MARPIONNE D'AMERICA STA CAMBIANDO LA SUA CARTA D’IDENTITÀ E QUELLA DELLA FIAT - SE FOSSE STATO PER LUI, AVREBBE CHIUSO TUTTI GLI STABILIMENTI (COMPRESO MIRAFIORI) - IL MERCATO MONDIALE AUTO VERSO IL CRAC! MENO 20% IN OGNUNO DEI PROSSIMI DUE ANNI - DRAGHI VEDE NERO: “NEI PROSSIMI 5 ANNI SCADRÀ UNA QUANTITÀ IMMENSA DI TITOLI, COMINCIANDO DA 4 MILA MILIARDI DI OBBLIGAZIONI DI BASSA QUALITÀ. RISANATEVI SUBITO" - CLAU-DIO COSTAMAGNA: “UN PO’ DI AUTOCRITICA FAREBBE BENE ANCHE A PROFUMO E PASSERA" - MAURO MORETTI SCOPRE L'ALTÀ VELOCITÀ ALITALIA: UN'ORA DI RITARDO - FUGA ATOMICA! -

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1- MARPIONNE STA CAMBIANDO OLTREATLANTICO LA SUA CARTA D'IDENTITÀ E QUELLA DELLA FIAT - SE FOSSE STATO PER LUI, NESSUNO DEGLI STABILIMENTI ESISTENTI (NEMMENO MIRAFIORI) SI TROVEREBBE AL SUO POSTO - NEL MERCATO MONDIALE DELL'AUTO PREVEDE UNA RIDUZIONE DEL 20% IN OGNUNO DEI PROSSIMI DUE ANNI
Nella stessa ora in cui John Elkann e la moglie Lavinia entravano nel palco della Scala per la Carmen di Bizet, a Washington Sergio Marpionne faceva il suo ingresso nel palazzo di vetro dell'Istituto Peterson che si trova al numero 1750 di Massachusetts Avenue. Come al solito il 57enne manager italo-canadese indossava quel pullover sgualcito che ormai è diventato uno status symbol ostentato nelle piccole e nelle grandi occasioni.

SERGIO MARCHIONNE pensierosoSERGIO MARCHIONNE pensieroso

In questo caso l'evento era di tutto rispetto perché l'Istituto Peterson è considerato uno dei think-tank più prestigiosi d'America. A fondarlo nel 1981 è stato Fred Bergsten, un economista americano che ha assistito Henry Kissinger e adesso si diverte a riunire il gotha della politica estera. Il capo di Fiat-Chrysler si è seduto davanti a un minuscolo tavolino e ha suonato lo spartito del grande manager che cerca di portare Chrysler fuori dall'abisso.

FIAT mirafioriFIAT mirafiori

Secondo gli ultimi operai della Fiat, che smanettando sul sito del Peterson Institute hanno ascoltato l'intera registrazione dell'incontro, Marpionne ha parlato in un inglese perfetto e ha detto cose estremamente interessanti. Una traccia si trova nel resoconto scritto dal giornalista Mario Platero del "Sole 24 Ore", ed è una traccia che fa capire molte cose. Parlando per oltre un'ora a braccio il figlio del carabiniere Concezio ha citato Chomsky, Machiavelli, e perfino quella canzone americana "Don't worry, be happy", che è diventato il motto della Chrysler.

chrysler FIATchrysler FIAT

Le cose più importanti però le ha dette a proposito del mercato mondiale dell'auto dove prevede una riduzione del 20% in ognuno dei prossimi due anni, e a questo ha aggiunto considerazioni che dovrebbero far gelare il sangue ai sindacati e agli ultimi operai della Fiat.

In pratica - ha detto Marpionne - produrre le auto in America renderà molto di più dell'Italia dove, se fosse stato per lui, nessuno degli stabilimenti esistenti (nemmeno Mirafiori) si troverebbe al suo posto. E poi con un po' di indulgenza al suo mito ha raccontato ancora una volta che lavora sette giorni alla settimana per 24 ore al giorno e con una frase buttata lì ha aggiunto: "non so quanto potrò resistere, prima o poi dovrò decidere dove starò".

