LA SVEZIA RINGRAZIA ANCORA VENTURA! INSIGNE CON UNA MAGIA ALLA DEL PIERO LANCIA IL NAPOLI CHE NEL SECONDO TEMPO DEMOLISCE LO SHAKHTAR – IN GOL ANCHE ZIELINSKI (CHE POCO PRIMA AVEVA SBAGLIATO UNA RETE A PORTA VUOTA) E MERTENS – PER RIUSCIRE A CENTRARE GLI OTTAVI IL NAPOLI ORA DOVRA’ BATTERE IL FEYENOORD E SPERARE CHE IL CITY SUPERI GLI UCRAINI - VIDEO

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Gianluca Monti per gazzetta.it

Tre gol allo Shakhtar, che non ha affatto demeritato, ed ora il Napoli vede gli ottavi di Champions un po' più vicini (deve vincere in casa del Feyenoord e sperare che il City faccia altrettanto in Ucraina con lo Shakhtar).
 

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Il risultato del San Paolo la dice lunga sulla forza degli azzurri perché gli ucraini sono stati in partita fino al 2-0 di Zielinski creando tanti grattacapi alla squadra di Sarri, che ha avuto il merito di venirne fuori alla grande. Trascinatori, come con il Milan, Insigne, Zielinski e Mertens, determinanti in occasione delle reti. La perla di Lorenzinho, che ha aperto le danze, è l'ennesima certificazione del suo stato di grazia che purtroppo Ventura non ha saputo cogliere.
 
BRAVO FONSECA — Atmosfera spettrale al San Paolo, mai così vuoto per una partita Champions del Napoli. Un ambiente che però non ha scoraggiato una partenza sprint della squadra di Sarri, che ha schierato quattro novità rispetto all'undici vittorioso sul Milan. Confermati i tre davanti capaci di mettere subito paura agli ucraini con il consueto taglio di Insigne per Callejon, chiuso in uscita bassa da Pyatov. Paulo Fonseca aveva promesso un atteggiamento aggressivo ed in effetti le tre mezzepunte dello Shakhtar sono rimaste spesso in pressione (pericoloso ma impreciso Taison al 5' e soprattutto, al 10' tutto solo davanti a Reina).
 

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La linea difensiva alta degli ospiti ed il palleggio degli uomini di Fonseca hanno costretto il Napoli a correre spesso all'indietro. Gli azzurri hanno provato al solito a sfondare a sinistra anche se Hysaj ha appoggiato poco (e difeso male su Marlos che al 32' ha sollecitato Reina) l'asse mancino formato da Hamsik e dall'ispirato Insigne (destro a giro al 28' parato bene da Pyatov). Lenta nel complesso la manovra dell'undici di Sarri con Diawara spesso in difficoltà con Fred. Inevitabile, così, lo zero a zero all'intervallo.
 
CHE TRIS — Napoli chiamato a rischiare qualcosa in più nella nel ripresa con lo Shakhtar che si è abbassato per poi ripartire. A quel punto solo una magia avrebbe potuto cambiare il corso della gara ed Insigne ha tirato fuori il coniglio dal cappello a cilindro al 10': doppio dribbling a rientrare e destro secco all'angolino alto da oltre venti metri. Un gioiello di rara bellezza che ha cambiato volto alla gara. Veemente ma poco incisiva la reazione dello Shakhtar, che non ha creato grandi occasioni pur spingendo sull'acceleratore.
 

napoli shakhtar napoli shakhtar

Sarri si è giustamente coperto con Allan provando a fare densità a centrocampo ed allargando a sinistra Zielinski che, su furbata di Mertens, ha fallito clamorosamente il raddoppio. Squadre lunghe nel finale con la tecnica del Napoli che ha portato spesso gli azzurri a ripartire. A fare la differenza è stata appunto la qualità, che ha permesso a Zielinski di fare 2-0 dopo uno scambio sensazionale con Mertens, ancora una volta uomo assist come domenica con il Milan. Il belga ha meritato il gol del tre a zero, arrivato di testa su azione d'angolo dopo un miracolo di Pyatov su Albiol: semplice il tap in di Mertens da due passi. Partita in archivio e qualificazione ancora in bilico, sperando in un favore di Guardiola.

 

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