TUTTI AL MARE, A BAGNARSI LE CHIAPPE SFONDATE! - MENTRE IL PAESE AFFONDA, I PARLAMENTARI DANNO UN SEGNALE DI SOBRIETÀ E SI SPARANO UN MESE E MEZZO DI FERIE! - IL RIENTRO DEL 5 SETTEMBRE SLITTA AL 12 PERCHÉ UN CENTINAIO DI DIS-ONOREVOLI ANDRÀ IN TERRA SANTA - UNA CLASSE DIGERENTE ALL’ALTEZZA (DEL BARATRO): APPROVATI TAGLI AI COSTI DELLA CAMERA PER 150 MLN € IN TRE ANNI MA COL TRUCCO - ALLA FINE SONO SFORBICIATE CHE CORRISPONDONO AL CONTENIMENTO DELL’INFLAZIONE. PER IL RESTO SONO TUTTI “INVITI” SENZA NESSUN “IMPEGNO”…

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Paola Zanca per "il Fatto quotidiano"

FABRIZIO CICCHITTOFABRIZIO CICCHITTO

"Colleghi, non muovetevi perché bisogna votare anche il bilancio consuntivo... il preventivo per l'anno finanziario 2011". Alle otto e mezzo della sera, il presidente della Camera Gianfranco Fini è costretto a fermare gli onorevoli già in fuga. Per concludere l'esame del bilancio manca ancora un voto, ma i deputati hanno fretta di scappare a casa. Valigie da preparare, che oggi è l'ultimo giorno di lavoro, ci si rivede a metà settembre. Non all'inizio, a metà.

Vista la situazione, il Pd aveva proposto, almeno per quest'anno, di tornare sui banchi ai primi del mese, lunedì 5. Invece no, l'annuncio di una settimana in più di vacanza (si torna in aula il 12) arriva nel bel mezzo della votazione sui tagli (irrisori) al bilancio della Camera. Tempismo perfetto, che fa sbottare il capogruppo democratico Dario Franceschini: "In questo momento serve molta concretezza e molto senso di responsabilità da parte dei singoli parlamentari e complessivamente di tutta la Camera".

GIANFRANCO FINIGIANFRANCO FINI

Non gli è andata giù la spiegazione che gli è stata data durante la conferenza dei capigruppo: si riprende il 12 perché "circa un centinaio di parlamentari", ha spiegato il presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto, "fanno un pellegrinaggio. Per rispetto verso di loro abbiamo dunque ritenuto di iniziare le sedute dell'Aula la settimana successiva". Fini prima ha detto che la decisione era stata già presa, poi invece ha fatto sapere che questa mattina vedrà informalmente i rappresentanti dei gruppi parlamentari per capire se magari hanno cambiato idea. Chissà se lo farà il neo ministro Francesco Nitto Palma: indiscrezioni pubblicate da Dagospia raccontano che il nuovo Guardasigilli è in partenza per la Polinesia e resterà ammollo per un mese.

nitto-palma-nitto-palma-

Non esattamente il segnale di sobrietà che gli italiani si aspettavano. Ma basta vedere come è andata a finire la discussione sui costi della Camera per capire che la sintonia con il Paese è ancora lontana. Tagli di 150 milioni di euro in tre anni, sì, ma che alla fine corrispondono al contenimento dell'inflazione. Per il resto sono tutti "inviti" senza nessun "impegno". Anche gli 11 punti approvati nell'ordine del giorno proposto dal Pd.

"Proposte intelligenti, utili ed importanti", come le ha definite in Aula il deputato Furio Colombo , che poi non ha partecipato al voto finale, ma che non rispondono "al dramma che il Paese sta vivendo". "Non dobbiamo rispondere all'antipolitica - ha detto Colombo - Dobbiamo rispondere ai cittadini".

CAMERA DEI DEPUTATICAMERA DEI DEPUTATI

Già, perché anche ieri, come nei giorni precedenti alla Camera e al Senato, buona parte del dibattito è stato preso dall'autodifesa di chi non vuol sentirsi chiamare "casta". Un fiume di grazie ai questori che hanno smentito le "leggende metropolitane" sui costi della politica, attacchi alle liste bloccate della legge elettorale perché, dice Giuseppe Fioroni del Partito democratico, "il cittadino ritiene tutto uno spreco perché non sa di che marziani si parla".

Furio ColomboFurio Colombo

Sul tema dei vitalizi, per esempio. Franceschini dice che grazie all'ordine del giorno del Pd "si chiude la stagione dei vitalizi e si passa ad un sistema contributivo uguale a quello degli altri cittadini". Ma ora spetterà ai questori elaborare le nuove norme. Che varranno solo per il futuro. La proposta dell'Italia dei Valori di intervenire anche sui vitalizi già concessi è stata dichiarata, tra le polemiche, "inammissibile" dal presidente Fini: "Un odg esattamente uguale è stato già votato a settembre 2010 - protesta il deputato Idv Antonio Borghesi - Devo arguire che è cambiato qualcosa. È come intervenire a gamba tesa dopo che il gioco è già iniziato". Idv e Radicali votano contro il bilancio. La Camera approva.

 

 

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