HAMILTON, FESTA MONDIALE RINVIATA: IN TEXAS VINCE RAIKKONEN – AL SECONDO POSTO VERSTAPPEN - L’INGLESE DELLA MERCEDES CHIUDE TERZO. IL VANTAGGIO SU VETTEL, QUARTO IN RIMONTA DOPO UN TESTA-CODA, SALE A 70 PUNTI – IL TEDESCO DELLA FERRARI: “NON E’ UN PERIODO FACILE, SONO DELUSO”. PROBLEMI FAMILIARI?

-

Condividi questo articolo


HAMILTON RAIKKONEN HAMILTON RAIKKONEN

Giusto Ferronato per gazzetta.it

 

Ha vinto la Ferrari di Kimi Raikkonen davanti a Max Verstappen e Lewis Hamilton: il GP degli Usa ha rimandato i giochi per il Mondiale almeno di altri sette giorni. Niente da fare per l’inglese della Mercedes che stavolta, malgrado la pole, non ha tratto beneficio da una sosta anticipata per sostituire le gomme. La sosta supplementare ha dato via libera alla Ferrari del finlandese e alla Red Bull dell’olandese, e il quarto posto di Sebastian Vettel ha rinviato tutti i discorsi (almeno) a Città del Messico. Squalificati a fine gara Esteban Ocon sulla Racing Point Force India (aveva chiuso 8°) e Kevin Magnussen sulla Haas (era 9°): entrambi hanno infranto il limite dei 100 kg/ora di consumo di carburante.

 

KIMI 5 ANNI DOPO — Il Mondiale mancato da Hamilton è la notizia più grande arrivata da Austin, accanto alla vittoria della Ferrari di Raikkonen: Kimi non vinceva dal GP d’Australia del 2013: dopo 5 anni, a 4 GP dalla fine della sua storia col Cavallino, si è tolto una grande soddisfazione. E aumentato i rimpianti della rossa e di Vettel, che in questo weekend avrebbe potuto senza dubbio prendersi 25 punti per infastidire un po’ di più Hamilton.

HAMILTON RAIKKONEN HAMILTON RAIKKONEN

 

 

GRAN KIMI AL VIA — Allo start è stato un fulmine Kimi, bravissimo a resistere al tentativo di chiusura di Hamilton e bruciare l’inglese alla prima curva. Dietro un contatto tra più vetture, in particolare tra Grosjean e Leclerc, Alonso e Stroll. Ma è stato cruciale soprattutto il testacoda di Sebastian Vettel, che ha attaccato Ricciardo, lo ha infilato, portato all’esterno e nella manovra i due si sono toccati: ci ha rimesso di più il tedesco che è finito in testacoda e si è ritrovato in retrovia in 14ª posizione, situazione aritmeticamente perfetta per Hamilton.

 

RICCIARDO FUORI — Raikkonen, scattato con le ultrasoft, ha sfruttato la mescola più morbida per accumulare un po’ di margine sulle due Mercedes e su Ricciardo. La gara di quest’ultimo però è durata poco: al 10° giro la sua Red Bull si è ammutolita per l’ennesimo, amaro ritiro per problemi di affidabilità. Approfittando della Virtual safety car per rimuovere la sua vettura, in Mercedes hanno deciso di anticipare la sosta di Hamilton, che ha montato le gomme soft per andare verosimilmente fino alla fine.

 

HAMILTON RAIKKONEN HAMILTON RAIKKONEN

SOSTE — Intanto da dietro Vettel è risalito, e al 21° giro è proseguita la girandola delle soste con Raikkonen che ha lasciato la testa ad Hamilton per la sua sosta. È poi toccato a Bottas e Verstappen, che al via è stato bravo a stare lontano dai guai risalendo poi subito tra le posizioni che contavano. Ultimo a sostituire le gomme Vettel, che dopo la sosta si è ritrovato 5°. Tutto finito? No, perché la sosta anticipata di Hamilton non si è rivelata la mossa perfetta: l’inglese è stato infatti costretto a una sosta ulteriore per via del degrado delle gomme. È tornato in pista quarto dietro a Raikkonen, Verstappen e Bottas prima che il compagno si facesse da parte.

