1. SE IL PRIMO GIORNALE DELLA CAPITALE È NELLE MANI DI UN GRANDE COSTRUTTORE, CON INTERESSI CHE VANNO DALLE GRANDI OPERE INFRASTRUTTURALI ALLA MUNICIPALIZZATA DELL’ENERGIA, POI NON È CHE CI SI DEBBA STUPIRE PIÙ DI TANTO SE CAPITANO GIORNATE COSÌ. GIORNI IN CUI PRENDI IN MANO ‘’IL MESSAGGERO’’ DI CALTA-RICCONE È TROVI CHE LE PRIME DUE PAGINE SONO DEDICATE ALLA CACCIATA DELL’ASSESSORE AL BILANCIO DELLA GIUNTA DI IGNAZIO SOTTO-MARINO (PER LA SERIE: A COSA SERVONO I GIORNALI) 2. BONOMI O MANES? ABRAMO BAZOLI A 81 ANNI SUONATI, OLTRE A SFIDARE DELLA VALLE “SU UN CAMPO DA SCI” (IPSE DIXIT) VUOLE CONTINUARE A FARE L’ARBITRO DEL CORRIERE

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a cura di colinward@autistici.org (Special Guest: Pippo il Patriota)

GIOVANNI BAZOLI E JOHN ELKANNGIOVANNI BAZOLI E JOHN ELKANN


1 - BONOMI O MANES? ABRAMO BAZOLI SI PREPARA L'ELISIR DI LUNGA VITA
Poteri marci in manovra, nel primo anno dell'Era Renzie. Spigolando tra le frattaglie delle pagine economiche, si scopre che Abramo Bazoli, presidente della prima banca italiana e Lord Protettore di Rcs, si sta preparando a fare l'ago della bilancia per un altro ventennio.
Il Messaggero (p. 15) spiega che la quota di Tassara-Zaleski in Mittel (15%), la finanziaria bresciana da sempre nell'orbita di Bazoli, sarebbe stata offerta alla Intek del finanziere renziano Enzo Manes e ad Andrea Bonomi, nipote della mitica Anna Bonomi Bolchini.

Il titolo vola in Borsa e Bazoli si trincera dietro un secco: "Non dico nulla". Il 28 marzo, però, ha ricevuto Bonomi e con lui ha avuto un lungo confronto. Bonomi ha residenza nei Grigioni, ma la sta spostando in Ticino perché vuole comprare dalle Generali la Bsi, la Banca della Svizzera italiana.

Un colonnino di Repubblica nelle pagine economiche spiega che "la partita Rcs passa per Mittel: idea Bonomi per archiviare l'era Zaleski" (p. 24). Giovanni Pons ricorda che in Mittel è custodita "una quota dell'1,3% di Rcs Mediagroup che, insieme a quella più corposa posseduta da Intesa Sanpaolo (6,5%), ha per anni permesso a Bazoli (presidente della prima banca italiana) di esercitare un ruolo importante all'interno del patto di sindacato della casa editrice milanese".

Salza Bazoli e FassinoSalza Bazoli e Fassino

Anche chi fosse digiuno di alta finanza all'italiana potrà facilmente capire che con il 7,5% di azioni, neppure tutte sue, Abramo Bazoli ha comandato per anni in via Solferino. Adesso il patto di sindacato non c'è più, il primo azionista è la Fiat con il 20% e Carlo Messina, ad di Intesa, vuol far fuori quella quota.

Bazoli, a 81 anni suonati, oltre a sfidare Della Valle "su un campo da sci" (ipse dixit) vuole continuare a fare l'arbitro del Corriere e ha anche il lusso di poter scegliere come sostituire l'indebitatissimo amico Zaleski. Può legarsi al "giovane" Bonomi, simpatie di centrodestra e finanziere rampante ma con i quarti di nobiltà, oppure può far salire di livello un vecchio amico come Manes, i cui legami con il premier Renzie segnerebbero una svolta nei rapporti con Pittibimbo. Il classico contropiede al "fiorentino" Della Valle.

ANDREA BONOMIANDREA BONOMI

2 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Indiscrezioni a raffica sull'Operazione Venerdì Santo, ovvero il provvedimento del governo che domani dovrebbe sbloccare il famoso bonus degli 80 euro in busta paga sul quale si fonda la strategia elettorale di Renzie. Come al solito, i soldi girano da una tasca all'altra e la misera coperta della finanza pubblica viene tirata di qua e di là secondo la vecchia arte dello spostamento delle poste di bilancio.

