la campagna inaccettabile scatenata contro di noi in particolare dai giornali che sono direttamente o indirettamente riconducibili al presidente del Consiglio'.

GIAN MARIA VIANGIAN MARIA VIAN

5 - INFORMAZIONE: 'OSSERVATORE ROMANO', RISCHIO E' CHE PREVALGA SENSAZIONALISMO
(Adnkronos)
- Il direttore dell'Osservatore romano, Gian Maria Vian, dedica oggi un editoriale di prima pagina al problema delle responsabilita' dei media e del rapporto di questi ultimi con la Chiesa. Vian rileva, tra l'altro, che l'informazione sugli scandali degli abusi commessi dal clero ha aiutato il processo di purificazione voluto da Benedetto XVI, sottolineando come a volte prevalgano il sensazionalismo e l'eccesso di attenzione ai retroscena sul governo della Chiesa. Occasione dell'intervento del direttore del giornale vaticano la ricorrenza dei 150 di vita dell'Osservatore.

La riflessione prende spunto dal recente scandalo che ha travolto la stampa inglese simbolo della degenerazione dei media: 'Emblematico di questa tendenza - si legge - e' lo scandalo che nel Regno Unito ha travolto 'News of the World' e ne ha causato la chiusura dopo quasi centosettant'anni, ma in generale proprio l'emergere in diversi Paesi degli aspetti piu' spregiudicati di quel quarto potere raffigurato in modo memorabile da Orson Welles puo' spiegare in parte la disaffezione di un numero sempre maggiore di lettori, disgustati o delusi'.

'Come sempre nel panorama generale le luci si alternano alle ombre - prosegue l'Osservatore' - la cultura e' oggi piu' diffusa, benche' questo comporti un abbassamento del livello anche dei media, la moltiplicazione delle informazioni incalzante e senza precedenti nella storia intacca le capacita' critiche, mentre spesso il sensazionalismo e il protagonismo di molte testate non sono bilanciati dai meccanismi di controllo di una politica non di rado troppo debole'. (segue)

6 - INFORMAZIONE: 'OSSERVATORE ROMANO', RISCHIO E' CHE PREVALGA SENSAZIONALISMO
(Adnkronos)
- Il direttore dell'Osservatore romano, Gian Maria Vian, dedica oggi un editoriale di prima pagina al problema delle responsabilita' dei media e del rapporto di questi ultimi con la Chiesa. Vian rileva, tra l'altro, che l'informazione sugli scandali degli abusi commessi dal clero ha aiutato il processo di purificazione voluto da Benedetto XVI, sottolineando come a volte prevalgano il sensazionalismo e l'eccesso di attenzione ai retroscena sul governo della Chiesa. Occasione dell'intervento del direttore del giornale vaticano la ricorrenza dei 150 di vita dell'Osservatore.

OSSERVATORE ROMANOOSSERVATORE ROMANO

La riflessione prende spunto dal recente scandalo che ha travolto la stampa inglese simbolo della degenerazione dei media: 'Emblematico di questa tendenza - si legge - e' lo scandalo che nel Regno Unito ha travolto 'News of the World' e ne ha causato la chiusura dopo quasi centosettant'anni, ma in generale proprio l'emergere in diversi Paesi degli aspetti piu' spregiudicati di quel quarto potere raffigurato in modo memorabile da Orson Welles puo' spiegare in parte la disaffezione di un numero sempre maggiore di lettori, disgustati o delusi'.

'Come sempre nel panorama generale le luci si alternano alle ombre - prosegue l'Osservatore' - la cultura e' oggi piu' diffusa, benche' questo comporti un abbassamento del livello anche dei media, la moltiplicazione delle informazioni incalzante e senza precedenti nella storia intacca le capacita' critiche, mentre spesso il sensazionalismo e il protagonismo di molte testate non sono bilanciati dai meccanismi di controllo di una politica non di rado troppo debole'.

Ratzinger veste PradaRatzinger veste Prada

In questo quadro anche l'informazione sulla Chiesa cattolica, sino al Vaticano II ridottissima e da allora divenuta un fenomeno di rilievo, non si sottrae al chiaroscuro - osserva il direttore Vian - La crescita e' stata indubbia, anche se negli ultimi anni sembra molto attenuata la volonta' di comprendere una realta' non facile da rappresentare in un mondo globale vasto e variegato, che e' pero' interessato e nello stesso tempo sprovvisto di strumenti interpretativi adeguati di fronte alle religioni'.

'Alle incomprensioni si sono aggiunte ondate informative, per esempio, a proposito degli abusi commessi su minori da sacerdoti - ricorda ancora l'editoriale - che, pur non benevole e talvolta degenerate in campagne di stampa ingiuste o sommarie, hanno di fatto aiutato il processo di purificazione e di rinnovamento della Chiesa, sempre necessario, come con coraggio esemplare ha ricordato Benedetto XVI. Altre volte poi il sensazionalismo si accompagna al gusto di presunti retroscena sul governo della Chiesa conditi d'indiscrezioni piu' o meno innocenti, e cosi' l'informazione, spesso non disinteressata, prescinde dalla semplice logica, e soprattutto dalla realta''.