 

EMOZIONI FINALI — Il finale è stato così un grande gioco per il piazzamento decisivo per la classifica. Raikkonen, Verstappen e Hamilton si sono ritrovati vicini, più a distanza Vettel ha cercato l’assalto a Bottas. Con Vettel 5°, Hamilton ha cercato il sorpasso che gli avrebbe dato il titolo, ma Verstappen ha tenuto durissimo senza dargli spazio. Vettel ha comunque escluso ogni pericolo passando Bottas. Tra sette giorni in Messico, Lewis avrà il secondo match point.

 

hamilton 2 hamilton 2

 

LA GENTE NON SA DAVVERO QUANTO IO AMI LA ROSSA

Massimo Lopes Pegna e Luigi Perna per la Gazzetta dello Sport

 

Kimi Raikkonen taglia per primo il traguardo dopo quasi una vita, perché nello sport un lustro è un periodo lunghissimo. Si becca anche una scarica di fuochi d' artificio, in stile made in Usa. Tira su la mano dall' abitacolo e saluta il pubblico in piedi. «Grande Kimi, grande!», gli dicono via radio. E lui replica con un «Grazie». Il suo cuore deve avere i battiti a mille, anche se da sempre lo chiamano «Iceman», perché il ghiaccio a volte si può sciogliere. Soprattutto quando arriva una vittoria inaspettata e sale sul primo gradino del podio.

raikkonen raikkonen

 

GOMME Sale sulla macchina, è il gesto più eloquente della sua grande gioia. Perché poi torna l' uomo dal sangue gelido. «Ma chi lo sa se i tifosi sono più contenti o se sono felice io - dice -. Gran weekend, è andato tutto bene. Le gomme non erano nelle migliori condizioni alla fine. Però ho tenuto una andatura regolare, salvando le gomme». Scherza con una freddura degna i quelle del libro che ha appena scritto: «Chiaramente sono molto più contento di aver vinto che di essere arrivato secondo. Sono soddisfatto, magari più tardi festeggeremo un po'».

 

amore Ai piedi del podio Maurizio Arrivabene e tutto il team alzano i pugni felici per aver piazzato questa zampata (la sesta vittoria dell' anno) che tiene in vita le chance di Vettel e rialza un morale finto sotto i tacchi negli ultimi tre gran premi. Risuona l' inno di Mameli e Kimi riceve gli applausi anche di Lewis Hamilton, che lo ammira per la sua longevità. «La gente non sa quanto ami la Ferrari.

Ricordo che ho vinto il mio unico Mondiale con questi colori.

 

raikkonen raikkonen

Sono comunque felice di andare alla Sauber la prossima stagione. Fra l' altro la sede è a Hinwil a 15 minuti da casa mia», chiarisce. Poi scherza ancora: «I miei figli saranno felici a casa, anche se a metà gran premio si saranno quasi certamente addormentati».

 

RISCOSSA La Ferrari ha ritrovato la strada della competitività che aveva smarrito dopo Monza. Il passo indietro sugli sviluppi, compiuto prima delle qualifiche, si è rivelato un grosso balzo in avanti. Ieri sull' asciutto, la rossa è tornata a lottare ad armi pari con la Mercedes. «Chi l' avrebbe detto dopo le prove di venerdì», esclama Kimi, ricordando le prestazioni deludenti sotto l' acqua.

vettel vettel

Anche Toto Wolff, capo della stella a tre punte se n' è accorto: «Abbiamo visto una Ferrari forte in tutta la stagione dunque non sono sorpreso».

 

GUAI Intanto, Sebastian Vettel può allungare la speranza almeno per un altro fine settimana. Il tedesco, per il quale sembra ci siano non meglio precisati problemi familiari, è parso tuttavia demoralizzato: «Non è un periodo facile, ma i risultati e le gare fanno parte del quadro. Ci sono un po' di cose diverse rispetto al passato, ma nulla che non si possa superare.

vettel 6 vettel 6

L' incidente con Ricciardo? Non sono sicuro che sia stata colpa mia. Volevo metterlo sotto pressione per la curva successiva, lui non mi ha visto e c' è stato un contatto. Sono deluso per la mia gara e per il team. Ma sono contento per Kimi».

 

raikkonen raikkonen

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…