TUTTI ALL’OSPIZIO, PAGANO I POVERI! - RICICCIA IL PIO ALBERGO TRIVULZIO, ENTE PUBBLICO \"MALEFICO\", INIZIO DELLA ROVINA DI CRAXI, CHE SCODELLA CASE DI LUSSO A PREZZI STRACCIATI SOLO PER I MILANESI PIÙ RICCHI E PIÙ AGGANCIATI ALLA POLITICA - I NOMI DEGLI INQUILINI PARA-GURI: EX SEGRETARI DI PARTITO, POLITICI LOMBARDI, PARENTI D’ORO, QUALCHE GNOCCA PARCHEGGIATA - CINZIA SASSO DI ‘REPUBBLICA’ E COMPAGNA DEL CANDIDATO VENDOLIANO PISAPIA, DIFENDE IL SUO CONTRATTO: “CI HO VISSUTO 22 ANNI, L’AVEVO GIÀ DISDETTO”…

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1 - AFFITTOPOLI A MILANO - CASE DI LUSSO A PREZZI LOW-COST...
Simona Ravizza e Rossella Verga per il \"Corriere della Sera\"

piopio albergo trivulzio

Nell\'anniversario di Tangentopoli il Pio Albergo Trivulzio (Pat) torna a scuotere Milano. Il suo patrimonio immobiliare, frutto di lasciti e donazioni secolari a favore dei bisognosi, è al centro di uno scandalo che porta dritti a casa di onorevoli, (ex) segretari di partito, uomini legati alle istituzioni con incarichi in Comune e Regione, parenti del potente di turno. Tutti inquilini di appartamenti di pregio concessi a prezzi low cost.

I loro nomi stanno venendo a galla a colpi di indiscrezioni giornalistiche: ma l\'elenco ufficiale finora è stato custodito gelosamente nei cassetti del Pio Albergo Trivulzio, da fine \'700 uno dei più importanti ospizi d\'Italia, con immobili in luoghi prestigiosi (via Moscova, piazza del Carmine, piazza Mirabello, via Santa Marta e corso Buenos Aires).

PioPio Albergo Trivulzio

Oggi finalmente la commissione Casa e Demanio del Comune, guidata da Barbara Ciabò (Futuro e Libertà), promette di alzare il velo sulla lista. Sono 1.064 nominativi da settimane bersaglio di sospetti e veleni proprio per la segretezza con cui sono stati conservati. Del resto, basta sfogliare le delibere del consiglio di amministrazione del Trivulzio, per capire la discrezionalità con cui negli anni sono state gestite le case.

LucianoLuciano Buonocore htm

Immobili di un ente di diritto pubblico, lasciati in beneficenza dalla Milano con il coeur in man, ma assegnati con un bando pubblico a chi tra i candidati (a parità di requisiti) è in grado di esibire il reddito più alto. Un controsenso per un ente nato con lo scopo di aiutare i poveri. Non solo. Il verdetto finale sui contratti da stipulare è lasciato nelle mani di un comitato ristretto: il direttore generale (Fabio Nitti, in quota Pdl) e il direttore del Dipartimento tecnico (Alessandro Lombardo, vicino all\'ex An). La supervisione spetta al presidente del Trivulzio, il chirurgo Emilio Trabucchi (Pdl).

GliGli affitti del Pio Albergo Trivulzio dal Corriere

Insomma: affitti (spesso) a prezzi stracciati, per alloggi concessi senza troppi controlli. È questa l\'Affittopoli 2011 di Milano. Di qui la richiesta avanzata da settimane dalla commissione Casa e Demanio di rendere noti gli elenchi. Il presidente Trabucchi e gli altri sei membri del consiglio di amministrazione (4 nominati dal Comune e 3 dalla Regione) hanno resistito il più possibile. Tra riunioni in Comune andate a vuoto (anche causa assenza per ferie di Trabucchi) e appelli al Garante della privacy (per il quale non ci sono ostacoli alla comunicazione dei nomi).

Ieri la svolta. Nella tarda serata la lista viene affidata al presidente del Consiglio comunale di Milano, Manfredi Palmeri (Futuro e Libertà). «Consegnerò l\'elenco degli inquilini con i dati degli immobili del Pio Albergo Trivulzio alle 16 alla commissione Casa e Demanio - assicura Palmeri -. Lo faccio a garanzia della trasparenza, per correttezza procedurale e per rispetto nei confronti del Consiglio comunale».

GliGli affitti del Pio Albergo Trivulzio dal Corriere

Un epilogo inaspettato. La giornata di ieri della Baggina (come a Milano è soprannominato il Pat) inizia, infatti, con un consiglio di amministrazione fiume. E la prima decisione presa dal Cda, dopo ore di dibattito, si rivela in breve un passo falso. «Invieremo alla Commissione regionale di Controllo la lista, completa di nominativi, delle nostre unità abitative e commerciali - annuncia il Cda -. Ad oggi ci risulta essere l\'unico soggetto legittimato a verificare la corretta amministrazione delle Aziende di servizi alla persona. È nostra intenzione, comunque, richiedere il parere a un illustre esperto amministrativista, al fine di individuare quali altri soggetti hanno diritto di controllo».

