VANNACCI TUA! CROSETTO RIFILA UN’ALTRA SBERLA AL GENERALE SOSPESO. RISPONDENDO A UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE, FA SAPERE CHE L'INTERVISTA DI VANNACCI A “CHI” DELLO SCORSO OTTOBRE NON ERA STATA CONCORDATA CON I VERTICI DELLA DIFESA – NELL'ARTICOLO IL MILITARE PARLAVA DI CONDIZIONE “ANORMALE” DEGLI OMOSESSUALI E RACCONTAVA DI AVER CONOSCIUTO LA MOGLIE IN ROMANIA, PER CONSEGNARLE DEI DOCUMENTI RISERVATI. IL MINISTRO: “NON È STATA SALVAGUARDATA L’IMMAGINE DELLA DIFESA, DELLA FORZA ARMATA E DELLO STESSO INTERVISTATO”

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Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”

 

guido crosetto alla camera 7 guido crosetto alla camera 7

L’intervista sul settimanale di gossip Chi del generale Roberto Vannacci del 4 ottobre scorso, in cui quest’ultimo parlava di condizione “anormale” degli omosessuali e raccontava di aver conosciuto la moglie in Romania, per consegnarle dei documenti riservati, non era concordata con i vertici della Difesa.

 

Un servizio con tanto di foto a piedi nudi sulla spiaggia della sua Versilia, che sono costate a Vannacci una ramanzina del suo superiore nell’esercito e una risposta durissima del ministro della Difesa Guido Crosetto, secondo cui rispettare le procedure nei confronti dei giornalisti serve “a salvaguardia dell’immagine della Difesa, della forza armata e dello stesso intervistato”. Ergo: Vannacci non lo avrebbe fatto.

 

roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI

Un’altra pesante bocciatura, dopo quella dei mesi scorsi: a fine febbraio il titolare della Difesa ha sospeso per 11 mesi il generale per il suo libro Il mondo al contrario.

 

Il ministro di Fratelli d’Italia, a cinque mesi da quella intervista e alla vigilia della probabile candidatura alle elezioni europee di Vannacci con la Lega di Matteo Salvini, ha deciso di prendere carta e penna e rispondere per iscritto a un’interrogazione del senatore di Italia Viva Enrico Borghi, che chiedeva risposte su due questioni […]

 

Nella sua risposta, che risale al 18 marzo, Crosetto ci va giù durissimo col generale. In primo luogo specifica che, nella giornata dell’intervista, Vannacci abbia dovuto dare spiegazioni: “Va innanzitutto evidenziato come all’ufficiale sia stato chiesto, dal diretto superiore gerarchico, di fornire spiegazioni circa la dinamica dell’attività, con particolare riguardo alla prevista autorizzazione al suo svolgimento”, scrive Crosetto.

 

roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI

Poi, “pur non potendo condividere pubblicamente i contenuti delle interlocuzioni avvenute”, il ministro aggiunge che l’intervista non sarebbe stata autorizzata: “Preme sottolineare come nella circostanza si sia avuto modo di ribadire la necessità di informare la linea gerarchica preventivamente a ogni contatto con gli operatori dell’informazione, nonché di rispettare le procedure nei rapporti con questi ultimi, a salvaguardia dell’immagine della difesa, della forza armata e dello stesso intervistato”.

 

[…] Sui documenti che Vannacci ha detto di aver consegnato alla moglie in Romania, il ministro esclude “l’esistenza di profili rilevanti ai fini contro-informativi e di sicurezza” e che Vannacci si trovava in Romania “in occasione della frequenza di un’attività formativa presso l’accademia tecnico militare di Bucarest”.

 

Poi la bordata finale (il “commento conclusivo”): la vicenda, scrive Crosetto, serve a “confermare la valenza delle norme a fondamento della nostra organizzazione, con particolare riferimento a quelle afferenti alla disciplina militare, che non ammettono, in virtù della loro natura e funzione, deroghe di sorta”.

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