NON TUTTI I PELLE’ VENGONO PER NUOCERE - SPERIAMO CHE IL GESTO DI STIZZA CONTRO VENTURA CHIUDA L'AVVENTURA IN AZZURRO DELL'ATTACCANTE, LIBERANDO COSI' LA NAZIONALE DA UN PENNELLONE SCARSO - PELLE’ PUO' TORNARE IN CINA, DOVE QUEGLI ALLOCCHI DELLO SHANDONG GLI SMOLLANO 13 MILIONI NETTI A STAGIONE

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PELLE’ NON DA’ LA MANO A VENTURA

 

1 - DOPO I RIGORI IMPARI ANCHE QUESTA LEZIONE

Daniele Dallera per il “Corriere della Sera”

 

Non ha stretto la mano al c.t. che lo ha appena sostituito. Colpa della tensione agonistica? Sicuramente. L' acido lattico fa brutti scherzi, non solo ai muscoli delle gambe, ma anche al cervello, quando si mischia a fatica, nervosismo e senso di colpa per un gol mancato, per un assist non riuscito: l' atleta non capisce più nulla, può fare di tutto, anche offendere la mamma e la fidanzata.

IL GESTO DI STIZZA DI GRAZIANO PELLE A VENTURA IL GESTO DI STIZZA DI GRAZIANO PELLE A VENTURA

 

Figuriamoci l' allenatore che lo toglie dal campo. Il tecnico vissuto come un nemico. Appunto, da insultare. Ma sia benedetto il c.t. Ventura che sostituisce Pellè, dando spazio e fiducia a Immobile, una mossa che toglie dal torpore la squadra azzurra, la rende più coraggiosa, la smette finalmente di subire la Spagna. La rinascita avviene (anche grazie a Belotti) quando Pellè rabbioso si siede in panchina.

 

Un attimo prima Gian Piero Ventura, capo saggio ed educato, gli ha teso la mano, per ringraziarlo, perché Pellè non era stato fino a quel momento il peggiore. Tutt' altro. Si era battuto e sbattuto, però giustamente Ventura aveva bisogno di altro, di maggiore velocità, freschezza, un incursore più decentrato. Quella mano allungata e così ricca di educazione, un valore sempre più raro, non ha trovato risposta, nemmeno un furtivo contatto dal suo interlocutore, quell' attaccante avaro di gol ma soltanto pieno di furia.

ironia su graziano pelle ironia su graziano pelle

 

Cieca. Basta con quella testa, quel carattere, quella ineducazione, non può restare nel gruppo. Non può indossare la maglia della Nazionale. Si accomodi subito Pellè, biglietto aereo in mano e torni in Cina, là dove gli danno 13 milioni di euro netti a stagione, 23 lordi, a posto per sempre lui e tre generazioni future di parenti, figli, nipoti e pronipoti compresi, in un campionato dove si guadagna tanto e si impara poco.

 

VIKY VARGA E GRAZIANO PELLE VIKY VARGA E GRAZIANO PELLE

Forse dopo gli Europei ha imparato anche come si tirano i rigori, dopo quello insulso e ridicolo che mise lui alla berlina e la squadra azzurra fuori dalla competizione. Si riprese in fretta perché trovò i soldi della Cina. Adesso trovi la forza di riflettere, le scuse le ha presentate, non bastano, e bene hanno fatto Ventura e la Federcalcio a dargli una lezione, di educazione e di rispetto per il tecnico, per i compagni, per la squadra, bene supremo dello sport. Se la capisce lo rivedremo forse in azzurro. Altrimenti si goda il campionato cinese.

