TELESILVIO - IL CAVALIERE A VALANGA SU RADIO E TV: “TUTTI I MEDIA VENGANO A ME!” - LA STRATEGIA: CIRCOSCRIVERE GLI SPAZI APERTI A TUTTI E INVADERE LE PRIVATE CON SPOT A PAGAMENTO - CANCELLATE LE TRASMISSIONI DOVE ANCHE L’OPPOSIZIONE HA DIRITTO DI PAROLA, COME TALK SHOW E MESSAGGI GRATUITI AUTOGESTITI, LA CAMPAGNA ELETTORALE VA IN ONDA SOLO SUI TG BLINDATI RAI - E MENTRE IL PD BERSANIANO “BELLA ADDORMENTATA” (SANTORO COPY) LATITA, IL VERBO BERLUSCONIANO IMPERVERSA A TUTTE LE ORE: DA “UNO MATTINA” A CANALE 5 A TELELOMBARDIA…

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SILVIO BERLUSCONISILVIO BERLUSCONI

1- IL DELITTO PERFETTO BY SILVIO: CONTROLLARE LA TV GRATUITA E INVADERE LE EMITTENTI PRIVATE CON SPOT A PAGAMENTO...
Una strategia mediatica perfetta, quella messa in campo dalla Cavaliere per queste elezioni regionali: ridurre in ambiti ben circoscritti gli spazi televisivi dedicati alla campagna elettorale e controllarli accuratamente. E così è andata. Con i talk show della Rai cancellati, grazie all'insperato aiutino del radicale Beltrandi, è venuto meno il principale luogo televisivo dove l'opposizione ha diritto di parola. Sono rimasti i telegiornali, i cui direttori sono blindati e governativi, e le inutili conferenze stampa della Rai, che fanno ascolti da prefisso telefonico.

SILVIO BERLUSCONISILVIO BERLUSCONI

Eliminati anche i messaggi gratuiti autogestiti, che lo Stato rimborsa alle tv locali per mandare messaggi di tutti i partiti, anche quelli che non possono permettersi i costosi spot: il governo a tre giorni dal voto non ha ancora comunicato ai Corecom regionali la cifra stanziata, rendendo impossibile la messa in onda.

A fronte del "controllo" sulla tv gratuita, il Pdl ha messo in campo un'imponente campagna mediatica di spot a pagamento, comprando spazi a tappeto su tutte le tv e le radio locali che ritrasmettono a ruota la voce del Cavaliere e promuovono i candidati di centrodestra. Sembra di essere tornati ai tempi della "discesa in campo" del 1994, con gli spot che andavano in onda in tutti i blocchi pubblicitari delle reti Fininvest.

SILVIO BERLUSCONISILVIO BERLUSCONI

Un investimento che ha interessato anche regioni senza alcuna speranza di vittoria, come le regioni rosse. Il Pd, intanto, fa la "Bella Addormentata" (Santoro Copyright): ha limitato gli spot solo ad alcune regioni. E il Cavaliere imperversa anche sulle residue trasmissioni di informazione rimaste, come Uno Mattina e Mattino 5.

2- TRIBUNE FLOP E PREMIER-PIGLIATUTTO: «CAMPAGNA ELETTORALE INVISIBILE»...
Da "Il Messaggero"

Santoro Da LiberoSantoro Da Libero

Alle due del pomeriggio, in Rai, si parla delle elezioni regionali di domenica prossima. Un quarto d'ora dedicato, ma succede che vadano in onda tribune elettorali con dibattiti kafkiani. Ieri, ad esempio: la sfida in Veneto, una delle più interessanti, dove si immagina non solo la vittoria di Zaia ma anche il sorpasso leghista sul Pdl che può terremotare gli equilibri nel centrodestra, ha visto la sola presenza dei candidati comprimari, perchè i tre "big", cioé il leghista Zaia, il pd Bortolussi e l'udc De Poli, non si sono presentati. Stessa scena nella tribuna per la regione Umbria, dove solo una delle tre concorrenti era presente.

