SARANNO ANCHE ALLEATI MA BERLUSCONI E SALVINI SI DETESTANO - IL CAV FARA’ CAMPAGNA ELETTORALE A CATANIA NELLE STESSE ORE DEL COMIZIO DEL LEADER LEGHISTA PER SOSTENERE MUSUMECI - E SE IL CARROCCIO HA PROPOSTO DI UNIRE I DUE INCONTRI, DA ARCORE HANNO DETTO NO: SARANNO IN DUE PIAZZE DIVERSE…

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Amedeo la Mattina per “la Stampa”

GRILLO SALVINI RENZI BERLUSCONI GRILLO SALVINI RENZI BERLUSCONI

 

Nella sua prima campagna elettorale da candidato premier e da leader di una Lega che non è più solo Nord, Salvini sale su un treno, attraversa il cuore della Sicilia, parla con tanti pendolari. Con il loro secolare scetticismo i siciliani non lo contestano, non gli rinfacciano di essere il capo di una partito che una volta li chiamava terùn: lo ascoltano, gli spiegano che non credono a nessuno, troppe promesse non mantenute, il lavoro che manca.

 

BERLUSCONI MELONI SALVINI BERLUSCONI MELONI SALVINI

Manca pure l'acqua nei rubinetti in alcuni paesi, come Favara governata da una sindaca grillina e dove Matteo sbarca per concludere la sua giornata in una sagra della ricotta. Salvini dice che l'isola ha bisogno di «buona e normale amministrazione», come in Lombardia e Veneto, di un piano infrastrutturale finanziato con i fondi europei e di ferrovie che collegano più velocemente le città siciliane.

silvio berlusconi 4 silvio berlusconi 4

 

«Non è possibile che per andare da Trapani ad Agrigento un siciliano deve viaggiare per nove ore. Come ho verificato io che, a differenza di Renzi, non uso il Frecciarossa».

Parte alle cinque del mattino da Trapani, scende a Castelvetrano, raggiunge Palermo in autobus e riparte ancora in treno per Agrigento. Nove ore in tutto, appunto, anche se i treni delle ferrovie dalla capitale siciliana a Girgenti sono nuovi, veloci e pieni di turisti. Treni che costeggiano prima il mare, poi tagliano le campagne e Salvini che guarda il paesaggio ed esclama «ehi ragazzi, ma guardate che spettacolo!».

 

salvini e berlusconi allo stadio b salvini e berlusconi allo stadio b

Ma sul treno viene raggiunto dalla notizia che Berlusconi ha deciso di aggiungere la tappa elettorale di Catania a quella di Palermo. «Ha di nuovo cambiato idea?», dice Salvini. Il problema è che giovedì pomeriggio, nelle stesse ore, nella città etnea ci sarà pure lui: due piazze e due leader che si sfiorano ma non si incontrano. Musumeci, che a Catania è di casa, in quale delle due piazze sarà presente?

SALVINI MELONI BERLUSCONI SALVINI MELONI BERLUSCONI

 

Salvini ha proposto di unire le due manifestazioni elettorali. Il Cavaliere non è disponibile. Ad Arcore assicurano che la decisione di aggiungere Catania a Palermo era nell' aria: si stava valutando, alla fine Berlusconi ha deciso che non poteva mancare nella città di Musumeci. Un giorno in più in Sicilia per convincere gli indecisi, per fare la differenza. Anche perché gli ultimissimi sondaggi portati sulla scrivania di Berlusconi dicono che la sfida con il grillino Cancelleri si gioca sul filo del rasoio. Un testa a testa micidiale in una manciata di voti.

nello musumeci nello musumeci

 

Dunque, spiegano dalle parti di Arcore, non è vera la vulgata secondo cui l'ex premier stia marcando a uomo Salvini e non voglia lasciargli campo in Sicilia. Due piazze sì, ma per il bene della coalizione. «La differenza nelle urne - dicono i berluscones - la fa il presidente non certo Salvini che in Sicilia conta poco». Insomma, Berlusconi non ce l'avrebbe con Salvini. Ma non sembra che le cose stiano così.

 

In effetti il leader di Forza Italia è rimasto contrariato per alcune affermazioni del giovane Matteo. Che nelle liste degli altri partiti del centrodestra (Forza Italia in testa) ci sarebbero «impresentabili». Lui, Salvini, assicura che mai e poi mai li avrebbe candidati. Per cui va in giro solo con Musumeci, l'unico di sicura onestà. E forse fino a questo punto Berlusconi ha sopportato la puntura di spillo. Ma non ha retto quando ha sentito che il suo caro «alleato» chiamerà Grillo se nel prossimo Parlamento non ci sarà una maggioranza per governare. Non certo Gentiloni o Renzi per fare le larghe intese.

 

Giancarlo Cancelleri Beppe Grillo Giancarlo Cancelleri Beppe Grillo

Come non esclude il Cavaliere, che vede invece nei 5 Stelle il male assoluto. E guarda caso proprio ieri sono uscite le anticipazioni del nuovo libro di Vespa nelle quali Berlusconi dice che se il centrodestra vincesse le elezioni politiche «Tajani sarebbe un ottimo premier». Come se non bastasse non esclude un rinnovo del mandato all'attuale premier: «Gentiloni fa onore al suo nome. È persona gentile, rispettosa e dinamica. Ma le elezioni le vinciamo noi». Salvini? Un «goleador».

 

Berlusconi? «Regista se sta in campo, l'allenatore se sta fuori», dice di se stesso. Ma Tajani, presidente del Parlamento europeo, sembra anticipare qualcosa. Vede Berlusconi premier dopo le elezioni: «Dalla Corte di Strasburgo arriverà una sentenza positiva. Quindi non c' è bisogno di cercare altri candidati premier».

 

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