'E' invece proprio alla realta' - e' la conclusione - che in generale l'informazione e dunque i media, vecchi e nuovi, devono guardare, nel tentativo di rappresentare un mondo complesso e un panorama internazionale le cui grandi questioni, specialmente quelle estranee alle societa' occidentali, restano spesso trascurate, se non addirittura ignorate. La responsabilita' di tutti e' dunque enorme, e a questa bisogna fare fronte. In uno sforzo informativo che deve non soltanto intensificarsi ed estendersi, ma soprattutto aiutare a comprendere cio' che veramente e' importante'.

7 - ESPOSTO SINDACATI VF IN PROCURA,SPERPERO SOLDI A MILLEMIGLIA
(ANSA)
-I sindacati dei vigili del fuoco hanno presentato un esposto in Procura a Milano per quello che considerano uno 'sperpero di soldi', ovvero la partecipazione alla scorsa edizione della Millemiglia, costata a loro dire decine di migliaia di euro che sarebbero potuti servire per pagare le riparazioni dei mezzi. 'Nonostante il Corpo nazionale sia pieno di debiti e insolvente verso i creditori - hanno spiegato in un comunicato Cgil, Cisl, Uil e Usb -, comprese le officine che effettuano le riparazioni dei mezzi, i vertici dell'amministrazione pensano bene di continuare a sperperare soldi in manifestazioni che non hanno nulla a che vedere con i vigili del fuoco'.

CGILCGIL

In un comunicato i sindacati hanno spiegato che a maggio 'una nutrita compagine di uomini e di mezzi' dei vigili ha partecipato alla Millemiglia con una vettura 'di proprieta' di una societa' privata abilmente camuffata' cioe' dipinta di rosso e con le targhe cambiate. La vettura e' stata ospitata nell'officina del comando di Milano dove e' stata fatta 'la necessaria preparazione tecnica ed estetica - prosegue la nota -, preoccupandosi di reperire personale e mezzi che seguissero anche tutte le fasi pre e post gara'.

I sindacati parlano di 'indignazione tra il personale per l' utilizzo di mezzi privati spacciati per vigili del fuoco, ma soprattutto per lo sperpero di denaro, che avrebbe potuto essere impiegato per riparare i mezzi di soccorso e saldare i creditori che bussano alla porta della sede del comando'. Sulla vicenda l'Usb ha anche presentato un esposto alla Corte dei Conti.

8 - PD: TEDESCO, NON SONO ALIBI DELLO SFACELO DEL PARTITO APPELLO A PM:'MA QUANDO SI CELEBRERA' IL PROCESSO A MIO CARICO?'
(ANSA)-
'Si puo' decidere di riempire il Parlamento di portaborse come ha fatto l'onorevole Franceschini, di assenteisti seguendo l'esempio dell'onorevole Bindi, di bocciati alle primarie secondo il costume dell'onorevole Letta o di cambia casacca arruolati a suo tempo dall'onorevole Veltroni, quello che non si puo' fare e' cercare l'alibi di questo sfacelo, che ha caratterizzato la vita parlamentare del Pd in questa legislatura, nascondendosi dietro il dito del caso Tedesco'.

Alberto TedescoAlberto Tedesco

Lo afferma in una dichiarazione all'ANSA il senatore Albero Tedesco, ex Pd ora al gruppo misto. 'Dall'assise dell'AreaDem di Amalfi o dagli scandalizzati commenti dell'associazione 'Trecentosessanta' di Enrico Letta - sostiene l'ex assessore alla Sanita' pugliese - sgorga a fiotti l'ipocrisia di una classe dirigente distintasi per sconfitte e fallimenti che trova comodo scaricare sugli altri la responsabilita' dell'attuale stato comatoso del Pd'.

'Questi atteggiamenti, peraltro condivisi dallo stesso segretario Bersani, finiscono per legittimare - sottolinea Tedesco - le velenose analisi di quanti, come Antonio Polito, ritengono la mia elezione frutto di uno scambio criminale che ora si ritorcerebbe contro il partito. A Polito, e a quanti la pensano come lui, suggerisco di rileggere con piu' attenzione le vicende politiche degli anni trascorsi nonche', se ne avranno voglia, gli atti delle indagini che mi riguardano. Forse, dopo averlo fatto, si uniranno all'appello inascoltato che vado rivolgendo alla magistratura barese: ma quando si consentira' finalmente di celebrare il processo che mi dovra' giudicare?'.

9 - GIUSTIZIA: 'AVVENIRE', C'ERA BISOGNO DI TRAMBUSTO SU PROCESSO LUNGO?
(Adnkronos)
- "Che bisogno c'era di creare questo trambusto? E dov'e' finita l'idea -quella, si', seria- di aprire finalmente il cantiere della grande e armonica riforma di cui la nostra giustizia ha bisogno". Se lo chiede in un corsivo 'Avvenire', a proposito dell'approvazione del disegno di legge sul cosiddetto processo lungo.

MAURIZIO GASPARRIMAURIZIO GASPARRI

10 - GIUSTIZIA: FAMIGLIA OLDRINI CITA IN GIUDIZIO GASPARRI = DOPO INTERVENTO CAPOGRUPPO PDL AL SENATO
(Adnkronos)
- Gabriella Oldrini, figlia di Abramo, sindaco dal 1946 al 1962 di Sesto San Giovanni (Milano) e sorella dell'attuale primo cittadino Giorgio, ha deciso di citare in giudizio Maurizio Gasparri dopo il suo intervento ieri in aula dove era in discussione il cosiddetto 'processo lungo'. Nel suo intervento Gasparri aveva risposto al Pd che aveva parlato di 'regime', invitando il partito d'opposizione a guardare "in casa vostra, a Sesto San Giovanni dove i sindaci di sinistra, di padre in figlio, continuano ad alimentare un clima di illegalita'".