SCAJOLA CON FELPA FIATSCAJOLA CON FELPA FIAT

È molto probabile che oltre ad essere un appassionato cultore di musica classica, il manager italo-canadese abbia letto anche Flaubert e quell'invito dello scrittore francese a guardarsi allo specchio ogni mattina. Ed è altrettanto certo che quando si guarda allo specchio Marpionne sia sempre più convinto che l'America è ormai la sua vera patria, quella dove riuscirà a vincere la sfida contro i colossi di Detroit che continuano a sbeffeggiare la piccola "500".

Non a caso dopo Washington è saltato sull'aereo ed è andato a New York dentro la sede della Brookings Institution, un'altra associazione no-profit dove lo aspettava l'amico Larry Summers, l'ebreo ex-segretario al Tesoro che l'ha fatto sedere nelle prime file per ascoltare dal vivo Barack Obama. Così mentre in Italia il povero Sciaboletta Scajola, ministro dell'aeroporto di Albenga, parlava al Motor Show di Bologna e assicurava alla Fiat il proseguimento degli incentivi, l'italo-canadese figlio del carabiniere Concezio faceva lobby a 360 gradi.

Per chi non l'avesse capito quest'uomo dal pullover sgualcito sta cambiando Oltreatlantico la sua carta d'identità e quella della Fiat.

DRAGHIDRAGHI


2- DRAGHI VEDE NERO: "NEI PROSSIMI CINQUE ANNI VERRANNO A SCADENZA UNA QUANTITÀ IMMENSA DI TITOLI, COMINCIANDO DA 4.000 MILIARDI DI OBBLIGAZIONI DI BASSA QUALITÀ"
C'è un altro italiano che negli ultimi due giorni si è esibito in un inglese perfetto. È Mario Draghi, il Governatore della Banca d'Italia che ieri mattina ha fatto una sorta di lezione magistrale a 100 esponenti della finanza e dell'economia. L'orazione di Draghi è avvenuta durante i lavori del Convegno sul futuro della finanza organizzato dal "Wall Street Journal" nel South Lodge Hotel del Sussex.

L'albergo a tre piani si trova a 90 km da Heathrow e ha la classica impronta vittoriana con tanto di palestre, sala da ballo e campo di golf. L'ambiente è piuttosto vecchiotto e come nei film "Casa Howard" del regista James Ivory non mancano i maggiordomi. Uno di questi ha raccontato a Dagospia dettagli curiosi sulle due giornate del Summit segreto che lunedì sera si è concesso l'unico spazio di mondanità con una grande cena di gala.

ALESSANDRO PROFUMO - copyright PizziALESSANDRO PROFUMO - copyright Pizzi

Il menu era piuttosto miserando, e in uno dei tanti tavoli nella Ball-room dell'hotel sedevano Alessandro Profumo, Cristiano Zazzara (economista italiano nella City) e Matteuccio Arpe, il giovane banchiere di Sator e Profilo che piace tanto al direttore di "MF" Osvaldo De Paolini. La loro conversazione si è interrotta quando ha preso la parola per un breve discorso il 56enne Alistair Darling, il Cancelliere dello Scacchiere che ha fatto gli onori di casa.

La performance di Draghi, arrivato ieri in mattinata nel Sussex, è cominciata alle 13 e si è svolta attraverso una lunga intervista di Alessandra Galloni, la giornalista del "Wall Street Journal" che era tra i rari invitati della carta stampata.

Lo show di Draghi è stato seguito con attenzione ed è stato perfetto, non solo per l'inglese (più fluent di quello di Profumo), ma per il grido d'allarme che ha lanciato sulla mole di debito che ancora incombe nella finanza internazionale. "Nei prossimi cinque anni - ha detto il Governatore - verranno a scadenza una quantità immensa di titoli, cominciando da 4.000 miliardi di obbligazioni di bassa qualità. E poi c'è tutto il rischio sovrano...il tempo stringe risanatevi subito".

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I maggiordomi dell'hotel del Sussex insistono sull'autorevolezza e l'impatto delle parole del Governatore. Dall'alto della sua carica al Financial Stability Board l'uomo di via Nazionale ha richiamato il valore delle regole prendendosi gli applausi dei banchieri angloamericani e del "Wall Street Journal" che gli sta tirando la volata per la poltrona della BCE. Alle 18 era tutto finito e il Governatore è ripartito subito per l'Italia.

