ALITALIA VALE ZERO - AIR FRANCE ANNULLA IL VALORE DELLE AZIONI IN BILANCIO: SA BENE CHE SE LA PRENDE GRATIS - LA COMPAGNIA SMENTISCE “IL FATTO”: “I VOLI CONTINUANO”

I francesi, “considerata l’incertezza di Alitalia, svalutano totalmente il valore delle azioni: minusvalenza di 202 milioni” - Air France ha dimezzato l’utile e rinviato di un anno la riduzione del debito: le possibilità che partecipi al salvataggio Alitalia sono minime, anche perché i patrioti hanno rifiutato tutte le sue durissime condizioni…

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1 - ALITALIA: AIR FRANCE AZZERA VALORE AZIONI IN BILANCIO
(ANSA) - ''Considerata l'incertezza della situazione di Alitalia, il gruppo Air France-Klm ha deciso di svalutare totalmente il valore delle azioni detenute''. Lo riferiscono gli allegati finanziari alla presentazione dei conti trimestrali della società franco-olandese. La decisione - e' scritto nel documento - e' stata presa dopo il cda del 14 ottobre che ha approvato l'aumento di capitale da 300 milioni di euro.

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A fronte di questa decisione, Air France-Klm ''ha registrato la sua quota parte nelle perdite di Alitalia e una previsione di minusvalenza, per un montante totale di 202 milioni di euro, nella linea di bilancio 'Quota di profitti/perdite di associati'.

2 - ALITALIA: NOTIZIE FUORVIANTI, CONFERMA CONTINUITÀ VOLI
(ANSA) - ''Alitalia, in riferimento ad alcune notizie fuorvianti apparse sul Fatto Quotidiano conferma la continuità dei voli e diffida chiunque dal diffondere notizie allarmanti e nocive per la società; Alitalia si rivarrà su chiunque arrechi danno alla società stessa''. Lo scrive la compagnia aerea in una nota nella quale ricorda che l'aumento di capitale in corso.

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Nella nota Alitalia ricorda inoltre ''che l'aumento di capitale in corso per 300 milioni di euro è già stato versato per 130 milioni, ed è garantito da Poste italiane e dalle due principali banche del Paese: Intesa Sanpaolo e UniCredit''. Il Fatto Quotidiano apre oggi l'edizione in edicola con un articolo dedicato alla compagnia: ''Alitalia rischia il crac, biglietti non garantiti'' e' scritto tra virgolette nel titolo. ''L'agenzia di viaggio olandese che serve la Commissione Ue sconsiglia di volare - e' scritto nel sommario - con la compagnia italiana: 'Se fa bancarotta non rimborsiamo'''.

GABRIELE DEL TORCHIOGABRIELE DEL TORCHIO

3 - AIR FRANCE-KLM, UTILE IN FORTE CALO, SVALUTA VALORE PARTECIPAZIONE IN ALITALIA
Borsainside - Air France-KLM ha annunciato oggi che nel terzo trimestre del 2013 il suo utile netto è calato del 51% a €144 milioni. Gli analisti avevano previsto circa €300 milioni.
Il gruppo franco-olandese ha svalutato completamente il valore della sua quota in Alitalia , ciò ha condotto ad un onere di €137 milioni. Sui conti di Air France-KLM hanno pesato inoltre i costi di ristrutturazione e gli sfavorevoli tassi di cambio.

I ricavi sono aumentati dello 0,4% a €7,21 miliardi . L'utile operativo è aumentato, grazie al calo dei costi per il carburante ed il personale, del 29% a €634 milioni. Gli esperti delle banche d'affari avevano atteso ricavi di €7,3 miliardi ed un utile operativo di €630 milioni.

Air France-KLM continua ad attendersi che l'utile operativo migliorerà nel secondo semestre ma è diventato più prudente sul 2014. Air France-KLM prevede ora per il prossimo anno un Ebitda di €2,5 miliardi, nella parte bassa della forchetta €2,5 - €3 miliardi indicata in precedenza.

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Air France-KLM ha rinviato oltre a ciò di un anno, alla fine del 2015, il suo obiettivo di riduzione del debito.


4 - ALITALIA, AIR FRANCE SI CHIAMA FUORI
Gianluca Paolucci per "La Stampa"

Air France dovrebbe chiarire oggi le sue intenzioni sull'aumento di capitale di Alitalia. Secondo le indiscrezioni riferite ieri da Latribune.fr le possibilità che la compagnia partecipi alla ricapitalizzazione della partecipata (al 25%)sono «quasi nulle», dopo che le richieste avanzate dai francesi sono state tutte respinte.

«I progetti di Air France-Klm sono di nuovo in contrasto con gli interessi del governo e degli ambienti economici italiani», spiega il sito economico-finanziario francese, secondo cui tuttavia il gruppo si terrebbe però «pronto al "colpo di coda"», ovvero a intervenire se Alitalia sarà di nuovo a corto di liquidità «a febbraio o marzo» del 2014.

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A generare attrito tra Roma e Parigi, il cui Cda oggi ha esaminato un'informativa sugli sviluppi della vicenda Alitalia, ci sono divergenze sia sul Piano industriale (il gruppo franco-olandese insiste per il mantenimento dello «status quo» anziché puntare sul lungo raggio), sia sulla rimodulazione del debito (per i francesi ci sono poche chances che le banche accettino di rinunciare a gran parte dei loro crediti non ipotecari, considerato che le stesse banche devono partecipare all'aumento e garantire le linee di credito per 200 milioni). Parigi, tuttavia, contattata dallo stesso sito del quotidiano, non commenta.

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Prende intanto corpo anche un'altra ipotesi, e cioè che l'attesa di Air France sia limitata solo fino allo scadere del termine per aderire all'aumento di capitale, cioè il 16 novembre. In attesa anche di capire l'esito delle due diligence in atto: dopodiché i francesi potrebbero comunque rientrare in gioco sfruttando l'ulteriore periodo fino a fine anno per partecipare all'acquisto dell'inoptato. Al momento hanno sottoscritto l'operazione Intesa (26 milioni), Atlantia (26), Immsi (13) e Mancuso (6): 71 milioni che, aggiunti ai 100 milioni garantiti dalle banche e ai 75 milioni che è pronta a mettere Poste superano i 240 milioni fissati come tetto minimo per la riuscita dell'operazione.

NAPOLETANO E GHIZZONI A BAGNAIANAPOLETANO E GHIZZONI A BAGNAIA

Spinge per i francesi Intesa SanPaolo, che è uno dei maggiori azionisti (8,9%) italiani oltre che banca creditrice della compagnia italiana. Per Alitalia «si deve arrivare a un accordo con un partner industriale che deve essere Air France», sostiene l'ad dell'istituto Carlo Messina precisando che «oggi siamo concentrati su Air France, se poi non sarà così si valuterà una soluzione diversa con un partner forte».

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Mentre Unicredit ribadisce che il proprio intervento nell'operazione di aumento di capitale non è finalizzato a diventare soci della compagnia: Unicredit garantirà per l'inoptato nell'aumento ma «l'obiettivo è creare le condizioni perché i soci lo sottoscrivano e abbia successo», afferma l'ad Federico Ghizzoni, sottolineando che l'obiettivo di Unicredit «è uscire dall'equity».

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A fare il punto sulla situazione finanziaria di Alitalia, oggi, sarà anche un cda con l'ad Gabriele Del Torchio che fornirà ai soci un aggiornamento sull'avanzamento dei lavori sull'aumento e una fotografia aggiornata della situazione finanziaria della compagnia. Che, nonostante la boccata d'ossigeno arrivata a metà ottobre, resta di forte tensione.

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