All'inziativa di Gabriella Oldrini hanno anche aderito i suoi due figli, Elena e Matteo, e i figli del fratello Giorgio, Silvia e Giulio. Giorgio Oldrini, che gia' ieri aveva annunciato la sua decisione di citare in giudizio Gasparri, spiega che in queste ore "sono state molte decine le telefonate e le e mail che mi sono giunte di solidarieta' e di profondo rispetto per la memoria di mio padre che tutti, amici e avversarti politici, ricordano come persona straordinariamente onesta e popolare".

"Tanti mi hanno fermato anche questa mattina per strada e ai banchetti ai mercati, dove il Pd distribuiva il suo volantino di commento agli avvenimenti di questi giorni -aggiunge il sindaco di Sesto san Giovanni- per dirmi che sono pronti ad aggiungersi ad una eventuale denuncia collettiva".

11 - GIUSTIZIA: TELEFONO ROSA A NAPOLITANO, NON FIRMI DDL PROCESSO LUNGO
(Adnkronos)
- "Il Telefono Rosa chiede accoratamente al Capo dello Stato Giorgio Napolitano di non firmare" il ddl sul processo lungo "e di difendere come ha sempre fatto i diritti delle donne e della parte piu' debole della societa'". Ad appellarsi al Presidente della Repubblica e' Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente del Telefono Rosa, all'indomani dell'approvazione da parte del Senato del provvedimento.

Carnieri Moscatelli invita inoltre "tutti i parlamentari, di qualunque partito politico, e in particolare le donne, a votare 'no' a questa legge vergognosa e ingiusta, per non rendersi complici di un'offesa gravissima alle donne vittime di violenza e a tutti i piu' deboli che, come al solito, pagheranno il prezzo piu' alto. Noi donne abbiamo lottato per anni per avere leggi adeguate in caso di stupri e violenze, e oggi, all improvviso, vediamo azzerato tutto il nostro cammino, irrisa la giustizia e i nostri diritti".

NAPOLITANONAPOLITANO

"L'onorevole Lussana - chiede rivolgendosi alla prima firmataria del ddl - ha mai incontrato una donna stuprata, maltrattata, perseguitata? Quali sono i sani principi che hanno ispirato questa legge iniqua, ingiusta nei confronti dei cittadini tutti? Vergogna e ancora vergogna. Questi amministratori non mostrano di volersi occupare di difendere le vittime - incalza - ma applaudono agli assassini, agli stupratori, ai violenti. Ci auguriamo - conclude - che il grande risveglio etico e morale che ha visto in questi ultimi mesi protagoniste proprio le donne si faccia sentire con forza a difesa dei diritti di tutti: se non ora, quando?".

12 - REGGIO CALABRIA: INTIMIDAZIONE A PM ANTIMAFIA, INDIVIDUATI AUTORI
(Adnkronos)
- Avevano appena posato una lattina presa da un cestino dell'immondizia sul citofono dell'abitazione del magistrato Gerardo Dominijanni, i carabinieri li hanno visti e bloccati. Nei giorni scorsi altri segnali erano stati lasciati nello stesso luogo, tra cui una croce di cartone di colore rosso. I cinque giovani, tutti di Roccella Jonica, hanno un'eta' compresa tra i 15 e i 21 anni.

San_RaffaeleSan_Raffaele

Secondo quanto riferito dagli investigatori, avrebbero ammesso la responsabilita' per i precedenti episodi in cui e' stato preso di mira il pm della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Proseguiranno le indagini dei carabinieri del Comando provinciale per accertare le motivazioni delle intimidazioni.

I cinque non risultano collegati ad ambienti della criminalita' organizzata. Dell'accaduto sono state informate, per competenza, la Procura di Locri e la Procura per i minorenni.

13 - ARGENTINA: MACRI FAVORITO A BALLOTTAGGIO SINDACO BUENOS AIRES
(Adnkronos/Dpa)
- Il conservatore Mauricio Macri arriva da favorito al ballottaggio di domani per la poltrona di sindaco di Buenos Aires contro l'avversario Daniel Filmus, senatore del partito al governo in Argentina, che aveva gia' sconfitto al secondo turno del 2007.

CUPOLA DELL'OSPEDALE SAN RAFFAELECUPOLA DELL'OSPEDALE SAN RAFFAELE

Il leader del partito di centrodestra Propuesta Republicana (Pro) ha ottenuto quasi 20 punti di vantaggio al primo turno rispetto al l'esponente del Frente para la Victoria (FpV). Stando agli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto di Poliarquia, Macri' e' al 63,6% e Filmus al 36,4%.

Macri guida l'amministrazione della capitale dal 2007. Nato a Tandil l'8 febbraio 1959, l'ingegnere e' figlio di Franco Macri, uno degli imprenditori piu' importanti dell'Argentina. E' stato presidente del Boca per 12 anni (1995-2007), un periodo in cui la squadra ha vinto titoli in patria e a livello internazionale , trasformandosi in un trampolino di lancio per la sua carriera politica come leader del Pro. Padre di tre figli, Macri e' sposato dal novembre scorso con l'imprenditrice Juliana Awada.