 

2 - «VAI A CASA PELLÈ »

Paolo Tomaselli per il “Corriere della Sera”

 

GRAZIANO PELLE E LA FIDANZATA VIKY VARGA GRAZIANO PELLE E LA FIDANZATA VIKY VARGA

Una notte agitata, ma fondamentale per costruire la nuova Italia. Tre ore dopo la fine della partita con la Spagna, Gian Piero Ventura ha preso la sua decisione - una prima assoluta per la Nazionale - assieme a Lele Oriali: Graziano Pellè deve lasciare il ritiro dopo aver mancato di rispetto due volte al c.t. e alla maglia azzurra. Prima evitando in modo plateale la stretta di mano di Ventura e poi insultandolo pesantemente davanti alle telecamere: un dettaglio, quest' ultimo che ha reso insanabile la ferita aperta da uno degli uomini simbolo della gestione Conte.

 

Era doppiamente nervoso Pellè: per la partita deludente che stava facendo (non solo per colpa sua) e anche per il fatto che nei giorni prima della sfida con la Spagna a Coverciano aveva capito che le gerarchie nell' attacco azzurro non erano più a suo favore, con Immobile e Belotti pupilli del c.t. in rimonta.

 

graziano pelle graziano pelle

È rimonta è stata, nel finale con la Spagna, grazie anche a una reazione del gruppo che ha rivissuto le vibrazioni positive dell' Europeo. Anche per l' andamento della partita, l' esclusione di Pellè è un passaggio fondante in questa prima parte della gestione Ventura: quasi una sorta di rito sacrificale per mostrare - dentro e fuori dallo spogliatoio - che l' unico fuoriclasse dell' Italia è proprio il gruppo. Non a caso il «senato» azzurro aveva espresso il suo voto già a botta calda.

 

graziano pelle graziano pelle

Pur definendo Pellè «un ragazzo fantastico», Gigi Buffon non ha usato ulteriori giri di parole: «Non è stato bello ciò che ha fatto, non va di pari passo con la nostra filosofia di unità di intenti del gruppo». Daniele De Rossi, che conosce il peso degli errori fatti in azzurro, spiega: «Ci abbiamo messo anni per costruire un certo clima e se uno cerca di rovinarlo saremo i primi a spiegare che non si fa».

 

Detto, fatto. Ventura non ha perso l' occasione per rimarcare anche il lato tecnico della faccenda, che nei precedenti storici - Chinaglia e Baggio ai Mondiali '74 e '94 - aveva avuto un peso molto diverso: «Credo che Pellè fosse arrabbiato con se stesso per la partita che ha fatto. Uno che rappresenta l' Italia, un minimo di attenzione in più su certe cose dovrebbe averla».

 

Soprattutto nel farsi scappare frasi come «uomo di m...» in diretta tv. Le scuse pubbliche del giocatore via Instagram, per quella che lui definisce «un' altra cavolata», sono arrivate quando Pellè si era già scusato in privato e sapeva della sua esclusione: «Come dopo ogni errore grave, si subiscono sempre delle conseguenze - le sue parole - . Ed è giustissimo che io mi prenda le responsabilità dell' accaduto. Era doveroso rivolgere le scuse di cuore a tutti».

 

graziano pelle graziano pelle

Poco dopo è arrivato il comunicato della Figc sull' esclusione, in cui si parla di «comportamento irrispettoso» . Il team manager Oriali lo definirà poi «inaccettabile». Immobile, che è entrato al posto del numero 9: «Ha mancato di rispetto a noi e al mister». Pellè era già finito nella bufera dopo l' Europeo per il cucchiaio mimato a Neuer prima di calciare il rigore in curva e adesso è molto dispiaciuto.

 

GRAZIANO PELLE’ GRAZIANO PELLE’

Fino al tardo pomeriggio è rimasto nell' albergo degli azzurri, senza parlare con Ventura. Poi è partito per Milano e nei prossimi giorni rientrerà a Pechino. Il padre Roberto lo difende: «In quel gesto c' è tanto attaccamento alla maglia e neppure un briciolo di cattiveria». C' era anche frustrazione: perché la Cina è lontana e i Ventura boys sono pronti a prendersi l' attacco azzurro . E a dare la mano al c.t.

 

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