VIENI AVANTI, PECHINO! LA CINA TREMA PER IL DEFAULT USA: “E’ GIUNTA L’ORA DI DE-AMERICANIZZARE IL MONDO”

L’incubo del default terrorizza la Cina, che possiede 1,28 trilioni di dollari in buoni del Tesoro - Per Pechino “è forse giunto il momento per il resto del mondo di cominciare a pensare a costruire un sistema de-americanizzato” - Ci vuole “una nuova moneta internazionale di rifugio…”

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Ilaria Maria Sala per "La Stampa"

Una superpotenza inaffidabile, bloccata in una lotta intestina che porta l'intero pianeta a interrogarsi inquieto sul futuro: così la Cina descrive l'America dello shutdown. E chiama alla «deamericanizzazione» mondiale.

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L'appello arriva attraverso un editoriale pubblicato ieri sull'agenzia di stampa «Xinhua», portavoce ufficiale del Partito comunista e del governo cinese: «Mentre i politici americani di entrambi i partiti continuano nei loro andirivieni fra Capitol Hill e la Casa Bianca, senza trovare un accordo funzionante che porti normalità al sistema politico del quale tanto si vantano, è forse giunto il momento per il resto del mondo, che guarda incredulo, di cominciare a pensare a costruire un sistema de-americanizzato».

L'articolo, a firma Liu Chang, continua in tono tutt'altro che rispettoso, accusando l'America di ogni egemonia e di tutti i mali, incolpandola di non aver saputo «onorare i suoi doveri in quanto super-potere», e di aver anzi «egoisticamente abusato del suo stato di superpotenza introducendo ancora più caos nel mondo spostando all'estero i suoi rischi finanziari, istigando tensioni regionali e dispute territoriali, e combattendo guerre ingiustificate usando menzogne come scuse».

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La retorica si inasprisce, e Liu aggiunge che «i giorni allarmanti in cui i destini delle persone sono nelle mani di una nazione ipocrita devono terminare... Al loro posto va messo un nuovo ordine mondiale, nel quale tutte le nazioni, grandi o piccole, povere o ricche, possano avere i loro interessi chiave rispettati e protetti, da pari a pari».

Ma nell'immediato, dice l'articolo, l'America deve trovare un accordo che rimuova lo shutdown ed elimini il rischio rispetto al pagamento del debito estero - la vera, immediata nota dolente, dato che la Cina detiene 1,28 trilioni di dollari americani in buoni del Tesoro Usa (secondo dati americani), e il rischio di un default sta lasciando molti, qui in Cina, del tutto spiazzati.

CONGRESSO STATI UNITI WASHINGTONCONGRESSO STATI UNITI WASHINGTON

Non aiuta, poi, che la Cina abbia registrato proprio ieri risultati assai deludenti per le esportazioni: un meno 0,3% che nessun analista si aspettava. I porti cinesi stanno evadendo gli ordini natalizi, spedendo i futuri acquisti da mettere sotto l'albero in tutta Europa e negli Usa, e una volta di più l'anemica crescita economica internazionale ha un impatto negativo su quella cinese, fra le più dipendenti dalle esportazioni.

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Se per molti Paesi è difficile concepire quello che stia avvenendo nei corridoi del potere americano in questi giorni, tanto più lo è per Pechino, che anche nei momenti migliori non è in grado di apprezzare i delicati lavorii e travagli interni delle democrazie. Ma lo shutdown va al di là di ogni comprensione, e Pechino mostra la sua insofferenza.

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Negli ultimi giorni ha inviato messaggi diretti e attraverso organismi internazionali cercando di sospingere l'America verso una risoluzione dei problemi legati al tetto finanziario massimo - ma ora, attraverso il suo principale organo di stampa, fa sapere che è giunta l'ora di «una nuova moneta internazionale di rifugio che possa essere creata per rimpiazzare il dollaro Usa».

CASA BIANCACASA BIANCA

Per Pechino, dunque, superpotenza del futuro dall'ascesa impaziente, l'impasse di Washington è il momento migliore per criticare la Pax Americana «incapace di portare una pace vera e duratura», e cercare di spiazzare il rivale dalla scena mondiale.

 

Barack Obama e Xi Jinping si incontrano a SunnylandsBarack Obama e Xi Jinping si incontrano a Sunnylandsobama xi incontro xobama xi incontro x

 

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