SORUSORU

14 - SAN RAFFAELE: SORU, PRONTO AD AZIONI LEGALI CONTRO ARTICOLO CORSERA
(Adnkronos)
- Renato Soru ha dato mandato ai propri legali di intraprendere ogni piu' opportuna azione a propria tutela a seguito di quanto riportato nell'articolo 'Le sovvenzioni e i politici - Il sistema San Raffaele' pubblicato il 28 luglio scorso da 'Il Corriere della Sera'.

Nell'articolo in questione "risultano contenute - si legge in una nota - numerose gravissime imprecisioni, tra cui una dichiarazione attribuita al dottor Mario Cal recentemente tragicamente scomparso, dichiarazione mai pronunciata, quindi falsa".

Inoltre nello stesso articolo "vengono formulate ipotesi di sovravalutazione della partecipazione ceduta nonche' di potenziale conflitto di interessi, documentalmente errate". Le trattative finalizzate alla cessione della partecipazione da parte di Soru in Shardna furono avviate, si sottolinea "soltanto dopo la cessazione del mandato elettorale di Renato Soru, e la stipulazione del contratto definitivo avvenne solo nove mesi dopo la formalizzazione degli accordi preliminari e a seguito di una approfondita verifica contabile, legale e scientifica".

15 - GIUSTIZIA: VIETTI, BASTA CON LE INVASIONI DI CAMPO
(ANSA)
- 'Politica e magistratura non debbono ne' scontrarsi ne' marciare a braccetto. Debbono invece occuparsi di evitare le invasioni di campo reciproche che, a ben vedere, sono state la causa di tutti gli attriti che periodicamente si sono avuti negli ultimi vent'anni'. Lo afferma il vicepresidente del Csm Michele Vietti in un'intervista ad Avvenire in cui chiede piu' etica ai politici. 'La politica deve porre l'asticella del minimo etico piu' in alto del rilievo penale dei comportamenti, cosi' da evitare che l'intervento giudiziario coincida con la censura di correttezza, che deve intervenire prima e non dopo', dice Vietti.

MICHELE VIETTIMICHELE VIETTI

Sul fronte opposto, 'la funzione giudiziaria deve essere svolta con rigore ma anche con riserbo, poiche' il clamore mediatico non puo' che danneggiare la serenita' del procedimento giudiziario'. Vietti sottolinea la necessita' di 'equilibrio' nel ricorso alle intercettazioni e alla custodia cautelare. 'La magistratura deve essere consapevole che e' stata e sara' giudicata anche in relazione all'uso proporzionato degli strumenti che l'ordinamento mette a sua disposizione'. Sul legittimo impedimento, per Vietti 'il giudizio degli italiani dello scorso giugno va tenuto in debita considerazione, ma prima o poi, quando gli animi si saranno rasserenati, potrebbe essere nuovamente affrontato in modo da evitare una frizione diretta e immediata tra l'esercizio dell'azione penale e la funzione parlamentare'.

16 - CATTOLICI: AVVENIRE, NON SAREMO MINORANZA INSIGNIFICANTE
(ANSA) -'I
cattolici italiani non hanno mai coltivato, neanche quando ne hanno avuto occasione, l'ambizione politica di essere 'maggioranza schiacciante', ma nessuno deve illudersi che accettino un destino da 'minoranza insignificante''. Lo scrive oggi il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, aggiungendo che 'questo e' un tempo buono per tornare a dimostrarlo'. Nella rubrica delle risposte ai lettori, Tarquinio dice di credere che i 'valori fondamentali' cui fanno riferimento i cattolici 'possano risultare ancora e sempre ampiamente condivisi'. E sottolinea che quei 'pilastri di civilta'' sono 'la bussola che ci aiuta a 'trovare casa' anche politicamente'.

1 ammiraglio giampaolo dipaola1 ammiraglio giampaolo dipaola

17 - LIBIA: AMM. DI PAOLA, GHEDDAFI NON HA PIU' UN FUTURO
(Adnkronos)
- 'Il gioco e' finito per Gheddafi, il rais non ha piu' un futuro. La tendenzae' quella di un progressivo indebolimento del regime, militare e politico. Non puo' sperare di spuntarla. Per lui il gioco e' veramente chiuso'. Lo sottolinea l'Ammiraglio Giampaolo Di Paola, capo del Comitato militare della Nato, in un'intervista al quotidiano 'La Stampa'. 'La situazione sul terreno indica che, dal punto di vista operativo, la marea e' cambiata. Aumentano i riconoscimenti del Consiglio transitorio e i ribelli si rafforzano. Gheddafi ha perso il vantaggio. Alla fine andra' come auspicato: a vincere -rileva Di Paola- sara' il popolo libico, che potra' scegliere il proprio futuro'.

'Il primo giorno -prosegue Di Paola tracciando un bilancio di quattro mesi di attacchi- c'erano seri rischi di stragi e massacri di civili nell'Est, a Misurata come a Bengasi; adesso non e' piu' cosi'. A Ovest, Gheddafi aveva piena iniziativa ed ora no. Mi sembra che i risultati siano evidenti'.

Dal punto di vista militare, 'oltre 17mila missioni aereee, con 6.500 'air strikes' hanno severamente indebolito le forze di Gheddafi'. E sul terreno 'la dinamica e' a favore dei ribelli, sebbene, dal punto di vista della capacita' militare e della potenza di fuoco, non c'e' stato ancora il sorpasso. Le cose -assicura Di Paola- stanno pero' cambiando rapidamente'.

