Bancomat per Dagospia
Fratta PasiniBarzelletta: \"La mamma sollecita il figlio: svegliati! e\' ora di andare al lavoro. Forza! No mamma no. Dai tesoro! No mamma, non ho voglia... Dammi due ragioni valide! Figliolo, primo hai sessantotto anni, secondo sei il consigliere delegato del Banco Popolare!\"
Così un socio alla stanca assemblea della quarta banca italiana, sabato a Verona, per varare ben 2 miliardi di aumento di capitale. In effetti l\'ottimo Pierfrancesco Saviotti appariva stanco.
Bankomat aveva per voi a Verona alcuni amici soci della bassa lombarda che gli hanno dato una gustosa serie di informazioni e cronache assembleare.
Secondo il presidente del consiglio di gestione, esimio Prof. Coda, i problemi del Banco per quanto riguarda Italease sono stati ereditati. Ereditati? Ma da chi? Chi era padrone e gestore di Italease ai tempi di Faenza? Qualche cattivone della finanza laica milanese? No: il banco popolare veronese presieduto da oltre dieci anni dal conte (ci tiene tanto) Fratta Pasini e grande mentore di Faenza (lo scorda sempre)...
Dopo la deflagrazione del problema, Fratta Pasini, piano piano, e\' abilmente riuscito a far fuori quasi tutto il suo stato maggiore di estrazione veronese che lo aveva causato, come minimo per gravi colpe \"in vigilando\", da Faenza ovviamente a Innocenzi a Minolfi a Carrus.... Resta sempre al suo posto solo il fido e cattolicissimo Chief Financial 0fficer Faroni. Molto vicino all\'Opus Dei, dicono.
Come anche il capo delle relazioni esterne Bus. Fede e finanza a Verona vanno molto a braccetto. il Mercato per contro e\' visto con sottile disprezzo, roba da volgari milanesi. Verrebbe da dire quindi che Fratta Pasini ed il CFO Faroni sono rimasti insieme alla eredita\' Italease.
\"Sono arrivato due anni fa e la debolezza patrimoniale era evidente\", cosi apre le sue riflessioni il consigliere delegato Saviotti. Si e\' fatto ricorso a 1, 4 miliardi di Tremonti bond, che pero\' costano cari. Poi 1 miliardo di prestito obbligazionario lo hanno chiesto ai soci. Dismissioni programmate ve ne erano, ricorda Saviotti, ma poche quelle realizzate, e poi a maggio la crisi della Grecia...non abbiamo concluso vendite perche\' i prezzi offerti erano bassi.
Botta finale di sfortuna da Moodys, \"a gamba tesa\" dice Saviotti. Da un rating abbassato ad A- di luglio 2009 fino alla attesa di una prossima riduzione ancora al prossimo aprile. Ma il perche\' non lo si dice. I soliti tecnocrati anglosassoni odiati dai bravi padani cattopopolari. Esodi di personale: 500 nel 2011 oltre 300 nel 2010. Accordo sindacale nella notte annunciato in diretta. Sara\' mica un vanto?
Meno posti di lavoro e ne siamo felici? Fusioni di banche minori controllate sono previste. Fratta Pasini sentenzia \"abbiamo sofferto a prendere la decisione, siamo azionisti, abbiamo realizzato stock options e le abbiamo reinvestite\". Poi il proclama lapidario del Conte: \"Ci aspettiamo un piano industriale di discontinuita\'.
Discontinuita\'? Ma da chi, da cosa? Si dimette? No, era uno scherzo.
Applaudito il socio veronese che dice che non bisogna fidarsi di questa classe dirigente e che se fosse il compianto sindaco di Verona e poi Presidente della popolare Giorgio Zanotto li prenderebbe tutti a bastonate.
Un altro socio osserva che alcuni operatori finanziari internazionali (sempre anglo perfidi) prima lamentano che andiamo male poi corrono a collocare l\'aumento del Banco. Non ha torto.
Ma i numeri futuri Saviotti non li da\', cosa faremo coi 2 miliardi?
Fratta non lo dice ma i dirigenti del gruppo in sala mormorano stupiti del piano industriale che doveva uscire a ottobre ed e\' stato invece rinviato a giugno 2011!
Un socio provoca: provate ad andare in filiale e chiedere un finanziamento senza presentare un business plan...
Questi fenomeni invece chiedono due miliardi al mercato e poi casomai ci fanno un piano industriale sopra.