VI FACCIO NERI (MARCORÈ) - "SE CHI COMANDA DICE CHE IL NERO E’ INFERIORE O LA DONNA CAPISCE MENO DI CALCIO, CHI LI ASCOLTA SI SENTE AUTORIZZATO A RIPETERLE. LE PERSONE SI GUARDANO IN CAGNESCO, C'È INVIDIA SOCIALE" – L’ATTORE, TIFOSISSIMO DELLA JUVE, SCATENATO A “CIRCO MASSIMO”: I BIANCONERI IN CHAMPIONS? NON BASTA PRENDERE RONALDO. ALLEGRI PIU' SIGNORE DI SIMEONE. IL GESTO DEL CHOLO? C'È GENTE CHE IN QUEL POSTO HA IL CUORE E ALTRI IL...”

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da Circo Massimo - Radio Capital

 

neri marcorè neri marcorè

Il calcio a teatro. Neri Marcorè è in scena fino al 10 marzo al Teatro Modena di Genova con "Il tango del calcio di rigore", spettacolo diretto da Giorgio Gallione che ha sullo sfondo i mondiali argentini del 1978. In quegli anni gli sportivi prendevano spesso posizione, oggi invece non succede più così spesso, e chi fa qualche gesto che allude a prese di posizione il sistema tende a nasconderlo, mimetizzarlo:

 

"Non è solo relativo al calcio, ma ad esempio anche a Sanremo: chi lo stabilisce che anche lì non si possa mandare un messaggio? La politica non è i partiti ma la gestione della nostra vita quotidiana", dice l'attore a Circo Massimo, su Radio Capital, "Nell'era dei tweet e dei like, chi vive di consensi fa qualsiasi cosa faccia aumentare quel numerino lì. Poi però questo si trasforma in invidia sociale. Non so quanto siamo contenti di una società in cui le persone si guardano in cagnesco, in cui quello che ha meno guarda con invidia o odio quello che si è costruito una carriera con il sudore e con la gavetta. Non so se questa cosa porterà bene a quelli che soffiano su questo fuoco".

marcorè il tango del calcio di rigore marcorè il tango del calcio di rigore

 

Il calcio, continua Marcorè, "è una distrazione, diverte, ti fa indignare, ma l'indignazione magari finisce qualche ora dopo, quando la partita finisce. Questa cosa non fa fare tanti cambiamenti sociali, ma rispecchia quei sentimenti che ritroviamo sempre più evidenti nella società, che l'uomo ha dentro di sé ma che finché non si trova sponda uno se li tiene dentro. Poi, però, senti dire anche da chi comanda che il nero è inferiore perché ha la pelle così, che la donna capisce meno di calcio, e allora uno dice 'se lo pensano loro allora sono autorizzato anch'io'. E così si assiste ancora di più di questa manifestazione degli istinti primordiali".

 

neri marcorè e bova neri marcorè e bova

Manifestazione di istinti primordiali che si è vista anche negli stadi, con i diversi episodi di razzismo degli ultimi mesi: "Se uno non vuole mettere i giocatori nella condizione di dover decidere, basta stabilire una regola per cui quando c'è un atteggiamento razzista da parte dei tifosi l'arbitro ha il diritto e il dovere di chiudere la partita", ragiona Marcorè, "E se manca i giocatori, dimostrando solidarietà e coesione, dovrebbero dare un segnale forte. Poi voglio vedere se certi fenomeni vanno avanti. A forza di minimizzare poi ti ritrovi in situazioni che non pensavi". L'attore è un grande tifoso juventino: come ha vissuto la sconfitta di Madrid contro l'Atletico? "Non ho potuto vedere la partita in diretta perché ero in teatro, ma sono riuscito nell'impresa che consiste nel non farsi dire il risultato e vederla registrata", racconta, "Non è stato bello.

 

neri marcore neri marcore

Il 2-0 rispecchia l'andamento della partita. Adesso vediamo che succede, l'anno scorso dopo lo 0-3 in casa la Juventus riuscì a ribaltare il risultato con il Real Madrid, poi ci fu il rigore all'ultimo minuto... è una squadra per cui nessuna impresa è impossibile. Certo, facile non è. Non è scontato, non è che arriva Ronaldo e vinci la Champions, le partite le vinci sul campo e bisogna giocare bene, con coraggio. Se aspetti e speri i gol li prendi. Per fortuna il calcio non è matematica". Si è tanto discusso del gesto di Simeone: "Allegri è più signore di Simeone, che s'è lasciato andare... un gesto del cuore nel posto sbagliato? Sì, c'è gente che in quel posto ha il cuore", scherza, "e altri hanno il cervello".

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