18 - COSTI POLITICA: DI PIETRO, RIDURRE I BENEFIT CI VUOLE LA SCURE E NON LA FORBICE
(Adnkronos) -
Sui bilanci Camera e Senato 'si preparano ad un bluff. Parlano di tagli ma e' acqua fresca'. Lo sottolinea Antonio Di Pietro in un'intervista al quotidiano 'la Repubblica'. 'E' tempo di scure, non piu' soltanto di forbice', ammonisce il leader dell'Idv.

A giudizio di Di Pietro, 'si vogliono mantenere privilegi e prebende, immorali ed antistoriche rispetto alla crisi economica che coinvolge milioni di persone'. E' invece necessario 'dimezzare i rimborsi elettorali. Eliminare i benefit di cui godono tutti gli ex parlamentari. Ridimensionare quelli dei parlamentari in carica. Perche' una cosa e' il rimborso di un viaggio aereo per un incarico istituzionale, altro -rileva Di Pietro- e' il volo gratis per andare al mare'. I tagli gia' effettuati 'sono risibili e non toccano i benefici che vanno direttamente nelle tasche dei parlamentari, ma riguardano semmai gli uffici'.

ANTONIO DI PIETROANTONIO DI PIETRO

19 - CRISI: ROMANI, DISPONIBILI AL CONFRONTO, MA NON E' VERO CHE NON E' STATO FATTO NULLA
(Adnkronos)
- 'Disponibili al confronto, ma evitando di dare la sensazione che non sia stato fatto nulla e che non sappiamo dove andare'. Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, lo dice in un'intervista a 'La Repubblica'.

'Vorrei dire che di fronte agli attacchi degli speculatori le nostre banche sono solide e i nostri fondamentali, tranne il debito, sono tutti positivi -continua Romani- E cosi' inizio a farmi delle domande: dovremmo guardare ai meccanismi della speculazione e alle societa' di rating che sono in chiaro conflitto di interessi. Il problema non e' l'Italia ma la zona euro, con la speculazione internazionale e qualcuno negli Usa che sta lavorando perche' la moneta unica si indebolisca. Ma l'Italia non e' debole, e' un gran Paese di Eurolandia'.

'I dati economici sono tutti positivi e l'appello delle parti sociali e' condivisibile: le condizioni per fare un patto per la crescita ci sono tutte', conclude Romani.

STRAGE DI BOLOGNASTRAGE DI BOLOGNA


20 - CRONACA STRAGE BOLOGNA: GIUDICE PRIORE, C'E' MOLTO DA FARE PER ARRIVARE A VERITA'
(Adnkronos) -
'C'e' ancora molto da fare per arrivare alla verita'' sulla strage alla stazione di Bologna, del 2 agosto 1980. 'So che la procura di Bologna sta ancora lavorando su uno stralcio che vedeva un'ipotesi completamente diversa sulla matrice della strage'. Lo dice all'ADNKRONOS Rosario Priore, giudice istruttore di alcuni dei piu' importanti processi della storia giudiziaria italiana, dall'eversione nera e rossa al caso Moro fino alla strage di Ustica e l'attentato a Giovanni Paolo II.

'Sull'interpretazione che e' stata data dalle Corti -sottolinea Priore- si e' formato il giudicato che, come tale, deve essere rispettato. Bisogna pero' vedere se dopo queste nuove piste, emergano elementi tali da indurre a una revisione del processo. La tesi su cui si stava lavorando alla procura di Bologna -rimarca il magistrato- era quella di un attentato di matrice palestinese, del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (FLP), il cui leader per l'Italia era in carcere per la famosa storia dei missili di Ortona'.

'Una storia -sottolinea- per effetto della quale ai palestinesi sembrava che noi avessimo violato il cosiddetto ' lodo Modo', ovvero quel patto che legava l'Italia alle formazioni dell'insorgenza palestinese, autorizzando queste ultime a detenere, stoccare e trasportare sul territorio del nostro Paese armi, munizioni ed esposivo in cambio di una cessazione degli attentati contro cittadini e beni italiani'.

'In questo modo -fa notare Priore- si poteva pensare che fossero invece autorizzati gli attentati contro americani e israeliani. Come successe -ricorda- nel caso dell'uccisione di un americano a bordo della nostra nave 'Achille Lauro' e come doveva accadere a danno di un diplomatico israeliano, a carico del quale le Brigate Rosse stavano svolgendo una 'inchiesta', preparatoria di un attentato'.

strage bolognastrage bologna

'Vorrei pero' rammentare -rimarca il giudice Priore- che quel giorno a Bologna era presente Thomas Kram, appartenente alle cellule rivoluzionarie tedesche, legatissime al FLP attraverso Carlos (Ilich Rami'rez Sa'nchez, terrorista venezuelano, che sta scontando una condanna all'ergastolo in Francia, ndr)'.

'Ho fiducia -ribadisce Priore- che la verita' si trovi anche a distanza di anni. Non e' vero che il tempo riesca a cancellare tutto. Bastera' ricordare quanto sta emergnedo sul sequestro di Emanuela Orlandi, ad oltre un quarto di secolo di distanza. Ho fiducia nella magistrura bolognese -conclude- che sicuramente tuttora sta lavorando bene al caso'.