Repubblica annuncia: "Dal taglio degli stipendi di docenti e magistrati i fondi per il bonus Irpef. Ue: ricevuta lettera per rinvio del pareggio al 2016, valuteremo. Nuovi risparmi da difesa e F35. Un miliardo dalla sanità. Renzi: ‘I gufi saranno serviti'. Sgravi non ancora strutturali" (pp. 2-3).

Dalla lettura del Corriere sembra di capire che qualche problema ci sia: "Bagarre alla Camera sul rinvio del pareggio. Padoan pubblica la lettera dell'Ue: ‘Valuteremo la richiesta dell'Italia. Bocciata l'ipotesi del canone Rai in bolletta. Voto di fiducia sul decreto lavoro". "Bonus di 40 euro ai mini-redditi. Manager, tagli in quattro fasce. Irap e Bankitalia, dubbi sulle coperture" (pp. 5-6).
Molto pasquale la Stampa di Mariopio Calabresi: "Meno tasse ai più poveri col taglio dei contributi" (p. 4).

carlo messina e mogliecarlo messina e moglie

3 - NANO DECADENCE
Candidature un po' leggerine per il Banana affidato. Repubblica rovina la presentazione ufficiale delle liste di Farsa Italia seminando panico e incertezze: "La grande fuga da Forza Italia. Via altri 4 senatori. Scajola in bilico. Berlusconi teme la valanga dopo le europee. L'Ncd di Alfano l'approdo per i fuoriusciti" (p. 10).

Il dato politico di maggior respiro è che Sciaboletta Scajola, nella sua villa sulle alture di Imperia, sta coltivando asparagi (Corriere, intervista surreale a pagina 11). La cura dell'orto sembra un'ottima soluzione.
Si ride con il perfido Corriere, quello che ieri chiedeva "rispetto" per il Banana: "Dai servizi sociali alla tv. Così il nuovo Berlusconi punta sul voto degli anziani. I sondaggisti: una fascia di elettorato ‘pesante'" (p. 13).

4 - BIBLIOFILI IN FUGA
Davvero avvincenti le avventure internazionali di uno dei fondatori di Forza Italia, il noto bibliofilo Marcello Girolamini Dell'Utri. Stampa: "Dell'Utri ricoverato. L'ostacolo traduzione sull'estradizione. Gli atti devono essere scritti in francese e in arabo" (p. 6).

ZALESKI - copyright PizziZALESKI - copyright Pizzi

5 - PD, PATIMENTO DEMOCRATICO
Aria distesa anche al Nazareno, come racconta il Corriere: "I parlamentari renziani vanno alla prova di forza. Ora Speranza è in bilico. L'idea di mettere Richetti a capo dei deputati". E Marco Demarco racconta: "Il Pd e i rischi di una corrente borbonica. Il bivio della sinistra meridionale dopo l'esclusione di Emiliano. Se Pina Picierno non farà il pieno di preferenze alle Europee, il premier dovrà vedersela con un Sud all'opposizione" (p. 9).

6 - VOTO DI SCAMBIO E SCAMBIO DI PENE
Passa la nuova legge sul reato di voto di scambio e, come osserva la Stampa, al di là della dura opposizione grillina "si divide il mondo dell'Antimafia". "Per Borsellino è un regalo ai collusi. De Lucia: un passo avanti" (p. 7). Il Cetriolo Quotidiano grida allo scandalo: "Voto di scambio, la legge è sfatta". Con Michele Emiliano che attacca: "Norma sbagliata, ma il Pd costretto a stare con Berlusconi" (p. 3).

RENZI E DELLA VALLE A FIRENZE FOTO ANSARENZI E DELLA VALLE A FIRENZE FOTO ANSA

L'incertezza profonda su tutta la questione è ben rappresentata dalla misteriosa intervista di Repubblica a Mister X, così titolata: "Il reato si applica già alle europee. Pene da 4 a 10 anni di carcere". Dalla foto, e dalle risposte gelide, si sarebbe tentati di attribuirla a Piero Grasso, presidente del Senato. Ma a un esame più attento si dovrebbe trattare di Liana Milella che intervista se stessa (p. 6).

