E MENO MALE CHE GLI ULTRÀ PARTENOPEI AVEVANO APPLAUDITO ALL’APPELLO PACIFISTA DELLA MAMMA DI CIRO ESPOSITO! - UN TIFOSO ROMANISTA È STATO ACCOLTELLATO A UNA CHIAPPA NEL CENTRO DI NAPOLI

Anche se non si hanno ancora certezze sul movente dell’aggressione, la coltellata al gluteo è abbastanza tipica di certe dinamiche ultrà, dove l’uso della lama nello scontro fisico col tifoso rivale è previsto, ma si tende a mirare in quella parte del corpo dove non si rischia l’imputazione per tentato omicidio ma solo per lesioni…

Condividi questo articolo


Fulvio Bufi per “Il Corriere della Sera

 

insigne e de laurentiis . funerali di ciro esposito insigne e de laurentiis . funerali di ciro esposito

C’è un preoccupante sospetto dietro l’aggressione subita tre giorni fa in un vicolo del centro storico di Napoli dal cuoco ventisettenne dell’Hotel Romeo, uno dei più lussuosi della città. Il giovane, Federico Sartucci, sabato è stato accoltellato a un gluteo mentre rincasava. Secondo quanto lui stesso ha raccontato alla polizia, a colpirlo è stato un uomo che ha agito da solo e che quando lo ha avvicinato, lo ha dapprima insultato e poi gli ha intimato di lasciare il lavoro presso la cucina dell’albergo.
 

Sulle prime poteva quindi sembrare che dietro l’aggressione ci fosse una gelosia professionale. Ma potrebbe non essere così. Perché Sartucci è romano, romanista e pur non appartenendo a nessuno dei gruppi del tifo organizzato che frequentano la curva Sud dell’Olimpico, la sera del 26 agosto 2012, in occasione della prima giornata di campionato, si trovava proprio in quella curva per assistere a Roma-Catania e fu coinvolto in una rissa tra soli tifosi giallorossi che gli è costata un Daspo di quattro anni.

 

funerali di ciro esposito funerali di ciro esposito

Inevitabile, a questo punto, che le indagini della polizia — che non a caso sono condotte dalla Digos — prendano in considerazione anche l’ipotesi che Sartucci sia stato colpito proprio in quanto romanista, in un primo accenno di quella resa dei conti che in molti temono dopo l’omicidio del tifoso napoletano Ciro Esposito, omicidio di cui è accusato l’ultrà giallorosso Daniele De Santis.
 

Quella della vendetta non è certo l’unica pista che seguono gli investigatori, e non potrebbe che essere così dal momento che la ricostruzione dettagliata dei fatti non permette di escludere niente. A sostegno dell’ipotesi «tifosa», oltre alla personalità della vittima, c’è l’insulto che Sartucci ha riferito alla polizia: «Romano di m...», gli ha detto l’aggressore prima di colpirlo.

 

funerali di ciro esposito funerali di ciro esposito

E anche la coltellata al gluteo è abbastanza tipica di certe dinamiche ultrà, dove l’uso della lama nello scontro fisico col tifoso rivale è previsto, ma si tende a mirare in quella parte del corpo dove non si rischia l’imputazione per tentato omicidio ma solo per lesioni (salvo casi tragici come quello del genoano Vincenzo Spagnuolo, ucciso il 29 gennaio 1995 dalla coltellata di un milanista).
 

gastone daniele de santis facebook gastone daniele de santis facebook

A far ipotizzare invece che dietro l’accoltellamento del giovane cuoco ci sia una motivazione «privata» ancora da individuare, è soprattutto il fatto che Sartucci era a Napoli da non più di una settimana e non ha raccontato di alcun diverbio per questioni calcistiche in cui si sarebbe venuto a trovare in questi pochi giorni. Anche il particolare che l’aggressore avrebbe agito da solo (a meno che non fosse spalleggiato da complici che la vittima non ha notato), è poco riconducibile alle condotte degli estremisti del tifo che solitamente si muovono in gruppo.
 

Se però dai successivi sviluppi investigativi dovesse prendere corpo l’ipotesi della vendetta, significherebbe che gli appelli alla pace tra tifoserie e alla non violenza dentro e fuori gli stadi lanciati ripetutamente dai familiari di Ciro Esposito, sarebbero già stati dimenticati.

Mario Giordano Mario Giordano

 

E certo qualche timore in questo senso arriva anche da un altro episodio inquietante: una busta contenente alcuni proiettili e una lettera anonima è stata bloccata ieri al centro di smistamento postale di Genova, era indirizzata al quotidiano Libero e in particolare al giornalista Mario Giordano, autore di un articolo in cui ha sostenuto che Ciro Esposito la sera del 3 maggio scorso, quando fu colpito (per morire poi dopo oltre cinquanta giorni passati in ospedale), stesse prendendo parte a una rissa.
 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…