21 - CRONACA INTERCETTAZIONI: TRA GLI ITALIANI NASCE 'SINDROME DELLA TELEFONATA ASCOLTATA'/ADNKRONOS
(Adnkronos)
- Qualcuno l'ha gia' ribattezzata la 'sindrome da intercettazione'. Complice le alte temperature della cronaca recente e l'onda del caso Murdoch, tra gli italiani si diffonde sempre piu' la patologia da grande fratello. A sentirne gli effetti, pur con qualche distinguo, non sono infatti solo politici e Vip ma anche gente comune, preoccupata del 'maresciallo' in ascolto dall'altra parte del cavo. Un fenomeno monitorato da psicologi e osservatori, e commentato da personaggi dello spettacolo, sociologi e costituzionalisti interpellati dall'Adnkronos.

INTERCETTAZIONIINTERCETTAZIONI

'Ormai si e' raggiunto un livello tale per cui siamo tutti spaventati: abbiamo la 'sindrome dell'intercettazione' -conferma Mara Venier, attrice e conduttrice televisiva- anche se uno non ha nulla da nascondere, magari al telefono ci si lascia andare a commenti. Ma ultimamente -sorride Venier- sto molto attenta. Siamo diventati tutti un po' paranoici, e anche nella sfera dei miei amici si parla molto poco al telefono...'. Le intercettazioni, sottolinea, 'possono essere molto utili in alcuni casi, ma e' assolutamente ingiusto che vengano pubblicate conversazioni private che nulla hanno a che fare con le indagini'.

'Le intercettazioni non devono eliminate come mezzo di indagine, ma deve esserci una regolamentazione perche' di certo ci sono degli abusi che riguardano la loro pubblicazione', sottolinea il costituzionalista Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale. 'Serve una regola, condivisa -rimarca- ma di sicuro si impone una norma. E occorre anche senso di responsabilita' da parte dei giornalisti, altrimenti invece di cronisti avremmo dei piccoli Murdoch...'.

La paura di essere intercettati forse ha radici genetiche, o sociali. Perche' 'gli italiani sono predisposti alle chiacchere, a parlare al di sopra le loro capacita'. E' per questo soprattutto che le intercettazioni fanno paura', sottolinea Mario Morcellini, preside della facolta' di Scienze della Comunicazione all'Universita' 'La Sapienza', di Roma. 'L'idea di poter essere intercettati -aggiunge lo studioso- comporta una tentazione di autocensura e un cambiamento del modo di parlare. Ma e' una censura...sull'eccesso di cavolate che solitamente si dicono".

"Ad avere reale paure delle intercettazioni -rimarca Morcellini- sono quelli che sono vicini alla soglia del potere ma che non ne fanno parte. Ne hanno timore perche' si sentono piu' importanti di quello che in realta' sono. Quanto agli altri, ed e' la maggioranza degli italiani, questa paura deriva dal fatto che la politica ha delegittimato la magistratura. Il ruolo dei giudici -fa notare- e' stato degradato e ora la gente non ripone piu' fiducia in loro. Questo e' preoccupante".

Vignetta intercettazioni VINCINO SU SETTEVignetta intercettazioni VINCINO SU SETTE

Dice la sua anche Alba Parietti. 'A volte -spiega l'attrice e conduttrice televisiva- mi divertirebbe molto che uscissero alcune mie conversazioni, cosi' le gente saprebbe finalmente cosa penso di loro senza la fatica di dirglielo in faccia. Per certi versi e' un livello di incivilta' pubblicare le conversazioni private. Non perche' vi sia qualcosa di illegale ma perche' spesso la trascrizione dei colloqui telefonici, non considerando il contesto e anche il tono con cui certe espressioni vengono pronunciate, rischia di trarre in inganno. Quando pero' le intercettazioni riguardano questioni legate alla giustizia -conclude- e' giusto che anche il pubblico ne venga a conoscenza. Basta non utilizzarle come faceva Murdoch... '.

Uno che di intercettazioni se ne intende, ma per motivi letterari, e' Federico Moccia.'Nel mio nuovo libro -spiega lo scrittore- 'L'uomo che non voleva amare', anch'io ho 'usato le intercettazioni' perche' il protagonista, il milionario Tancredi, vuole conoscere tutto di Sofia, la donna che vuole conquistare. Almeno in amore possiamo dire che tutto e' lecito'. Nella vita privata, invece, ci sono state intercettazioni o sms di persone dello spettacolo che potevano non essere pubblicate perche' riguardavo vita di coppia o faccende private'.

'Se ci sono indagini serie -sottolinea lo scrittore- allora le intercettazioni sono lecite. Chi non ha nulla da nascondere di cosa dovrebbe avere paura? Anche le telecamere piazzate sulle banche, spesso si sono rivelate utili a individuare gli autori di risse, rapine e altri episodi. Sarebbe bello che almeno, vista l'alta tecnologia che oggi abbiamo a disposizione, ogni tano giustizia fosse fatta sul serio'.

