ALI-CRAC - BANCHE ED ETHIAD CONCORDANO: VIA HOSTESS E PILOTI ALITALIA - L’IPOTESI DI TAGLIARE 2 MILA DIPENDENTI – DELRIO E CALENDA: I LAVORATORI NON PAGHINO ERRORI E COLPE DEI MANAGER – LA COMPAGNIA PERDE UN MILIONE AL GIORNO, IL PERSONALE COSTA 6 MILIONI SU 3,6 MILIARDI DI SPESE

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Fabio Savelli per il “Corriere della Sera”

 

cramer ball luca di montezemolo cramer ball luca di montezemolo

Sul tavolo dei soci il piano industriale. Con le prime modifiche apportate dal consulente Roland Berger al documento di 158 pagine già redatto dall' amministratore delegato Cramer Ball. Gaetano Micciché, in rappresentanza di Intesa Sanpaolo, era in collegamento telefonico. Federico Ghizzoni, per Unicredit, era invece presente ieri a Roma per il consiglio di amministrazione della compagnia. Entrambi si sono confrontati con James Hogan, vicepresidente pro tempore di Alitalia, in rappresentanza dell' altro socio forte: Etihad.

james hogan etihad 1 james hogan etihad 1

 

Un consiglio durato tre ore. In cui la dialettica tra gli azionisti è stata piuttosto serrata. Tutti hanno convenuto sulla necessità di una fortissima riduzione dei costi perché l' azienda continua a bruciare cassa (più di un milione di euro al giorno) ed è importante un' immediata correzione di rotta altrimenti si rischia di portare i libri in tribunale. Si è parlato di costo del lavoro. A bilancio, nel 2015, ha inciso per 593 milioni di euro su 3,6 miliardi di costi industriali.

 

Piloti Alitalia Piloti Alitalia

Fonti vicine al dossier rivelano che gli esuberi potrebbero essere 2 mila. Fino ad oggi si era parlato di una forchetta compresa tra i 600 e i 1.500. Sarà importante il confronto che l' azienda avrà con il governo per gestire le ricadute sociali. Sia Graziano Delrio, ministro dei Trasporti, sia Carlo Calenda, sono in attesa del progetto di rilancio di Alitalia. Che sarà pronto entro il 28 febbraio. Delrio ieri ha voluto nuovamente chiarire che l' esecutivo non intende arretrare di un centimetro.

 

DELRIO DELRIO

«Non dobbiamo far pagare gli errori dei manager ai lavoratori», ha detto il titolare delle Infrastrutture. Una dichiarazione di intenti che sembra alzare il livello di scontro con i vertici della compagnia se il piano sarà lacrime e sangue. Dall' azienda trapela l' irritazione per la «politica porte aperte» del governo nei confronti delle compagnie low cost. Ieri lo stesso Delrio ne ha confermato la portata annunciando di aver chiuso «due accordi, uno con Ryanair e l' altro con Easyjet, in cui metto a disposizione nel 2017 cinque milioni di posti passeggeri in più» perché «il traffico è in crescita in tutti gli aeroporti».

CARLO CALENDA CARLO CALENDA

 

Fonti aziendali rivelano che «l' azienda per essere competitiva non potrà che allineare la propria struttura di costi a quella delle low cost, anche per quanto riguarda il personale e la produttività». Si preannuncia un confronto durissimo su questo aspetto. Perché non sfugge che in questi anni la via italiana del trasporto aereo ha seguito una strada improntata alla massima liberalizzazione degli slot.

RYANAIR EASYJET RYANAIR EASYJET

 

Consentendo per esempio sull' aeroporto romano di Fiumicino l' ingresso di cinque compagnie a basso costo. Un caso unico in Europa. Proprio mentre Ryanair ha cominciato le selezioni per assumere nuovo personale. A 1.200 euro al mese.

 

 

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