1- PARIOLI, QUARTIERE DEI FARLOCCHI: SPUNTA UN ALTRO CRAC, UN’ALTRA STANGATA - 2- NEL MIRINO DELLA FINANZA ORA FINISCONO ANCHE LE BANCHE - LA ROMANA CARISPAQ, L´INGLESE BARCLAYS E TANTE ALTRE BANCHE IN BELGIO, BAHAMAS, MALTA - ATTRAVERSO LE QUALI GIANFRANCO LANDE E I SUOI SOCI, MUOVEVANO I CAPITALI DELLA COLOSSALE \"TRUFFA - 3- MASSIMO RANIERI HA PERSO 1 MILIONE E OTTOCENTOMILA EURO. DAVID RIONDINO, CHE COL SORRISO SNOB HA IRONIZZATO SULL´INTERA VICENDA, UN MILIONE E 314MILA EURO - 4- CIFRE DA CAPOGIRO PER NICOLA DEL ROSCIO, COMPAGNO DELL´ARTISTA DI FAMA INTERNAZIONALE CY TWOMBLY, CHE HA MESSO NELLE MANI DI LANDE 5 MILIONI E 826MILA - 5- TRA I NOMI NUOVI SPUNTA QUELLO DI CATERINA GUZZANTI, SORELLA DI SABINA (400 MILA), CHE HA AFFIDATO NELLE MANINE DI LANDE 88.121 EURO. IL PADRE, L´ONOREVOLE PAOLO GUZZANTI HA CONSEGNATO INVECE IN DUE TRANCHE 275.177 EURO E 31.434 - 6- PER LANDE ACCUSA DI RICICLAGGIO, LE VITTIME RISCHIANO DI ESSERE INDAGATE PER EVASIONE FISCALE -

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1- ECCO L\'ELENCO DI COLORO CHE HANNO DATO I SOLDI AL MADOFF DEI PARIOLI...
Da \"il Giornale\" - http://www.ilgiornale.it/web/vid/scudo_fiscale.pdf

CarispaqCarispaq


2- MADOFF DEI PARIOLI, BANCHE NEL MIRINO SPUNTANO NUOVI CLIENTI ECCELLENTI
Federica Angeli e Francesco Viviano per \"la Repubblica\"

Nel mirino della Finanza ora finiscono anche le banche - la romana Carispaq, l´inglese Barclays e tante altre banche in Belgio, Bahamas, Malta - attraverso le quali Gianfranco Lande e i suoi soci, muovevano i capitali della colossale \"truffa dei Parioli\" in cui sono incappate 1.200 persone, tra vip, imprenditori, politici, calciatori e persino affiliati del clan ‘ndranghetista Piromalli. Alcune anomalie sui movimenti, sul flusso di denaro in entrata e in uscita degli istituti di credito a cui i maghi del raggiro si appoggiavano sono ora al vaglio degli uomini del nucleo valutario della guardia di finanza capitolina.

NicolaNicola del Roscio e Udo Brandhorst

È ancora prematuro dire se ci fosse la complicità o il coinvolgimento della Carispaq e della banche estere nel malaffare che ha portato nelle tasche della Eim (poi Egp), la società di cui Lande era il rappresentante legale, 300 milioni di euro. Ma qualcosa non torna, dicono gli investigatori: di tutti quei soldi passati per i conti, e poi spariti nel nulla, è impossibile che nessuno si sia accorto.

I dubbi degli inquirenti potranno chiarirsi solo analizzando tutte le operazioni che in questi quindici anni sono passate attraverso gli istituti bancari ora nel mirino. Tuttavia ricostruire i passaggi tortuosi dei flussi di denaro e gli ingranaggi della macchina mangia soldi di Lande & Co. è un lavoro lungo e complicato.

