IL 2019 PARTE CON UNO SCIVOLONE PER LE BORSE (MILANO -1,5%) MENTRE CARIGE VIENE COMMISSARIATA DALLA BCE: DECADE IL CDA, L'ISTITUTO È MESSO IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA E SARÀ GESTITO DA FABIO INNOCENZI, PIETRO MODIANO E RAFFAELE LENER. CHE ORA AVRANNO POTERE ''ASSOLUTO'': ''AVREMO UNA GOVERNANCE PIÙ FORTE PER ATTUARE IL NOSTRO PIANO''

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  1. CARIGE: DA BCE AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA

 (ANSA) - Banca Carige conferma che è stata posta in amministrazione straordinaria da parte della Bce. Lo si legge in un comunicato dell'istituto, nel quale si specifica che i commissari sono Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener mentre è stato nominato un comitato di sorveglianza composto da tre membri: Gian Luca Brancadoro, Andrea Guaccero e Alessandro Zanotti. La banca sottolinea come sia "garantita la consueta operatività senza alcun impatto su clienti, depositanti e dipendenti".

CARIGE CARIGE

 

Carige spiega che "in continuità con la strategia in atto verranno proseguite da parte di Innocenzi, Modiano e Lener le attività di: rafforzamento patrimoniale; rilancio commerciale attraverso recupero delle quote di mercato nei segmenti core; derisking attraverso la riduzione dei Non Performing Loan; ricerca di possibili 'business combination'".

 

PIETRO MODIANO PIETRO MODIANO

"Questi elementi troveranno una sintesi nel piano industriale la cui predisposizione è già in corso. Tra i primi atti della rinnovata gestione dell'istituto - si legge nei comunicati della banca - ci sarà anche l'avvio di riflessioni con lo schema volontario di intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi per rivalutare l'operazione alla luce del nuovo quadro venutosi a creare e al fine di consentire il proseguimento delle attività di rafforzamento patrimoniale dell'istituto".

 

 

  1. CARIGE: MODIANO, GOVERNANCE PIÙ FORTE PER NOSTRO PIANO

 (ANSA) - L'amministrazione straordinaria "semplifichera e rafforzera la governance di Carige e di conseguenza l'esecuzione della strategia in un quadro di sana e prudente gestione". Lo afferma il commissario ed ex presidente di Carige, Pietro Modiano, in una nota.

 

vittorio malacalza vittorio malacalza

"I vantaggi in termini di stabilita della banca si tradurranno in benefici per i clienti, i dipendenti e il territorio" dichiara l'altro commissario ed ex a.d, Fabio Innocenzi mentre il terzo commissario, Raffaele Lener, afferma che "essere stato nominato accanto agli esponenti apicali della banca, confermati nel nuovo ruolo commissariale, e indice della chiara scelta di dare continuitaoperativa alla banca all'interno della strategia giadelineata”.

 

  1. BORSA: EUROPA SCIVOLA, PARIGI -2,4%

 (ANSA) - Partenza d'anno molto difficile per i mercati azionari europei: con la chiusura ampiamente negativa delle Borse asiatiche sui timori per la crescita cinese e mondiale, Parigi dopo i primi scambi cede il 2,4%, Londra e Madrid l'1,8%, Francoforte l'1,3%. Piazza Affari, dopo una prima fiammata di vendite con perdite attorno al 2%, cede l'1,8% con le banche molto deboli. Male anche Fca (-3%), provano a tenere le 'utilities' con Snam, Terna e A2A attorno alla parità.

 

  1. BORSA: MILANO PROVA A RIFIATARE CON EUROPA, PARIGI -2%

 (ANSA) - Dopo una prima forte fiammata di vendite, i mercati azionari del Vecchio continente provano a contenere le perdite: Parigi cede due punti percentuali con l'indice Cac 40, Milano l'1,5%, Londra l'1,3% mentre Francoforte ondeggia su una perdita attorno al punto percentuale. In un clima comunque sempre molto nervoso, confermati dagli operatori i timori sull'Asia e la Cina in particolare.

 

Sui listini pesa anche il conseguente calo del prezzo del petrolio e delle materie prime, con i titoli dei gruppi del settore in forte ribasso. Tranquillo invece il comparto dei titoli di Stato europei nel primo giorno di mercati formalmente senza il Quantitative easing della Bce. In Piazza Affari deboli Bper (-4,4%) e Ubi (-4,4%) mentre Fca cede oltre tre punti percentuali. Con Carige sospesa dalla Consob, Mps perde il 2% dopo la vendita del pacchetto da 3,5 miliardi di Npl e tengono sempre le 'utilities'. In controtendenza la Juventus, che sale di quasi il 3% oltre la soglia di un euro.

 

 

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