Niente di fatto, invece. La Regione ribatte immediatamente che gli elenchi sono «irricevibili»: «Le verifiche sulla conoscenza degli inquilini non sono di nostra competenza». Ma, con il Pd che minaccia di rivolgersi alla Procura e le indiscrezioni sugli abitanti illustri che si moltiplicano, l\'elenco dei misteri non può più restare in cassaforte. Così alle otto di sera Trabucchi entra in Comune. Dove per oggi s\'annunciano (altri) fuochi d\'artificio.


2 - TRA I NOMI, ONOREVOLI ED EX ASSESSORI - SOLO 8 MILA EURO L\'ANNO IN PIENO CENTRO...
Simona Ravizza e Rossella Verga per il \"Corriere della Sera\"

DomenicoDomenico Zambetti

La lista non è ancora ufficiale, ma è già cominciata la corsa per sfilarsi. Nei primi elenchi trapelati ci sono ex segretari di partito, onorevoli, consiglieri comunali, giornalisti, amici e parenti dei potenti. Ma per tutta la giornata di ieri è stato un susseguirsi di voci e «spiate» sul vicino della porta o del palazzo accanto, in un valzer incontrollato di nomi e smentite.

Gli stabili del Pio Albergo Trivulzio hanno aperto le porte nel corso degli anni al nipote di Francesco Cossiga, Piero Testoni, al co-fondatore del Pdl Luciano Buonocore, che attualmente è presidente del consiglio comunale di Peschiera Borromeo, all\'ex parlamentare di Forza Italia Giuseppe Rossetto, all\'ex tesoriere del partito azzurro, Domenico Lo Jucco, al presidente di Metroweb Guido Manca, consigliere comunale del Pdl.

Sono questi i primi nomi trapelati dalla fortezza della vecchia Baggina, nata nel 1771 per aprire le porte ai poveri. Nella lista anche la giornalista di Repubblica Cinzia Sasso, che da 22 anni vive in un appartamento di proprietà del Pat. La Sasso, compagna del candidato sindaco del centrosinistra, Giuliano Pisapia, è titolare di un contratto scaduto e ha già inviato al Trivulzio una lettera di disdetta.

DomenicoDomenico Lo Jucco

Ma nel valzer degli inquilini eccellenti ci sono anche tante bufale. E\' il caso di un nome circolato con insistenza ieri, quello dell\'ex assessore regionale Massimo Corsaro. «Con il Pat non c\'entro nulla, ho in affitto una casa privata - giura l\'interessato - Non so come sia uscito il mio nome tra quelli degli inquilini del Trivulzio, forse un\'omonimia. Ad esempio, a proposito omonimi, ho saputo che anche il fidanzato di Ruby ha il mio stesso cognome».
Cubi e ballerine. Sempre le stesse voci insistenti parlano di recentissimi contratti d\'affitto a ragazze sconosciute ben introdotte nelle feste che contano.

Ma nel mirino non ci sono soltanto gli affitti degli appartamenti del Trivulzio. Tra i casi più chiacchierati c\'è quello dell\'assessore regionale alla Casa, Domenico Zambetti. E\' proprietario di un appartamento acquistato dal Pio Albergo Trivulzio per 540 mila euro, proveniente appunto da un lascito. «Ho vissuto nell\'appartamento in affitto dal 1992 - afferma - L\'ho comprato dal Trivulzio quattro anni fa dopo che il proprietario è morto e l\'ha donato all\'ente. Non ho avuto prezzi di favore né corsie preferenziali e ho tutti i documenti per dimostrarlo».

Altra vendita contestata è quella al direttore generale dell\'ospedale San Carlo, Antonio Mobilia (in quota ex An). La casa, in largo Rio de Janeiro 7, una delle vie prestigiose di Milano, è stata acquistata per 518.670 euro, sessanta mila euro meno del valore commerciale della casa. La giustificazione che rimbalza sia per gli affitti a prezzi stracciati sia per gli acquisti sotto il prezzo di mercato è sempre la stessa: sono da effettuare lavori di ristrutturazione costosi.

GiulianoGiuliano Pisapia


3 - «IO, COMPAGNA DI PISAPIA: CONTRATTO DISDETTO DOPO 22 ANNI»...
Lettera di Cinzia Sasso al \"Corriere della Sera\"

Caro direttore,
sono la compagna di Giuliano Pisapia e abito in un appartamento di proprietà del Pat. Siccome sento il ronzio delle api intorno al miele, essendo chiaramente il miele il candidato sindaco e non io, e siccome ho visto che alcuni nomi - ma non il mio - sono stati pubblicati, preferisco violare la mia privacy per raccontarti i fatti miei.

SINDACOSINDACO LETIZIA MORATTI

Vivo da 22 anni in quell\'appartamento. Il primo contratto di affitto con il Pio Albergo Trivulzio era del 1989, quando ancora non conoscevo Giuliano, e stabiliva che, oltre all\'affitto e alle spese ordinarie, le spese di manutenzione e ristrutturazione fossero a carico mio.

L\'ultimo rinnovo, prevedeva la formula 4 anni più 2 e un canone di locazione calcolato secondo quanto stabilito dall\'accordo locale per la città di Milano, definito e depositato in data 5 luglio 1999 presso il Comune di Milano. Dal 2008 il mio contratto è scaduto; nel frattempo ho trovato un\'altra casa e ho mandato al Pat una lettera di disdetta del contratto di affitto. Giuliano, da oltre trent\'anni, è residente e abita in un\'altra casa di sua proprietà. Spero che questo basti a rispondere alle tante curiosità sul tema.

 

 

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