Enzo Piergianni per \"Libero\"
Thilo SarrazinMarchiato dai politici come un pericolo pubblico che minaccia la convivenza multietnica in Germania e infanga la reputazione nazionale nel mondo, Thilo Sarrazin è tutt\'altro che isolato con le sue idee di alzare gli argini contro l\'immigrazione musulmana. Un sondaggio choc pubblicato ieri dalla Bild am Sonntag rivela che il 18 per cento dell\'elettorato tedesco è con il 65enne dissidente banchiere socialdemocratico e lo voterebbe se fondasse un partito.
Tradotta in numeri, la percentuale riscontrata dai ricercatori dell\'istituto demoscopico Emnid corrisponde a una platea di oltre undici milioni di tedeschi. «Sarrazin ha un jackpot elettorale milionario» commentava ieri il conservatore Die Welt.
Quasi uno su cinque del corpo elettorale, che alle politiche di un anno fa ha registrato 62,2 milioni di uomini e donne con diritto di voto. Il dato ricalca il risultato di un sondaggio dello stesso Emnid che alla fine dello scorso luglio ha segnalato l\'esistenza sottotraccia di circa un 20 per cento di tedeschi orientati a votare a destra del blocco democristiano Cdu-Csu di Angela Merkel. Questo mentre la cancelliera, nei sondaggi, con il suo governo sprofonda verso il 30 per cento delle intenzioni di voto. «Angie ha socialdemocratizzato la Cdu», la criticano i suoi oppositori interni.
Angela MerkelL\'EUROPA A DESTRA
A questo punto, Sarrazin, il \"banchiere rosso\" fino all\'altro ieri in quota Spd nel consiglio della Bundesbank, potrebbe battere l\'astensionismo (solo 43,3 per cento di votanti alle ultime europee) e coagulare una protesta di destra finora inespressa nell\'urna. Come è avvenuto con Gert Wilders in Olanda (15,5 per cento dei voti nelle ultime elezioni al suo Partito per la libertà) e con Christoph Blocher in Svizzera (29 per cento alla sua Unione democratica di centro). In Austria, riprende quota nei sondaggi (22 per cento) la Fpö dopo il riflusso per la tragica morte di Jörg Haider.
Il consenso per Sarrazin non arriva soltanto dalla diaspora democristiana. Anche socialdemocratici e persino simpatizzanti dell\'estrema sinistra sarebbero pronti a votarlo. Portano acqua al suo mulino anche i ripetuti allarmi del Bundeskriminalamt (l\'Agenzia federale anticrimine) secondo cui 131 degli oltre 400 fondamentalisti islamici individuati in Germania «sono in grado di compiere delitti politicamente motivati di dimensioni impressionanti».
Geert WildersSe la Lega di Sarrazin (chiamiamola così, per ora) dovesse confermarsi realmente sui livelli indicati dai ricercatori di Emnid, sarebbe come rilievo numerico il terzo partito tedesco, alle spalle della Cdu-Csu e dell\'Spd, ma davanti ai Verdi (accreditati ultimamente sul 17 per cento) alla Linke di estrema sinistra (10 per cento) e ai liberali dell\'Fdp precipitati al 5 per cento, col rischio di non superare lo sbarramento di legge.
haiderIL SARACENO
Su questo sfondo, il capo dello Stato, il democristiano Christian Wulff, è chiamato a decidere nei prossimi giorni la destituzione di Sarrazin chiesta all\'unanimità dagli altri cinque membri del Consiglio della Bundesbank. Mai accaduto finora nella storia della banca centrale tedesca. Il \"saraceno\" (ironia della sorte, è il significato in tedesco del cognome di Sarrazin) è stato formalmente incolpato di non avere mantenuto in pubblico «il doveroso riserbo inerente al suo incarico».
Rischiano di farne un martire. Venti pagine di \"negligenze\" elencate nell\'istanza dei consiglieri a Wulff, ma neppure il minimo cenno al contenuto delle esternazioni anti-islamiche nel suo libro (\"La Germania si distrugge da sola\") in continua ristampa che viaggia verso il mezzo milione di copie.
Kebab turco in germaniaI politici di governo e di opposizione ora fanno a gara nel condannare la sua insolente franchezza, ma devono riconoscere la gravità della situazione. L\'integrazione degli immigrati turchi, che sono poi la massa critica del problema, ristagna o è in crisi. Quasi il 20 per cento della manodopera turca è disoccupata, contro l\'8,3 per cento di quella tedesca. E nella scuola il divario è ancora più eclatante: quasi il 29 per cento dei giovani tedeschi frequenta il ginnasio, contro il 9 per cento dei coetanei turchi.