Prova a sdrammatizzare Umberto Pizzi da Zagarolo. 'Non ho paura di essere intercettato -assicura lo storico fotografo, collaboratore di 'Dagospia'- se veramente tutti fossero intercettati, dovrebbero fare un ministero a parte. In realta' la maggior parte delle persone non ha niente da temere. Forse al telefono devono stare piu' attenti i politici, che peraltro gia' guadagnano molto bene....'. In generale -sottolinea Pizzi- le intercettazioni sono una cosa grandiosa perche' hanno permesso di acciuffare criminali e mafiosi Da' invece estremamente fastidio la pubblicazione indiscriminata di fatti privati. Basta vedere che e' successo in Inghilterra, e' il crollo della privacy...'.

Dalla fotografia al cinema. Con Remo Girone, il 'Tano Cariddi' de 'La Piovra', che sottolinea: 'Al telefono si fanno commenti su tutto, ma se uno non ha nulla da nascondere non abbia paura di essere intercettato. In Italia siamo lontanissimi da quanto e' accaduto con Murdoch in Inghilterra'. 'Seguo le vicende italiane -fa notare l'attore- ma sono anche attento a cio' che accade negli altri Paesi: l'ex direttore del Fodno monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, ad esempio, e' stato 'salvato' proprio da una telefonata intercettata della donna che lo accusa di aggressione sessuale. Ogni cosa va valutata con moderazione...'.

cuffarocuffaro

Dal punto di vista medico la faccenda non e' marginale. Il continuo parlare di intercettazioni puo' infatti creare "vere e proprie paure amplificando nei soggetti gia' predisposti anche forme di paranoia", spiega lo psichiatra e psicoterapueta Tonino Cantelmi. "Si assiste ad una mutazione di alcune delle abitudini di base: e' sempre piu' frequente - fa notare il docente di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione all'Universita' Lumsa di Roma- che persone comuni che probabilmente non saranno mai intercettate, durante una chiamata invitino i propri interlocutori a proseguire la discussione a voce piu' bassa'.

'Il problema -aggiunge Cantelmi- sta quindi nel fatto che una parte della nostra intimita' sia messa in crisi, e questo viene percepito anche da chi non ha nessun motivo di pensare di essere intercettato". 'Se si riduce l'ambito privato e tutto diventa pubblico -conclude lo psichiatra- allora sara' necessario dare sempre la migliore immagine di se' stessi agli altri, con il rischio di amplificare forme di narcisismo".

22 - MAFIA: CUFFARO SCRIVE A SGARBI, VITTORIO NON MOLLARE
(Adnkronos)
- L'ex presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, ha scritto dal carcere di Rebibbia, dove e' recluso dal gennaio scorso per scontare una condanna a 7 anni per favoreggiamento aggravato di Cosa Nostra, una lettera al sindaco di Salemi (Trapani), Vittorio Sgarbi, in cui lo invita a "non mollare".

La missiva e' giunta all'ufficio di gabinetto del primo cittadino dopo l'operazione antimafia "Salus Iniqua", in cui e' indagato l'ex deputato regionale Pino Giammarinaro, che secondo alcune ipotesi investigative avrebbe tentato di condizionare l'attivita' amministrativa del Comune di Salemi.

"Vittorio, non mollare, questo paese ha ancora molto bisogno di voci libere che sappiano anche pensare... Forza, c'e' tanta gente come me che ti stima e ti vuole bene" scrive Cuffaro. La lettera, che risale a fine maggio, e' stata resa nota solo ora dall'ufficio stampa di Sgarbi in vista di una sua conferenza stampa, in programma sabato a Palermo, per parlare dei primi tre anni di amministrazione e anche del ruolo di Giammarinaro nelle vicende politiche di Salemi.

VITTORIO SGARBIVITTORIO SGARBI

Nella lettera a Sgarbi Cuffaro tocca la sua vicenda giudiziaria. "So che ti viene difficile crederlo, per fortuna in tanti non ci credono, sicuramente la stragrande maggioranza dei siciliani onesti, ma purtroppo non serve essere nel giusto se i giudici dicono diversamente - dice - Io ho scelto non solo di osservare il mio dovere, ma soprattutto di garantire il mio diritto, cioe' il rispetto per le Istituzioni tutte. E la magistratura e' una istituzione. E la fiducia riconfermata alla giustizia, anche quando non e' giusta".

"Il rispetto per le istituzioni si misura con i fatti non a parole - conclude Cuffaro -, ed e' piu' vero e reale quando nonostante esse ti mettono alla prova, come hanno fatto con me, tu riconfermi rispetto e fiducia perche' voli di piu'. Per quel che mi riguarda sto scontando la mia pesantissima pena, senza mortificazione con grande forza morale, tenendo alta la testa e forte il cuore. So nel mio cuore e nella mia coscienza di non aver mai favorito ne la mafia ne i mafiosi".


23 - RAI: NERVO E VAN STRATEN, DIFENDERE 'PARLA CON ME' PER DIFENDERE AUTONOMIA SERVIZIO PUBBLICO
(Adnkronos)
- 'Siamo certi che il direttore generale sapra' nelle prossime ore individuare la soluzione affinche' "Parla con me" possa partire nella data prevista dal palinsesto approvato all'unanimita' due mesi fa'. Lo dichiarano i Consiglieri Rai Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten.

GIORGIO VAN STRATEN NINO RIZZO NERVOGIORGIO VAN STRATEN NINO RIZZO NERVO

'Diciamo ore perche' ormai il tempo sta scadendo e ogni ulteriore rinvio significherebbe di fatto la chiusura del programma -aggiungono- Nell'ultimo Cda e' emerso con grande chiarezza che non vi sono impedimenti tecnico giuridici: si tratta solo di avere la volonta' di risolvere la questione con buon senso e nell'interesse della Rai'.