7 - MA FACCE RIDE!
Il prefetto di Roma, Pecoraro, si fa intervistare da Repubblica e, bontà sua, "apre" al codice identificativo sulle divise dei celerini, ma in cambio chiede "norme che regolamentino il diritto costituzionale di manifestare". Il meglio però è quando gli chiedono del famoso artificiere che calpesta la ragazza a terra, come documentano alcune immagini. Ecco la risposta di Pecoraro, tutta da gustare: "Siamo seri, davvero vogliamo giudicare quello che è accaduto in piazza da questi fotogrammi? Davvero vogliamo riflettere sull'ordine pubblico facendo un taglia e incolla di immagini? (...) Forse quell'artificiere voleva dare una mano ai suoi colleghi. Per la frenesia e la frustrazione di chi, improvvisamente, si sente bersaglio alla mercé di chi, i manifestanti, è chiamato a tutelare" (p. 12).

berlusconi scaroni della valleberlusconi scaroni della valle

Sembrava una parodia, e invece ormai è chiaro che il famoso avvocato Messina inventato da Fiorello (quello di "chi siamo noi per giudicare chi è Caino e chi è Abele?") è davvero uno di noi. E ha fatto scuola.

8 - DIETRO OGNI PAROLA SI COMBATTE UNA GUERRA (OSSERVATORIO LESSICALE)
"Ministro Angelino Alfano, come responsabile degli Interni non teme che trafficanti SENZA SCRUPOLI possano approfittare del ‘buonismo' italiano?". "Intanto le confermo che proprio in queste ore sono stati arrestati cinque MERCANTI DI MORTE" (Stampa, p. 3)
Mercanti di frasi fatte o uomini fatti di frasi?

9 - TELECOM-MEDIA SENZA FINE
"Telecom, ai fondi tre posti in cda". Il Sole tiene bassa la sorpresina in assemblea, ma racconta con precisione: "All'assemblea sdei cosi la lista di minoranza Assogestioni prende più voti di quella di maggioranza. Patuano: non esluse operazioni straordinarie. A Telco 10 posti nel board: Giuseppe Recchi è presidente. Findim battuta, non passa Gamberale".

SILVIO BERLUSCONI CLAUDIO SCAJOLASILVIO BERLUSCONI CLAUDIO SCAJOLA

Per Repubblica, adesso "Il colosso tlc è in mano al mercato, in attesa delle mosse di Telefonica" (p. 24). Splendido Fossati, valorizzato da un sottotitolo del Corriere: "Ho voluto che vincesse il mercato" (p. 25)

10 - SAIPEM, REINTEGRATO IL MANAGER CHE PER SCARONI "ERA UN LADRO"
Sarà una combinazione, ma per Eni il dopo-Scaroni sembra partire con una notizia davvero a sorpresa, e che il Corriere mette in prima: "Tangenti, licenziato da Saipem viene reintegrato dal tribunale". Scrive Luigi Ferrarella: "Da licenziato per tangenti a risarcito con 1,2 milioni per l'illegittimità di quel licenziamento: succede a Pietro Varone, l'ex direttore di Saipem arrestato il 28 luglio 2013 nell'inchiesta per ‘corruzione internazionale' sui 197 milioni di dollari di tangenti in Algeria. ‘E' un ladro, si è messo soldi in tasca', disse l'ad di Eni Paolo Scaroni".

BERLUSCONI DELL UTRIBERLUSCONI DELL UTRI

11 - A COSA SERVONO I GIORNALI
Se il primo giornale della capitale è nelle mani di un grande costruttore, con interessi che vanno dalle grandi opere infrastrutturali alla municipalizzata dell'energia, poi non è che ci si debba stupire più di tanto se capitano giornate così. Giorni in cui prendi in mano il Messaggero di Calta-riccone è trovi che le prime due pagine sono dedicate alla cacciata dell'assessore al Bilancio della giunta di Ignazio Sotto-Marino.

Salvatore Luongo e Giuseppe PecoraroSalvatore Luongo e Giuseppe Pecoraro

Una colata di piombo e di cemento, impreziosita dal dotto commento del plurititolato Giannino Oscar, nella quale spicca lo scoop di Andrea Bassi: "Renzi prepara la resa dei conti: il sindaco non può fare il grillino. Preoccupazione a Palazzo Chigi per il nuovo terremoto nella Giunta. Il premier pronto ad affrontare il nodo subito dopo le elezioni europee di maggio" (p. 3). Un filo minaccioso, nevvero?

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Paolo ScaroniPaolo Scaroni

 

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