AFFARI CON IL TURBO – LA QUOTAZIONE IN BORSA DELLA FERRARI VARREBBE FRA I TRE E I CINQUE MILIARDI DI EURO – E ALLONTANEREBBE UN AUMENTO DI CAPITALE PER FCA - STASERA A “PETROLIO” SU RAI1, L’ULTIMA INTERVISTA A MONTEZEMOLO DA PRESIDENTE FERRARI

Sui mercati già si fanno i conti per una possibile quotazione in Borsa del Cavallino. Collocando un 40% della Ferrari, Fca incasserebbe un miliardo e mezzo e ridurrebbe il proprio indebitamento del 15%. Ma le risorse potrebbero essere indirizzate anche verso la ristrutturazione del polo del lusso Alfa-Maserati…

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da Corriere.it

 

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

La Borsa può attendere ma il mercato comincia a fare i conti. L’avvicendamento tra Luca Cordero di Montezemolo e Sergio Marchionne ha rilanciato sul mercato l’attesa di una quotazione del cavallino rampante anche se i diretti interessati si sono affrettati a smentire. Gli investitori si aspettano che la macchina comincerà a mettersi in moto dopo il 13 ottobre prossimo, un vero e proprio giorno del giudizio per la società del Lingotto. In quella data infatti saranno effettive le dimissioni di Montezemolo dalla carica di presidente di Ferrari, si concluderanno i festeggiamenti per i 60 anni della scuderia in America ma soprattutto potrebbe coincidere con lo sbarco a Wall Street delle azioni di Fiat-Chrysler.

 

Il dossier del Cavallino non sarà però riaperto prima di avere avviato la costituzione del nuovo polo dei marchi del lusso di FCA. Progetto quest’ultimo che, si è affrettato a specificare Marchionne, non includerà il marchio Ferrari ma solo Maserati ad Alfa Romeo. Il dato certo è che il cavallino rampante continua a rappresentare uno dei brand più noti al mondo e il tesoro custodito nel perimetro del gruppo Fiat-Chrysler, anche considerato che insieme a Maserati, genera circa il 25% dell’Ebit. Lo stato di salute della scuderia di Maranello è invidiabile.

Sergio Marchionne e Luca di Montezemolo Sergio Marchionne e Luca di Montezemolo

 

I primi 6 mesi dell’anno si sono chiusi con un fatturato in crescita del 14,5% a 1,349 miliardi di euro nonostante il calo delle vetture omologate consegnate. L’ utile della gestione ordinaria è stato pari a 185 milioni, in rialzo di oltre il 5% rispetto all’anno precedente mentre un utile netto di 127,6 milioni, in crescita del 10% in confronto allo stesso periodo del 2013. La posizione finanziaria industriale netta a fine giugno era pari a 1,594 miliardi di euro. Per la fine dell’anno è infine prevista una crescita delle consegne di auto del 5%. Per la società si è trattato di risultati mai ottenuti nella propria storia. Conti che consolidano la fiducia degli analisti che valutano Ferrari in un intervallo compreso tra un minimo di 3 a un massimo di 5 miliardi di euro, a seconda del premio che il mercato sarebbe disposto a pagare per ottenere le azioni della società. Un risultato basato su multipli di mercato da società del lusso e doppi rispetto a BMW, ovvero circa 2 volte le vendite e 20 volte i profitti attesi nell’anno in corso.

 

Montezemolo Sergio Marchionne Montezemolo Sergio Marchionne

Per Fiat uno dei primi benefici derivanti dalla quotazione di Ferrari sarebbe misurabile in termini di riduzione del debito. Collocando sul mercato una quota pari al 40%, nelle casse della società entrerebbero sino a 1,5 miliardi di euro, in grado di abbattere sino al 15% del debito consolidato. Risorse che potrebbero essere anche indirizzate verso il progetto del polo del lusso che necessità di notevoli investimenti in particolare per il rilancio del marchio Alfa Romeo. Il futuro è quindi ancora molto confuso ma c’è chi crede che le ipotesi sulla quotazione vadano nella giusta direzione. Secondo una nota di Banca Akros l’operazione di quotazione di Ferrari potrebbe ridurre notevolmente un rischio di aumento di capitale e l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile.

 

2 - COMUNICATO STAMPA

 

QUESTA SERA A PETROLIO, IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO DI DUILIO GIAMMARIA IN ONDA SU RAI 1 ALLE 23,30 , L’ULTIMA INTERVISTA DI LUCA CORDERO  DI MONTEZEMOLO DA PRESIDENTE DELLA FERRARI.

 

alfa romeo alfa romeo

Nella stessa puntata anche i commenti dei ferraristi al più grande Ferrari Day europeo, svoltosi questo week-end sul circuito di Silverstone (esprimono sorpresa e preoccupazione per Ferrari prodotta in massa) , l'intervista esclusiva a Niki Lauda, grande amico della Ferrari, ma anche il principale competitor in formula 1 con il Team Mercedes, reportage dalla fabbrica Ferrari di Maranello e le reazioni a New York dove è attesa la quotazione della Ferrari a Wall Street.

 

Estratti dell'intervista di MONTEZEMOLO

 

SU ENZO FERRARI

“Da Enzo Ferrari ho imparato una grande cosa , non arrendersi mai, poi lavorare di più quando le cose vanno bene, perché sappiamo che non sarà sempre così , ma soprattutto quello di innovare continuamente …“

 

SULLA FORMULA 1

“sento spesso dire , se vincete vendete di più, se perdete vendete di meno .io rispondo che non è così, basti pensare che la crescita maggiore che la Ferrari ha avuto negli ultimi 60 anni, da quando è nata, è stato negli stati uniti , cioè il paese dove la formula uno o è sconosciuta o è pochissimo conosciuta….  oppure quando dicono prendete un pilota tedesco così vendete di più in Germania, noi abbiamo avuto straordinarie vittorie con un pilota come Schumacher, ma non abbiamo venduto ne più ne meno in Germania”

 

ESTRATTI DI NIKI LAUDA

 

NIKI LAUDA NIKI LAUDA

Io non so, non capisco, cosa e’ realmente successo tra marchionne e montezemolo, e  le mancate vittorie della ferrari in formula uno non possono essere il vero problema. la ferrari e’ una macchina ha vinto talmente tanto nel passato che  puo’ permettersi periodi di appannamento, e vedrete che se  l’anno prossimo cambieranno i regolamente, allora tornera’ competiti, non avra’ problemi

 

io sono amico di montezemolo, ma ho conosciuto molto bene e ho lavorato con enzo ferrari, ed e’ indubbio che quando, dopo la sua morte, luca e’ diventato presidente ha intrapreso una strada completamente diversa, nuova. ha puntato sul marketing, sulla pubblicita’, e con lui gli affari, i bilanci della ferrari, hanno avuto un incredibile scatto in avanti

 

io rifarei tutto quello che ho fatto, ma riconosco  di aver fatto una stupidaggine quando ho lasciato la ferrari e l’ingegnere. lui mi comunico’, quando mi ripresi  dopo l’incidente, che non voleva che io fossi il capoguida delle rosse in formula uno, e a me sembro’ una mancanza di fiducia nei miei confronti. i risultati, scarsi, che ho ottenuto dopo, con ecclestone,  hanno dimostrato che aveva ragione lui.

 

oggi nella formula uno e’ cambiato tutto; i circuiti sono piu’ sicuri, e dunque  i piloti possono essere piu’ giovani. quaklsiasi errore di guida ti viene perdonato e puoi continuare a guidare

 

 

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