DAL VULCANICO SINDACO DI TAORMINA CATENO DE LUCA A MASTELLA, PER LE EUROPEE SI RIMETTONO IN MOTO I VECCHI ARNESI - IL DIMEZZAMENTO DELLE FIRME NECESSARIE PER PRESENTARE UNA LISTA, MOLTIPLICA I PARTITINI - E’ UN PROLIFERARE DI CACICCHI DE’ PAESE, EX DC (CUFFARO) E MOVIMENTI - LA CORSA DI BANDECCHI CON PALAMARA, DEL COMUNISTA MARCO RIZZO (CHE IMBARCA ANCHE, IN QUOTA RAI, GLAUCO BENIGNI E GIOVANNI MASOTTI) E GIANNI ALEMANNO…

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Tommaso Labate per roma.corriere.it - Estratti

 

cateno de luca cateno de luca

«C’è un fidanzamento in corso», sussurra Clemente Mastella, che dal suo quartier generale di Benevento sta mettendo assieme i satelliti della galassia sopravvissuti all’estinzione della Prima Repubblica con l’obiettivo di agganciarli al locomotore di Italia viva, per dar vita tutti assieme alla lista de Il Centro.

 

Ci sono molti ex della Balena Bianca ma non solo: per esempio l’ex governatore siciliano Totò Cuffaro, che ha rispolverato non senza conseguenze legal-burocratiche il simbolo della Democrazia cristiana, con cui però starebbero trattando altri; ma anche l’ex ministro socialista Claudio Signorile e una serie di piccoli cespugli in cui si segnala anche la presenza di Ivo Tarolli, già senatore dell’Udc all’inizio degli anni Duemila, noto alle cronache dell’epoca per essere il referente in Parlamento dell’allora governatore di Bankitalia Antonio Fazio.

 

Ai piani più alti di quel vecchio condominio centrista, tra l’altro, Renzi starebbe mettendo in campo una serie di corteggiamenti politici non di poco conto, con l’obiettivo di riportare sul proscenio (leggasi, nella lista delle Europee) alcuni protagonisti di quella fase che hanno poi deciso di dedicarsi ad altro.

 

toto cuffaro toto cuffaro

 

Cronache dalle forze politiche piccole o piccolissime che in questi giorni varano le proprie liste in vista delle Europee, con le rispettive scalate al Monte Quorum (il 4 percento nazionale) che oscillano tra il difficile e l’impossibile e le imprese sognate che vanno dall’epico al leggendario.

 

 «Ciascuno con i suoi mezzi e magari arrivando a pezzi», come cantava Lucio Dalla in Telefonami tra vent’anni, c’è chi si attrezza con un quid di creatività mutuato dallo show business. «Io per esempio faccio come ha fatto Amadeus con i superospiti di Sanremo: annuncio un accordo a settimana», spiega il vulcanico sindaco di Taormina Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord, che ogni giovedì fa una conferenza stampa per svelare l’ultimissimo tassello dell’accordone politico che, alla fine del percorso, vedrà la nascita della lista Libertà.

 

toto cuffaro toto cuffaro

Dopo l’alleanza con il Partito popolare del Nord dell’ex ministro leghista Roberto Castelli, ieri ha annunciato l’intesa col Movimento Italexit degli orfani della creatura di Gianluigi Paragone, che portano in dote un simboletto stilizzato con rimandi neanche troppo vaghi all’originale. «E non finisce qui. Giovedì prossimo arriva un’altra bella sorpresa...».

 

La sorpresa, per tutti i cespugli, è arrivata l’altro giorno dal Parlamento, dove in prima lettura è passato il dimezzamento delle firme necessarie (da trentamila a circoscrizione a quindicimila) per poter presentare le liste. Impresa comunque ardua, perché «c’è il famoso scoglio delle millecinquecento firme da raccogliere nella sola Val d’Aosta», più semplice a dirsi che a farsi, come sottolinea il comunista Marco Rizzo.

marco rizzo marco rizzo

 

Con la sua Democrazia sovrana popolare – «Scrivetelo bene e spiegate bene il simbolo, altrimenti visto che ci sono io di mezzo vanno a cercare sulla scheda elettorale una falce e martello che non trovano» – Rizzo, insieme a Francesco Toscano, porta in dote al suo movimento no-Nato e no-Ue anche due pezzi della vecchia Rai, Glauco Benigni e Giovanni Masotti.

 

(…)

 

Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, s’è rimangiato la promessa di candidare il suo cane Milo nelle liste di Alternativa popolare ma ha confermato la decisione di far salire a bordo del camper, il mezzo scelto per la campagna elettorale delle Europee, l’ex pm Luca Palamara. Proseguono intanto i lavori dentro Indipendenza!, la creatura di Gianni Alemanno, che dopo aver resistito alle sirene dei comunisti di Rizzo e anche a quelle di Cateno De Luca, farà corsa a sé. Firme permettendo, ovviamente.

stefano bandecchi stefano bandecchi

 

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