SABINASABINA GUZZANTI

Spuntano intanto le liste complete dei primi 733 clienti truffati, sequestrati nell´ufficio di Roberto Torregiani, il broker braccio destro di Lande, anche lui in carcere. Nuovi nomi accanto ai quali sono scritte le cifre investite dalla vittime. Oltre a Sabina Guzzanti e al padre onorevole, che al Madoff dei Parioli ha consegnato in due tranche 275.177 euro e 31.434, c´è anche Caterina che ha investito nella Eim 88.121 euro. Poi c´è il calciatore Ruggiero Rizzitelli che ha comprato azioni della \"Blue Water\" e della \"Eim Bahamas\" per un totale di 4 milioni e 895.300 euro.

PaoloPaolo Guzzanti

Più modesto, rispetto a quello del collega, l´investimento del brasiliano portiere della Roma Donieber Marangon: 49.785,56 euro. Cifre da capogiro tornano con Nicola del Roscio, compagno dell´artista di fama internazionale Cy Twombly, che ha messo nelle mani di Lande 5 milioni e 826mila euro, aggiungendo poi altri 58.476 euro.

Quanto ai soldi persi dagli altri personaggi coinvolti nel raggiro, a parte la soubrette Samantha De Grenet che ha dichiarato di aver recuperato i suoi soldi, ovvero i 260mila euro consegnati alla Eim, Carlo ed Enrico Vanzina, hanno rispettivamente visto dissolversi 400mila euro e 631.534.

LALA GUZZANTINA CATERINA

Al cantautore David Riondino, che col sorriso ha ironizzato sull´intera vicenda malgrado il suo milione e 314mila euro perduto, è andata sicuramente peggio del cuoco di fama internazionale Heinz Beck che, nonostante continui a negare - «non ho mai dato un solo euro a questi personaggi e non capisco come il mio nome possa essere finito in questa storia» - è il numero 50 della lista di Torregiani con un totale di investimenti pari a 600mila euro, cointestati con la moglie. Più misurata la cifra data dalla sorella del re della pasta, Francesca De Cecco (518.340 euro), se paragonata a quella del signore della sanità laziale Emmanuel Miraglia (1.950.389).

DAVID DAVID RIONDINO

Sul fronte indagini si va profilando, per i cinque arrestati, anche l´accusa di riciclaggio, dopo quelle di associazione per delinquere di carattere transnazionale finalizzata ai reati di abusivismo finanziario, al compimento di reati di truffa e di appropriazione indebita. Questa ipotesi potrebbe configurarsi soprattutto per Gianfranco Lande e scaturirebbe dall´investimento di 14 milioni di euro effettuato da esponenti del clan ‘ndranghetista Piromalli, dietro il quale gli inquirenti sospettano possa esserci un´iniziativa finalizzata a ‘ripulire´ il danaro sporco.

Non a caso, per questo episodio è stato iscritto nel registro degli indagati, per riciclaggio, il mediatore finanziario di Forlì Matteo Cosmi, già in rapporti con Flavio Carboni in occasione delle manovre di un comitato d´affari per i progetti sull´eolico, uno dei capitoli d´inchiesta sulla cosidP3. Nel guai potrebbero finire anche per il sessanta per cento delle vittime del raggiro, per evasione fiscale. Molte dichiarazioni dei redditi sono incompatibili con gli investimenti da capogiro.

GianfrancoGianfranco Lande

3- AI PARIOLI ALTRO CRAC, ALTRA STANGATA - DECINE DI INVESTITORI COINVOLTI, POI L\'INTERVENTO DI BANKITALIA E CONSOB...
Cristiana Mangani per \"Il Messaggero\"

Dopo il Madoff dei Parioli, spuntano i suoi emuli. O almeno presunti tali. Come Cesare Fusco e la sua Orconsult, che probabilmente è stata neutralizzata dall\'intervento tempestivo di Bankitalia. Il contesto è lo stesso, perché il titolare di questa società ormai commissariata mieteva clienti in uno dei circoli sportivi più prestigiosi della Capitale, salvo poi allontanarsi quando le cose si sono messe male, circa un anno fa.

