SI SALVINI CHI PUO’ - IL LEADER LEGHISTA AVVERTE IL CAV: “ACCORDO SU TUTTO O SARANNO PROBLEMI. POI SCHERZA: FINCHE’ IL MILAN FA PENA NON FACCIO PACE CON NESSUNO” - TOTI PONTIERE - MA LA MELONI GELA FI: “A ROMA NIENTE ALLEANZE AL BALLOTTAGGIO” -

Il leader della Lega sfida il Cav: Il 29 maggio chiuderemo la nostra campagna nazionale a Milano nella piazza della stazione Centrale invitando tutti. Spero che ci sarà anche Berlusconi” - Gasparri invita Salvini a «non sentirsi Mosè, con un decalogo e con le tavole della legge»... -

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Andrea Montanari per “la Repubblica”

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

Matteo Salvini avverte Silvio Berlusconi: «Non mi interessano i cambi di umore personali, ma i programmi. O ci si mette d’accordo su tutti i punti o è un problema». Il leader della Lega parla da Milano alla presentazione della lista del Carroccio per le elezioni milanesi con il candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi.

 

Si capisce che dopo lo stappo sulla candidatura di Marchini a Roma la voglia di far pace con il Cavaliere è ancora lontana. «Finché il Milan fa pena non faccio pace con nessuno - prova a scherzare Salvini - ma scherzi a parte chi sottoscrive il nostro progetto fa bene, a Roma c’è stata una decisione palesemente sbagliata di Berlusconi, ma la Meloni ce la farà lo stesso ».

berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta 9 berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta 9

 

Quanto alla possibilità che a questo punto il centrodestra possa organizzare una manifestazione unitaria almeno a Milano il leader della Lega arriva addirittura a sfidare il Cavaliere. «Il 29 maggio chiuderemo la nostra campagna nazionale a Milano nella piazza della stazione Centrale invitando tutti. E spero che ci saranno tutti». Ben sapendo che, in realtà, Stefano Parisi sta lavorando a una chiusura alternativa in periferie e in un’altra data.

 

Quanto a Silvio Berlusconi ieri ha dato forfait per la seconda volta all’apertura della campagna elettorale di Mariastella Gelmini, capolista di Forza Italia a Milano. Ufficialmente perché a letto a causa di un forte raffreddore.

 

BERLUSCONI E SALVINI BERLUSCONI E SALVINI

La sera prima in collegamento telefonico con Massafra per la presentazione del candidato sindaco Raffaele Gentile aveva detto: «In queste elezioni l’avversario più pericoloso non sono i Cinque stelle o la sinistra, in forte calo, ma l’astensionismo, che se riusciamo a trasformare in maggioranza politica ci farà governare il Paese».

 

In compenso, a Milano a tentare di fare da paciere con la Lega arriva il governatore ligure forzista Giovanni Toti che invita tutti a tenere «i nervi saldi ». Stringe la mano a Salvini e Parisi a aggiunge: «Ora bisogna circoscrivere l’impegno di Roma, usare il fair play e ritrovarci con uno dei due candidati al ballottaggio, per convergere su una punta sola».

 

SALVINI MELONI SALVINI MELONI

Dimenticando, però, che al suo primo comizio elettorale a Roma la candidata sindaco di Fdi-An Giorgia Meloni ha ribadito: «Ho già detto che al ballottaggio non faccio apparentamenti ». Parole che sembrano chiudere fin da ora ogni possibilità di accordo.

 

Nel frattempo, la confusione nel centrodestra resta. Almeno a Roma. Maurizio Gasparri di Forza Italia invita Salvini a «non sentirsi Mosè, con un decalogo e con le tavole della legge». Mentre l’ex ministro e leader di Fdi Ignazio La Russa attacca Forza Italia.

 

matteo salvini giorgia meloni matteo salvini giorgia meloni

«Rispetto il ruolo storico di Berlusconi, ma ora il suo partito è condannato ad avere un ruolo minoritario nel centrodestra e nel Paese. Ha accettato di seguire il consiglio di chi come Antonio Taiani sogna di avere l’appoggio di Angela Merkel per diventare presidente del Parlamento europeo. Ma sono pronto a mangiarmi un topo vivo se questo accadrà».

 

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