1- LE IDI DI MARZO SULLE GENERALI SONO PASSATE, MOLTI STILETTI SI STANNO RINFODERANDO, NESSUNA SCUSA O DIMISSIONI MA BOLLORÈ FARÀ METTERE A VERBALE UNA “PRESA D’ATTO” DELLE SPIEGAZIONI FORNITE ALLA CONSOB DA PERISSINOTTO SULLA JOINT VENTURE PPF-GENERALI. A TUTTI CONVIENE SCAMBIARSI IL SEGNO DELLA PACE - 2- C’È UN MANAGER NAPOLETANO CHE STA FACENDO LE CAPRIOLE NELLO SPAZIO: CAIO - 3 - GIALLO-ROSSO AMERICANO: SI APPRENDE CHE ZIO TOM DIBENEDETTO METTERà LA FIRMA A BOSTON IL 15 APRILE E NON SI CAPISCE DAVVERO LA RAGIONE PER CUI I VERTICI DI UNICREDIT DEBBANO TORNARE IN AMERICA PER IL CLOSING DELL’OPERAZIONE - 4- BRESCIA IN DELIRIO: IL GOTHA DI CIÒ CHE RESTA DEL CAPITALISMO “BIANCO” IN GLORIA DI GREGORIO \"JONATHAN\" GITTI, CHE NEL NOVEMBRE DEL ’92 HA AVUTO LA SPLENDIDA IDEA DI SPOSARE FRANCESCA BAZOLI, FIGLIA DEL PRESIDENTE DI INTESASANPAOLO - 5- MPS SCIOGLIERÀ IL NODO DELL’AUMENTO DI CAPITALE COME DESIDERA BANKITALIA? -

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GERONZIGERONZI

1 - LE IDI DI MARZO SONO PASSATE, MOLTI STILETTI SI STANNO RINFODERANDO, E A TUTTI CONVIENE SCAMBIARSI IL SEGNO DELLA PACE
Se volete vedere o addirittura toccare con mano la tunica di Cesarone Geronzi dovete recarvi oggi pomeriggio alle 17,10 in punto al Vittoriano.

Qui il presidente di Generali accoglierà Giorgio Napolitano per l\'inaugurazione della mostra \"Regioni e testimonianze d\'Italia\" dove accanto alle opere d\'arte che rappresentano quattro periodi storici dell\'Unità d\'Italia, è stato allestito anche uno spazio espositivo per le Generali di Trieste. È probabile che l\'ex-banchiere di Marino mostri un\'aria distesa e motivata. Dopo l\'ultimo consiglio di amministrazione, che per un pelo stava per coincidere con le Idi di Marzo in cui Giulio Cesare fu colpito da 23 pugnalate, il Cesarone de noantri è convinto di arrivare al consiglio di amministrazione \"straordinario\" del 6 aprile con un ramoscello d\'ulivo.

CLIOCLIO E GIORGIO NAPOLITANO

I presagi degli aruspici sembrano confortare questa ipotesi e la tempesta di primavera scatenata dal finanziere bretone Bollorè potrebbe rientrare senza quei litigi che hanno portato Pierfurby Casini a dire che \"dentro Generali gli azionisti litigano come si faceva nel movimento giovanile della Dc\" (una battuta che il suocero Caltariccone non avrà gradito).

Qualcuno ha scritto che l\'inquieto Bollorè, l\'uomo che ha sollevato la mattonella della joint venture con il cecoslovacco Kellner, potrebbe dimettersi; altri ritengono che il finanziere amico di Sarkozy presenterà le sue scuse ai consiglieri per non aver votato il bilancio 2010.

VINCENTVINCENT BOLLORE

Non accadrà nessuna delle due cose: il ricco bretone che siede in Mediobanca e nella Compagnia di Trieste non vede la ragione di dimettersi e, come tutti i francesi, chiede \"pardon\" soltanto quando pestano per la strada i cagnolini delle signore. Al massimo il biondo Bollorè farà mettere a verbale una \"presa d\'atto\" delle spiegazioni fornite alla Consob dal management della Compagnia sulla joint venture Ppf-Generali che non sembra danneggiare i prossimi bilanci della società.

PIERFERDINANDOPIERFERDINANDO CASINI

Ciò non toglie che il prossimo consiglio sarà vivace e consentirà ancora una volta allo scarparo marchigiano Dieguito Della Valle di esibirsi. Nonostante abbia sponsorizzato il restauro del Colosseo, mister Tod\'s questa sera probabilmente non sarà vicino a Geronzi e a Napolitano perché è troppo impegnato a spulciare le note spese del presidente della Compagnia. Agli uffici di Trieste ha chiesto di capire quanti soldi ha sprecato Geronzi nelle osterie locali dove di solito Cesarone mangia un panino con Perissi-Rotto, e quanto costa il soggiorno nell\'albergo che ha scelto dopo aver deciso di non affittare un appartamento.