Il ministero delle Finanze, dopo aver sentito la Consob e la Banca d\'Italia, ha messo la società in liquidazione coatta amministrativa circa un anno fa. La sede della \"Orconsult capital management Italia spa\" è in via Parigi a Roma, allo stesso indirizzo dello studio legale di uno dei soci, l\'avvocato Aldo Sabelli.

Dopo il provvedimento delle Finanze, che ha portato alla nomina di un commissario liquidatore che ha \"cristallizzato\" i denari rimasti in cassa (senza tuttavia recuperare i soldi persi fino a quel momento), i soci hanno provato, attraverso il Tribunale e la Corte d\'appello civile, a riottenere la gestione della Spa, ma inutilmente, perché l\'opposizione presentata da Aldo Sabelli, Cesare Fusco, Georges Philippe, Flavio Pizzini, Paola Scillamà, Luigi Lausi e Giorgio Giovannoni, è stata dichiarata inammissibile. E così la Orconsult è stata condannata «in via solidale tra soci a rifondere alla Consob le spese di lite del procedimento». Una prassi diffusa quella di queste Sim che recuperano denaro e poi \"saltano\".

LogoLogo \"Barclays\"

La vicenda di Lande è sfociata in un fascicolo penale, di questa non sembra esserci traccia in Procura, perché nessuna delle presunte vittime sembra aver voluto presentare una denuncia. La ragione starebbe nel fatto che il denaro investito, che pare desse rendimenti fino al 12 per cento, non è andato del tutto perso, almeno dal momento della messa in liquidazione in poi. «Il capitale rimasto è stato cristallizzato - spiega l\'avvocato Andrea Guaccero, commissario liquidatore - E la situazione attuale non evidenzia perdite per gli investitori». Ma prima di quella data in quanti hanno perso? E soprattutto esiste la possibilità che ci sia stata importazione illecita di capitali?

Oltre a Cesare Fusco, all\'avvocato Sabelli e agli altri soci, un ruolo determinante sembra averlo rivestito Alessandra Fusco, cugina di Cesare, alla quale sarebbe spettato il compito di curare le operazioni amministrative della società negli uffici (di proprietà della Sim) in via Giovanni Amendola numero 5, a Roma, in un palazzone fine ottocento dietro alla Stazione Termini.

CYCY Twombly

A provocare il crollo della Orconsult sarebbero state delle operazioni sbagliate che si sono verificate nel 2009. Una serie di scommesse errate sul trading di borsa a seguito delle quali la società non è più stata in grado di ripianare alcuni dei propri clienti. Tra questi anche il rampollo di una nota famiglia romana che avrebbe perso circa 700 mila euro.

Il meccanismo sarebbe stato lo stesso adottato da Madoff prima del crollo, lo stesso di Castellacci De Villanova, Lande e soci. E cioè, i nuovi clienti fornivano i capitali dietro la promessa di rendimenti molto alti. Gli stessi capitali venivano, poi, utilizzati per liquidare gli investimenti di chi chiedeva i soldi indietro.

BANKITALIABANKITALIA

Con la crisi economica e la Borsa al disastro (crollo di Wall Street seguito al fallimento di Lehman Brothers nel settembre 2008) lo schema non ha più funzionato ed è stato il crac. Per fare fronte alle richieste di riscatto Cesare Fusco, su ingiunzione della magistratura, è stato costretto a liquidare tutto il patrimonio della Sim, vendendo gli uffici di via Amendola e anche il proprio appartamento ai Parioli, dove aveva da poco investito per ristrutturarlo decine di migliaia di euro, un\'azienda agricola di diversi ettari in Toscana con la quale imbottigliava del buon Chianti, quadri e oggetti personali.

ministeroministero economia

Fusco aveva organizzato una ragnatela di società, tra cui le principali, oltre alla Orconsult Sim, erano una sigla per il trasferimento di denaro all\'estero sul genere Western Union o Money Gram, una società che gestiva pompe di benzina nel Lazio e società di consulenza per piccole imprese. Attraverso queste movimentava il denaro. Finché la Borsa lo ha tradito ed è stata la fine della sua attività.

 

 

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