3- COSTAMAGNA: "UN PO' DI AUTOCRITICA FAREBBE BENE ANCHE A PROFUMO E PASSERA"
C'è un altro banchiere che in questi giorni ha voluto dire la sua opinione sui problemi della finanza. È Claudio Costamagna, il 53enne milanese che dopo aver lavorato per alcuni anni in Goldman Sachs, ha fatto il percorso inverso del figlio di Pier Luigi Celli ed è tornato in Italia.

Adesso è diventato advisor con una sua piccola società e siede nei consigli di amministrazione di aziende come Autogrill, Bulgari e Luxottica. Il suo nome è legato non soltanto all'affettuosa amicizia con l'attrice francese Carole Bouquet, ma all'episodio che lo vide protagonista nel maggio 2007 per la fusione Capitalia-Unicredit.

Alistair DarlingAlistair Darling

In quella occasione Cesarone Geronzi gli affidò una superconsulenza che venne retribuita con una parcella di 5 milioni di euro. Ma di lui si ricorda anche l'amicizia con Romano Prodi, un retaggio che più volte ha cercato di smentire arrivando al punto di affermare in un'intervista del 2007 a Paolo Madron: "mi sono rotto i coglioni di essere considerato in Italia solo come l'amico di Prodi!".

Con un impeto di generosità il "Sole 24 Ore" gli ha dedicato ieri un'intera pagina nella quale il bocconiano Costamagna, che tempo addietro si è definito "studente mediocre, laureato con 94", spara giudizi ai quattro venti sui problemi delle banche e delle imprese. E a proposito delle privatizzazioni fa un po' di confusione quando mescola la "privata" Unicredit con Eni, Enel e Finmeccanica che sono ancora in mano pubblica.

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Ma l'intraprendente Costamagna, che nel 2006 ha pensato per un attimo di fare politica, non si ferma qui e dà la sua pagella personale ai banchieri dove al primo posto colloca Alessandro Profumo e Corrado Passera anche se dice: "un po' di autocritica farebbe bene anche a loro".

4- MORETTI SCOPRE L'ALTÀ VELOCITÀ ALITALIA: UN'ORA DI RITARDO
Il cappotto nero, i capelli curati, una borsa gonfia di carte e una piccola valigetta a mano per il ricambio delle mutande. Così si è presentato sabato scorso a Fiumicino il capo delle Ferrovie Mauro Moretti. Insieme a lui c'erano l'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, e un altro burocrate con i baffetti addetto al cerimoniale.

CORRADO PASSERACORRADO PASSERA

I tre personaggi hanno atteso con pazienza di imbarcarsi sull'aereo per Torino delle 9,20 e nel frattempo si sono intrattenuti con il Garante della Privacy, Francesco Pizzetti, e il viceministro Adolfo Urso in compagnia di una bella signora. Moretti aveva le fiamme negli occhi e non stava più nella pelle perché quel giorno a Torino si è inaugurata l'Alta Velocità alla presenza del Cavaliere di Arcore.

Per uno scherzo della sorte la partenza dell'aereo è ritardata di minuto in minuto e il manager di Rimini ha trattenuto a stento l'irritazione. Rivolgendosi ai due collaboratori che lo assistevano con deferenza, ha trattenuto un'imprecazione contro l'Alitalia di Colaninno e Sabelli, e ha sibilato tra i denti: "basta vedere questo per capire tutto".

Mauro MorettiMauro Moretti

Finalmente alle 10,35, cioè con oltre un'ora di ritardo, l'aereo si è messo in moto e all'arrivo Moretti si è catapultato verso l'uscita dell'aeroporto torinese di Caselle dove tre macchine blu con tanto di lampeggiante hanno trasferito la piccola delegazione delle Ferrovie alla stazione di Porta Nuova. Qui l'aspettava l'enorme carota di polistirolo dei contestatori della Tav in Val di Susa.

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5- FUGA ATOMICA!
Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori naviganti che Fulvio Conti, l'amministratore delegato dell'Enel dalla voce baritonale, è terribilmente incazzato per la fuga di notizie sui siti delle centrali nucleari.

Negli uffici di viale Regina Margherita le luci sono rimaste accese fino ad ora tarda per smentire categoricamente le indiscrezioni pubblicate dai giornali".

 

 

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