Luca ZaiaLuca Zaia

Motivo? La Rai ha deciso di mandare in onda le tribune solo da quattro città (Roma, Milano, Torino e Napoli) per cui i candidati delle altre regioni devono sobbarcarsi il viaggio per dividere i 15 minuti a disposizione con altri quattro-sei candidati, quindi per dire la propria in 120-180 secondi e non di più. Vale la pena di perdere un giorno di campagna elettorale per due minuti in Rai alle 2 del pomeriggio?

BALOTELLIBALOTELLI

Dice l'udc Rao, membro della commissione di Vigilanza: «Spettacolo desolante vedere in diretta poltrone vuole». E accusa viale Mazzini d'aver fatto una scelta «deleteria» per l'informazione Rai, già mutilata dalla decisione di abolire i talk show politici serali. Scelta che impone di individuare le responsabilità. Scelta «autodistruttiva» per il Pd. Sarebbe bastato che ciascuna sede regionale organizzasse i dibattiti tra i candidati locali, mandandoli in onda nei tg regionali, per meglio informare i cittadini.

Il paradosso è che i politici continuano a lamentarsi, nei comizi, che si sia parlato solo dei ricorsi per le liste cancellate, delle indagini giudiziarie, di tutto tranne che dei problemi locali, dei programmi, delle scelte regionali per i quali i cittadini sono chiamati alle urne. Non solo.

GIANCARLO INNOCENZIGIANCARLO INNOCENZI

L'opposizione lamenta il Berlusconi tracimante che fa campagna elettorale "nazionale" spuntando su tutte le reti, ultima su Uno Mattina, pur di trasformare la sfida locale in sfida nazionale. Replica il Tg1: venerdì l'intervista telefonica toccherà a Bersani, così la par condicio sarà salva. Gli aspiranti governatori, i veri protagonisti, si accontentino della finestrella alle 14.

Cavallo di Viale MazziniCavallo di Viale Mazzini

L'altro paradosso è che l'Agcom ha ripetuto il richiamo a tutte le emittenti nazionali «ad assicurare la più ampia ed equilibrata presenza e possibilità di espressione a tutte le liste», invitando a dare spazio nei programmi di informazione, innanzi tutto nei tg, ai «temi politico-elettorali». L'Autorità verificherà, con costante monitoraggio, il rispetto dei principi di completezza, correttezza, equità, imparzialità e parità di trattamento di tutte le liste concorrenti e, in caso di inosservanza «adotterà i provvedimenti previsti dalla legge».

3- DOPO UNO MATTINA, IL CAV. CONTINUA A IMPERVERSARE IN TV: OGI MATTINO 5 E TELELOMBARDIA
Da "Repubblica.it"


"La magistratura di sinistra ha condizionato pesantemente la campagna elettorale con le solite inchieste a orologeria" ha detto Silvio Berlusconi, nel corso di un'intervista telefonica al Tg5. Come fa ormai da giorni, anche questa mattina il premier è intervenuto in tv per ribadire i concetti chiave della sua campagna elettorale. Ieri l'ennesimo attacco ai giudici su RaiUno, oggi ha parlato con il tg di Canale 5 definendosi il "grande incubo" della sinistra da 16 anni a questa parte.

TRAVAGLIOTRAVAGLIO

Poi ha chiamato TeleLombardia dove si è intrattenuto lungamente con il conduttore del programma del mattino parlando della Lega Nord ("un alleato affidabile e leale") e di calcio, in particolare di Balotelli ("ha una faccia molto simpatica: una faccia rossonera" ha replicato a chi gli chiedeva se il giocatore dell'Inter avrebbe mai potuto indossare la maglia del Milan).

SILVIO BERLUSCONISILVIO BERLUSCONI

E, sempre parlando alla tv lombarda, difende ancora il contenuto delle sue telefonate con il commissario Agcom Giancarlo Innocenzi, intercettate dalla procura di Trani: "E' inaccettabile che Santoro faccia processi in tv senza dare nemmeno il diritto di difendersi, è un uso scandaloso e di parte della tv pubblica pagata da tutti i cittadini. Questo è il mio pensiero e se rendere noto il mio pensiero è un reato, sono fiero di commetterlo", rivendica il premier.

 

 

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