LA SVOLTA DI PISAPIA: "PRONTO A FARE IL LEADER DELLA SINISTRA. UN GRAVE ERRORE ANDARE AL VOTO IN AUTUNNO. SE RENZI SI ALLEA CON FORZA ITALIA PARTE DELL’ELETTORATO DEL PARTITO DEMOCRATICO SI RIBELLERA'"

-

Condividi questo articolo


matteo renzi giuliano pisapia a milano pranzo con la moda matteo renzi giuliano pisapia a milano pranzo con la moda

Paolo Colonnello per la Stampa

 

Avvocato Giuliano Pisapia, preso atto che il progetto di un accordo con Renzi, grazie al sistema elettorale scelto, sembra ormai precluso, ora che fate?

«L' accordo sulla legge elettorale tra Pd, Forza Italia e 5 Stelle, non rende possibile la coalizione di centrosinistra con lo sguardo a sinistra che avevo ipotizzato. Ma siccome la politica è l' arte del possibile e siccome sarebbe un pericolo che l' Italia finisse in mano ai populismi, dobbiamo passare al piano "B" e formare un nuovo soggetto politico che metta insieme tutte le forze democratiche e progressiste.

 

Non solo formazioni partitiche, l' Italia è piena di forze sane, laiche e cattoliche, ambientaliste, civiche che credono, e praticano, l' impegno. Vorrei che queste forze fossero gli azionisti di un patto per l' Italia».

 

RENZI PISAPIA RENZI PISAPIA

Lei ha sempre detto che non voleva capeggiare alcuna formazione ma aiutare l' unità della sinistra. Bersani e Prodi però le riconoscono un ruolo. da leader. E' così?

«Dobbiamo intenderci sui termini. Non intendo la politica come lo strumento dell' io, per me la politica è il noi. Ma se il leader è qualcuno che guida un progetto, allora io voglio contribuire a tenere insieme chi ha gli stessi valori, avendo come punto di riferimento il bene del Paese e non l' interesse di una persona o di un partito».

 

Veniamo al rapporto col Pd: i suoi compagni di strada pensano che il nemico sia Renzi. Lei invece non esclude che il Pd possa essere ancora un interlocutore. Come scioglierete questo nodo?

«Nemico non è una parola che mi appartiene, tantomeno in politica. I miei avversari sono la destra, la demagogia, il populismo mentre individuo in gran parte del popolo del Pd un compagno di strada che rappresenta una parte importante della sinistra. Sono anche convinto che, se andrà avanti un percorso con Forza Italia o con altre realtà di destra, non sarà solo il 30 per cento della minoranza Pd a ribellarsi, ma parte del suo elettorato».

matteo renzi con giuliano pisapia, cristina tajani e carlo capasa matteo renzi con giuliano pisapia, cristina tajani e carlo capasa

 

Come spieghiamo alla gente che in autunno bisogna andare a votare? Sono pochi ad averne capito il motivo...

«Sono tra quelli che non condividono per nulla questa prospettiva. Uno dei problemi più gravi del Paese nei confronti del resto d' Europa è l' instabilità, che di fatto impedisce riforme necessarie e urgenti per rilanciare l' economia e contrastare la povertà. Non si cambiano i governi come si cambia una camicia.

 

Questo Parlamento dovrebbe concludere il suo lavoro. Sono in dirittura d' arrivo leggi importanti, già approvate da una delle due Camere - lo ius soli, la legge contro la tortura, l' efficienza della giustizia, la lotta alla burocrazia, il codice antimafia, il biotestamento - fermare le macchine per andare al voto mi sembra un grave errore».

 

Ma come, i suoi futuri alleati hanno tolto la fiducia al governo sulla manovra. Non è proprio una cosa secondaria.

PISAPIA RENZI 1 PISAPIA RENZI 1

«Questa è la conferma del grave errore che sta facendo il Pd e gli a ltri con lui, a voler correre verso il voto sapendo perfettamente che non vi saranno numeri per un governo che abbia un programma condiviso. Temo che chi vuole le elezioni pensi più al proprio tornaconto che all' interesse del Paese. Questa sarà altra benzina sul fuoco dell' antipolitica, di quel sentimento di sfiducia dei cittadini nei confronti dei partiti».

 

E' possibile un governo tra la sua sinistra e i 5 Stelle?

«Un accordo di governo mi sembra impraticabile e i primi a dirlo sono i 5 Stelle che escludono ogni forma di alleanza. Quello che può essere possibile è la convergenza su alcuni punti programmatici come è successo, ad esempio, sulle Unioni Civili».

 

Mettiamo il caso invece che con Renzi in qualche modo si possa ricucire: sarebbe digeribile un' alleanza con Berlusconi?

«No, n on si può digerire. E' come chiedere a un vegano di mangiare carne. Non ho mai demonizzato Berlusconi ma ho sempre contrastato le sue controriforme, in particolare le leggi ad personam».

 

Che sinistra sarà la vostra: «tassa e spendi»?

PISAPIA RENZI PISAPIA RENZI

«Credo che una sinistra unita e responsabile, all' interno di una coalizione di centrosinistra, abbia già dimostrato di saper governare e di farlo bene. Non nuove tasse ma chi ha di più, dia di più e chi ha meno, dia di meno. Questa è giustizia sociale, nostro impegno prioritario, insieme a una più efficace lotta all' evasione fiscale, alle diseguaglianze, al divario tra Nord e Sud, alla riduzione del debito pubblico sui cui paghiamo interessi enormi. E poi bisogna pensare anche al futuro e fare investimenti che creino occupazione».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…