PetrPetr Kellner

È curioso che queste domande non siano state poste durante la lunga gestione dell\'arzillo Bernheim che disponeva di una casa bellissima anche a Venezia e che si batté fino all\'ultimo respiro per salvaguardare i benefits di Parigi.

DIEGODIEGO DELLA VALLE

Qualche parola sarà dedicata anche alla comunicazione dove, al di là di un\'esternazione poco felice di Geronzi a cui ha fatto seguito un fiume di interviste degli stessi consiglieri e di Tarak Ben Ammar, il pasticcio è nato con un ordine di servizio del 9 agosto scorso in cui le deleghe venivano ripartite in maniera confusa tra il presidente e l\'amministratore delegato.

Resta il fatto che la voglia di andare verso una Pasqua di resurrezione in grado di tirar su il titolo in Borsa, attraversa l\'animo di numerosi consiglieri. Tra questi spiccano in prima fila gli uomini di Mediobanca che stanno esercitando una intensa moral suasion, il furbo Pelliccioli di De Agostini che non è caduto nelle trappole dell\'\"Infedele\" di Gad Lerner, e Caltariccone con il suo portafoglio sempre aperto a comprare azioni della Compagnia.

perissinottoperissinotto giovanni

Le Idi di Marzo sono passate, molti stiletti si stanno rinfoderando, e a tutti conviene scambiarsi il segno della pace.

2 - C\'È UN MANAGER NAPOLETANO DI 54 ANNI CHE STA FACENDO LE CAPRIOLE NELLO SPAZIO: CAIO
C\'è un manager napoletano di 54 anni che sta facendo le capriole.

È Francesco Caio, l\'ingegnere milanese che il 2 maggio diventerà amministratore delegato del gruppo Avio. Per gli studiosi di management la carriera di quest\'uomo è una specie di case-history perché nell\'arco degli ultimi vent\'anni il barbuto ingegnere laureato al Politecnico di Milano e specializzato in Francia, ha occupato un\'infinità di cariche.

TarakTarak Ben Ammar

Il suo frenetico percorso professionale divide gli studiosi in due categorie: da una parte c\'è chi dice che i cambiamenti troppo vorticosi nella carriera di un manager sono un cattivo segno; altri invece sostengono che passare da una società all\'altra è sinonimo di vitalismo.

Resta il fatto che il buon Caio, dopo una prima esperienza negli anni \'80 dentro la società Sarin di Pomezia del Gruppo Stet e dentro Merloni, è salito nel \'93 al vertice di Omnitel, poi di Netscalibur fino al 2006 e di Cable&Wireless fino ad approdare alla vicepresidenza di Nomura Italia. Qui il suo profilo ha cominciato a cambiare, e nel 2008 ha scelto il terreno della consulenza per conto del governo inglese e italiano sui temi della banda larga.

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Ogni tanto il suo nome è affiorato per qualche carica importante, ma dopo aver messo a punto un Piano per le infrastrutture tecnologiche che è caduto nel vuoto, la fortuna di Caio è apparsa compromessa. Con la nomina di ieri il longilineo napoletano che ha cancellato dal suo curriculum le esperienze giovanili dentro la piccola società della Stet, avrà a che fare con i satelliti di Avio e potrà lanciarsi in un nuovo spazio.

FRANCESCOFRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

3 - GIALLO-ROSSO AMERICANO: ADESSO SI APPRENDE CHE LA FIRMA DI TOM DIBENEDETTO DOVREBBE AVVENIRE A BOSTON IL 15 APRILE E NON SI CAPISCE DAVVERO LA RAGIONE PER CUI I VERTICI DI UNICREDIT DEBBANO TORNARE IN AMERICA PER IL CLOSING DELL\'OPERAZIONE
Lo zio Tom non è scappato.

La notizia diffusa ieri che Tom Dibenedetto fosse salito su un aereo per tornarsene a Boston rompendo la trattativa con Unicredit per l\'acquisto della Roma, si è rivelata falsa anche se ha provocato il crollo in Borsa del titolo della squadra capitolina.

FrancescoFrancesco Caio

La cronaca de \"Il Messaggero\" lo descrive alle prese con un giro turistico per la città inseguito dai motorini dei fotografi e con l\'aria paciosa di un uomo felice. Nella giornata di ieri ha avuto il tempo di incontrare l\'ambasciatore statunitense David Thorne e il cardinale Francis Law, l\'ex-arcivescovo di Boston che nel 2002 si è dimesso dopo il clamoroso scandalo dei preti pedofili in America.