'Nessuno dimentica che oltre Anno Zero -concludono- anche la trasmissione di Serena Dandini era nella lista nera del presidente del consiglio. Difendere "Parla con me" significa, quindi, difendere l'autonomia e la dignita' del servizio pubblico'.

DONATELLA E LAMBERTO DINIDONATELLA E LAMBERTO DINI

24 - CRISI: DINI, UE NON PUO' AIUTARCI, ITALIA DEVE FARCELA DA SOLA
(Adnkronos) -
Subito due o tre misure drastiche per trasmettere ai mercati che l'Italia aggredisce la crisi e non sta a guardare. E' la 'ricetta' che Lamberto Dini suggerisce al governo in un'intervista al "Quotidiano nazionale". "L'Italia -ricorda il presidente della commissione Esteri al Senato- ha approvato a tempo di record una manovra buona. Buona in tempi normali. Infatti non e' stata ritenuta sufficiente dai mercati internazionali". Ora "come italiani dobbiamo mandare un messaggio: ci salveremo da soli. L'Europa, dato il nostro debito troppo alto, non puo' aiutarci. Il governo ne deve avere consapevolezza. Diamo segnali forti".

"Sostanzialmente tre. Anticipare al 2012 -spiega l'ex presidente del Consiglio e ministro- una parte consistente delle riduzioni di spesa previste per il biennio 2013-2014. Adottare misure strutturali che provochino un effetto annuncio, come ad esempio l'abolizione delle province in modo da dimostrare che stiamo riducendo davvero l'apparato statale. E poi vendere quella parte di patrimonio dello Stato che non e' ritenuto strategico. Un esempio: le municipalizzate. Stesso discorso vale per Bancoposta -operazione realizzata in Germania e in altri Paesi- o per Ferrovie dello Stato che ha un enorme patrimonio immobiliare e terreni a volonta'".

25 - CRISI: FRANCESCHINI, LARGA ALLEANZA PER RICOSTRUIRE PAESE
(Adnkronos)
- Via Berlusconi, governo affidato a una personalita' di riconosciuta caratura internazionale, grande alleanza per ricostruire il Paese e, infine, tornare a votare con una nuova legge elettorale. E' il percorso che il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, ripropone in un'intervista all''Unita'", partendo da un dato di fatto: serve un impegno straordinario di tutte le forze politiche che stanno all'opposizione.

Perche', spiega, "potremmo anche vincere con un'alleanza Pd-Sel-Idv ma possiamo immaginare di gestire un'operazione titanica com'e' quella di far fronte alla crisi economica, a un crescente disagio sociale, alla necessita' di ricostruire le regole, il rispetto per lo Stato, l'unita' nazionale, senza una maggioranza che abbia un consenso larghissimo nel Paese? Avremo bisogno di industriali e operai, giovani e anziani, cittadini del nord e del sud per gestire una legislatura di transizione e riconsegnare il Paese ricostruito a una normale dialettica".

DARIO FRANCESCHINIDARIO FRANCESCHINI

Intanto c'e' da sapere subito cosa intende fare il governo dopo il documento unitario delle parti sociali sull'emergenza economico-finanziaria. Il capogruppo Pd sollecita nuovamente un dibattito parlamentare con l'intervento del presidente del Consiglio in aula.

"Immmaginare che il Parlamento chiuda come se non fossimo nel pieno di una grave crisi e' terribile. Se Berlusconi si rifiutera' di venire a riferire in aula -nota Franceschini- sara' l'ennesima dimostrazione che gli interessa solo restare al suo posto e che questo governo deve dimettersi". Dopodiche' "potrebbe esserci un governo guidato da una personalita' di grande credibilita' internazionale, che cambi la legge elettorale, affronti le emergenze economiche e porti subito al voto".

ROMANO PRODIROMANO PRODI

Berlusconi e' fuori gioco perche' e' "screditato e incapace". Il Pd, spiega ancora il capogruppo a Montecitorio, resterebbe all'opposizione "ma potrebbe diventare piu' facile avere in Parlamento un rapporto di opposizione costruttiva", come dimostra, gia' da ora, l'iniziativa di Casini e Bersani che hanno proposto un tavolo di confronto a imprenditori e parti sociali. "E' assolutamente giusto -insiste Franceschini- che l'opposizione si faccia carico di portare in Parlamento le istanze delle forze sociali per una volta unite".

26 - CRISI: PRODI, RIPRISTINARE CREDIBILITA' GOVERNANTI ITALIANI
(Adnkronos) -
Dopo la decisione della Deutsche Bank di disfarsi della quasi totalita' degli otto miliardi di titoli del debito pubblico italiano, "non risulta che il ministro Tremonti abbia protestato con il suo collega Schauble o che Berlusconi abbia telefonato alla cancelliera Merkel. Questo non e' certo avvenuto per la mancanza di linee telefoniche disponibili ma semplicemente perche' le decisioni dei nostri governanti non hanno piu' la forza e la credibilita' per arrivare a destinazione". Lo afferma Romano Prodi in un intervento su 'Il Messaggero'. "E' necessario percio' -aggiunge l'ex premier- che tale forza e tale credibilita' vengano ripristinate al piu' presto".

 

 

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