Giancarlo Dotto per Dagospia
JUVENTUS PARMA
Si torna a giocare in Italia. L’ideale per illudersi grandi. Ho visto il demonio. Passava dalle parti di Torino e stava dentro un botolo assatanato, sfregiato quanto basta e un nome sulla maglia, Tevez, tanto per confondere le acque. Quelli del Parma stanno sotto benzodiazepina. Scioccati. La sua prima rete ha spaventato i minori. Una folata atomica. Quando è partito palla al piede, aveva in corpo un’urgenza incomprensibile, sconosciuta ai più. Allegri ride. Ne ha di denti.
Due più una in cima. Il resto, non si sa dove.
E’ tornato il Napoli. Ufficiale. Dopo la Roma, Higuain replica se stesso. Lui e Callejon sono la cassaforte del Napoli. Benitez gongola. Ne ha di carne. La brutta notizia? Le lacrime di Insigne. L’infortunio sembra grave.
HIGUAIN FIORENTINA NAPOLI
Libera dall’orco bavarese , alla Roma è bastato piazzare in panca il profilo lupesco di Strootman, dopo otto mesi, per ritrovare il suo. Aggressiva, lucida e cattiva.
ROMA TORINO
Urge ritrovare uomini e certezze. Il Torino sa di essere all’Olimpico per questo. Prova a remare contro. Ma è troppa Roma e, finalmente, il miglior Pjanic. Dopo mezz’ora, due reti, una traversa e almeno tre occasioni limpide. Garcia ha ritrovato rabbia, parole e appunti. Ha fatto bene a confermare la parola d’ordine “scudetto”. Una grande squadra, se è davvero grande, deve saper sostenere la propria ambizione. Anche quando è dichiarata.
TOTTI LIJAIC
Ispiratissimo a dare campo a Strootman sul 3 a 0. Quando si tratta di restituire entusiasmo alla propria gente, tutto fa vino. Tifosi pazzi di gioia.
INTER VERONA 2 
EMPOLI LAZIO
INTER VERONA 
JUVE PARMA 
JUVE PARMA 2 
EMPOLI LAZIO 2 
CHIEVO CESENA 
FIORENTINA NAPOLI