Nel tour romano lo zio Tom pare che non abbia avuto il coraggio di infilare la mano nella Bocca della Verità, il mascherone di marmo dove i turisti mettono alla prova la sincerità. E non poteva davvero farlo dopo le ombre che sono calate su questa bizzarra trattativa che non è certo un capolavoro di trasparenza.

dibenedettodibenedetto b

Adesso si apprende che la firma dovrebbe avvenire a Boston il 15 aprile e non si capisce davvero la ragione per cui i vertici di Unicredit guidati da Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso debbano tornare in America per il closing dell\'operazione. I due top manager (il primo napoletano e il secondo romano) in America erano volati alla fine di gennaio per chiudere l\'operazione, e tutto faceva pensare che dietro lo zio Tom e i suoi misteriosi soci ci fossero palate di milioni.

Adesso salta fuori che il bostoniano ha ottenuto uno sconto da Unicredit di altri 10 milioni sul prezzo pattuito, facendo leva probabilmente su qualche capitolo oscuro nel bilancio della Roma. Questo regalino è comprensibile perchè rientra nella logica di una trattativa finale che vede la banca di piazza Cordusio protesa a togliersi il pallone dalle palle. Ciò che desta invece enorme stupore e grandi sospetti è che fino a questo momento il paffuto Dibenedetto non abbia ancora messo sul tavolo i quattrini e le garanzie.

LL Ambasciatore Americano David Thorne e moglie Rose

Ora si dà il caso che in Italia a qualsiasi disgraziato che chiede un fido di 20mila euro in qualsiasi banca viene chiesto di dare in garanzia lo stipendio, il motorino, la moglie, e se ce l\'ha, anche l\'amante. Per lo zio Tom Unicredit ha fatto una stupefacente eccezione chiedendogli di fornire la prova che dentro le tasche ha i requisiti e i quattrini necessari. In questo scenario la città è divisa: il sindaco dalle scarpe ortopediche Gianni Alemanno auspica che il Natale di Roma da celebrare il 21 aprile porti il bambinello nuovo a Trigoria, mentre i tassisti che seguono le radio delle emittenti sportive, parlano senza mezzi termini di una \"sola\".

4 - BRESCIA IN DELIRIO: IL GOTHA DI CIÒ CHE RESTA DEL CAPITALISMO \"BIANCO\" GREGORIO GITTI (PER GLI AMICI JOHNATAN), CHE NEL NOVEMBRE DEL \'92 HA AVUTO LA SPLENDIDA IDEA DI SPOSARE FRANCESCA BAZOLI, FIGLIA DEL PRESIDENTE DI INTESASANPAOLO
La Brescia che conta si ritrova oggi pomeriggio alle 16,30 per un convegno dedicato all\'internazionalizzazione delle imprese.

PaoloPaolo Fiorentino Unicredit

L\'iniziativa è della Fondazione Etica, un organismo creato tre anni fa con l\'intento di \"elaborare una nuova idea di Paese\". A fare gli onori di casa saranno il presidente della Camera di Commercio, Franco Bettoni, e l\'avvocato Gregorio Gitti (per gli amici Johnatan), che nel novembre del \'92 ha avuto la splendida idea di sposare Francesca Bazoli, figlia del presidente di IntesaSanPaolo.

GregorioGregorio Gitti

In prima fila ci sarà il gotha di ciò che resta del capitalismo \"bianco\" di Brescia, e a discutere del tema sotto la guida del moderatore Massimo Mucchetti, ci saranno tra gli altri Gaetano Miccichè, direttore generale di IntesaSanPaolo, Andrea Montanino del ministero del Tesoro, Massimo Tononi, il supponente ex-collaboratore di Prodi, e Victor Massiah, il capo di quell\'Ubi Banca che due giorni fa è crollata in Borsa in maniera spaventosa.

MassimoMassimo Mucchetti

Per Johnatan Gitti questa iniziativa deve dimostrare che mentre in giro per l\'Italia ci sono fondazioni come quelle di Luchino di Montezemolo che balbettano di politica, al Nord c\'è qualcuno che porta avanti il testimone di una cultura etica che tanti anni fa ha portato il suocero Abramo-Bazoli a diventare un protagonista della finanza.

Il giovane avvocato ha la passione per la politica e la cultura che salvano i valori più nobili, e a questa passione aggancia l\'elenco delle numerose cariche che ricopre come consigliere dentro aziende di primaria importanza.

GAETANOGAETANO MICCICHE

5 - MUSSARI SCIOGLIERÀ IL NODO DELL\'AUMENTO DI CAPITALE NELLA BANCA SENESE CHE ALLA BANCA D\'ITALIA RITENGONO INEVITABILE?
Avviso ai naviganti: \"Si avvisano i signori naviganti che il presidente di MontePaschi, Giuseppe Mussari (per gli amici Peppiniello) ha cominciato a scrivere il testo del discorso che pronuncerà alla prossima riunione organizzata dal \"Canova Club\" all\'Hotel Parco dei Principi di Roma.

L\'appuntamento è per il 2 maggio alle ore 18,30 e per quella data il boccoluto Mussari dovrebbe aver sciolto il nodo dell\'aumento di capitale nella banca senese che alla Banca d\'Italia ritengono inevitabile\".

 

 

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