INDIETRO NEL TEMPO - DALLE PERIFERIE DI LONG ISLAND ALLA VITA SELVAGGIA DI MANHATTAN: UN LIBRO FOTOGRAFICO CI RIPORTA ALLA NEW YORK DEGLI ANNI ’70, TRA CLUB NOTTURNI, GRUPPI PUNK, GRAFFITI E BALLI DELLE DEBUTTANTI (VIDEO)

“Purgatory & Paradise SASSY ‘70s Suburbia & The City”, un libro raccoglie gli scatti della giovane artista Meryl Meisler, cresciuta nelle periferie newyorkesi di Long Island e poi fuggita al cuore della città. Passando dai club notturni al tavolo da pranzo con la famiglia, la fotografa riuscì a catturare il famigerato decennio del delirio newyorkese in tutte le sue sfumature…

Condividi questo articolo


VIDEO - LE PIÙ ANTICHE FOTO DI NEW YORK SOPRAVVISSUTE

Da http://www.dailymail.co.uk

zio lou il macellaio zio lou il macellaio

 

 

 

Se esiste un aggettivo in grado di racchiudere al meglio l’atmosfera che si respirava a New York nel 1970, allora questo sarà “sfacciata”. Ma ancora meglio delle parole, possono le immagini, che nel silenzio diventano portatrici di un mondo che non esiste più ma che resta impresso in quella piccola cornice.

 

una festa new york nel 1978 una festa new york nel 1978

Con questo spirito viene pubblicato “Purgatory & Paradise SASSY ‘70s Suburbia & The City”, un libro fotografico che raccoglie gli scatti della giovane artista ebrea Meryl Meisler, cresciuta nelle periferie newyorkesi di Long Island e poi fuggita al cuore della città.

 

Accanto alla criminalità alle stelle, alla disuguaglianza e all’instabilità economica, nascevano i movimenti che rifuggivano dalla tradizione. Si diffondevano la scena punk, le discoteche, i locali gay, i graffiti. Fenomeni selvatici prosperavano rapidamente accanto alle intramontabili tradizioni pittoresche come il ballo delle debuttanti, la cena di famiglia la notte di Capodanno, i mercatini nelle scuole.

 

stiv bators dei dead boys nel cbgb 77 stiv bators dei dead boys nel cbgb 77

“Il purgatorio è sempre stato un concetto per me interessante,” racconta Meisler al “Daily Mail Online”. “Quando ero bambina, forse a sette anni, un’amichetta mi disse che non sarei mai andata in paradiso perché ero ebrea, sarei solo arrivata fino al purgatorio. Sua zia era una suora e le aveva detto queste cose. A quell'età, non conoscevo nemmeno la parola purgatorio... Fu la prima volta che sperimentai il concetto di ‘pregiudizio’”.

 

Trasferitasi da Long Island a New York City per diventare illustratrice, la giovane Meryl osservava la realtà che la circondava e la imprimeva nella sua macchina fotografica. Passando dai club notturni al tavolo da pranzo con la famiglia, la fotografa riuscì così a catturare il famigerato decennio del delirio newyorkese in tutte le sue sfumature.

 

 

 

new york new york meryl meisler meryl meisler autoritratto durante gli scout nel 71 autoritratto durante gli scout nel 71 ballo di fine anno a ny ballo di fine anno a ny blackout del 1977 nyc blackout del 1977 nyc due fratelli alla parata di pasqua nel 77 due fratelli alla parata di pasqua nel 77 la famiglia meisler a capodanno 1974 la famiglia meisler a capodanno 1974 la fila davanti al cbgb nel 77 la fila davanti al cbgb nel 77 meryl meisler e amica al fast food meryl meisler e amica al fast food ragazzo con gli stivali a ny nel 78 ragazzo con gli stivali a ny nel 78

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…