I DOSSIER CALDI DEL PASSERA VOLANTE: ALITALIA, ZUNINO, SAFILO (BAZOLI SI SCALDA) - si vorrebbe “spacchettare” l'Alitalia in tre tronconi (Italia, Europa, lungo raggio) - MANAGER CANDIDATI: Michael Cawley DA Ryanair E un altro della Virgin di Branson - MANCUSO MANCA IL COLPO - BRUGNARO IN GONDOLA CON SCARONI - ZEGNA VESTE DUE VESTITI

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CORRADO PASSERA - copyright PizziCORRADO PASSERA - copyright Pizzi

1 - si vorrebbe "spacchettare" la nuova Alitalia in tre tronconi (Italia, Europa, lungo raggio) - SUPER MANAGER CANDIDATI: Michael Cawley direttore generale di Ryanair E un altro da pescare nella Virgin di Branson
Gli 11 componenti del Consiglio di Gestione di IntesaSanPaolo sono entrati alle 10,30 nella sede  torinese della banca che si trova nel salotto sabaudo di piazza San  Carlo.
Alla riunione partecipano tra gli altri il massiccio presidente Enrico Salza, il tramviere Elio Catania, Giovanni Perissinotto (secondo amministratore delegato di Generali) e naturalmente Corradino Passera, il banchiere ex-McKinsey che difende i bonus miliardari e  vorrebbe dare una "scossa" al sistema.

SALZA ENRICO - copyright PizziSALZA ENRICO - copyright Pizzi

È probabile che qualche scarica elettrica arrivi oggi sulla sua poltrona. Nell'arco di poche settimane il banchiere comasco è entrato nel mirino per una serie di problemi che ieri hanno indotto Citigroup a pubblicare un report molto critico sulla gestione di Ca' de Sass.

Messi tutti in fila i dossier caldi di IntesaSanPaolo fanno tremare le vene ai polsi. Gli ultimi in ordine di tempo riguardano il salvataggio del furbetto milanese Luigi Zunino e la grana scoppiata al vertice della nuova Alitalia per la quale Passera ha partorito il Piano Fenice.

Ci sarebbe da aggiungere anche la questione che riguarda la crisi del Gruppo Safilo, il secondo produttore mondiale di occhiali, che è scoppiata ieri per un indebitamento di 618 milioni concentrato tra Intesa e Unicredit. Questa vicenda appare comunque secondaria di fronte alle altre, e soprattutto a quella più carica di significato politico che tocca l'Alitalia di Colaninno-Sabelli.

Uscendo dal torpore e dalla sorpresa per i rumors che si stanno rivelando sempre più fondati, alcuni giornali cominciano a dare credito alle voci sugli attriti che dividono i patrioti di Cai dal Commissario Fantozzi, e contrappongono l'ingegnere chimico Rocco Sabelli a Roberto Colaninno.

Luigi zuninoLuigi zunino

La "Stampa" di oggi titola con grande rilievo: "Alitalia, top manager in bilico" e sostiene che a tremare sia soprattutto la poltrona di Giancarlo Schisano, il direttore operativo di Alitalia che ha il compito di garantire l'efficienza e la qualità dei servizi. Il giornale della Fiat (dove il presidente è quel Montezemolo che si sta scaldando i muscoli per entrare nel business dell'alta velocità) raccoglie anche i rumors sul futuro di Rocco Sabelli del quale hanno parlato ieri durante frenetiche telefonate i "micragnosi" soci di Cai.

Trovano così conferma le indiscrezioni che Dagospia ha raccolto nella serata di sabato e rispetto alle quali può aggiungere qualche novità. La più importante riguarda lo stato di confusione che sembra regnare ai piani alti della Magliana dove si sostiene con ottimismo che i risultati del secondo trimestre "sarebbero addirittura migliori delle previsioni", ma si continua a discutere sulla necessità di rafforzare il top management e di rivedere le deleghe di Sabelli.

Rocco Sabelli e Roberto ColaninnoRocco Sabelli e Roberto Colaninno

La notizia più clamorosa che nella sua infinita miseria Dagospia ha raccolto nelle ultime ore, riguarda la ricerca di un supermanager, esperto di aviazione civile, che sarebbe stato contattato con cautela per verificarne la disponibilità. Si tratta di Michael Cawley, il direttore generale di Ryanair, la Compagnia irlandese low-cost. Questo manager ha iniziato la sua carriera come direttore finanziario del Gruppo Gowen che distribuiva le macchine francesi in Irlanda, poi nel '97 è diventato direttore finanziario e commerciale di Ryanair fino a diventarne direttore generale nel 2003.

Il suo profilo corrisponderebbe in modo preciso all'esigenza manifestata da alcuni soci Cai di spogliare Sabelli dalle deleghe della finanza e del marketing, e andrebbe incontro all'idea che sta maturando in Alitalia sul lancio della Compagnia nel mercato low-cost destinato alle tratte internazionali. Per onore di cronaca e di chiacchiere, va anche detto che questo progetto si accompagna alla voce secondo la quale si vorrebbe "spacchettare" la nuova Alitalia in tre tronconi (Italia, Europa, lungo raggio).

È molto probabile che si tratti soltanto di progetti scritti per colpa della calura, ma resta il fatto che il nome di Michael Cawley circola con insistenza insieme a quello di un altro top manager da pescare nella Virgin di Richard Branson.

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO - copyright PizziLUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO - copyright Pizzi

2 - ZUNINO: MANCUSO MANCA IL COLPO
Oltre all'Expo  2015, a Milano dovrebbero assegnare il titolo di capitale della  furbizia.
Quello che è avvenuto ieri per il salvataggio dell'immobiliarista Luigi Zunino è infatti un piccolo capolavoro di astuzia che dovrebbe consentire alla sua famiglia e alle banche di tenere in piedi i mattoni della società.

Con una decisione che sarà esaminata domani dalla Procura di Milano, le banche sono riuscite a imporre alla presidenza di Risanamento l'avvocato Vincenzo Mariconda, un siciliano dal profilo sottile e lo sguardo tagliente che insegna diritto privato alla Cattolica e dovrebbe garantire una boccata d'aria al Gruppo sull'orlo del fallimento.

Salvatore MancusoSalvatore Mancuso

La mossa è sapiente e i giudici di Milano dovranno tenerne conto per consentire di riparlarne a settembre senza far crollare il castello creato dall'intraprendente Zunino. Qualcuno ci è rimasto male per questa decisione e tra questi in particolare Salvatore Mancuso, il milanese-siciliano del fondo Equinox che non ha mai sbagliato un colpo nella sua vita e che pensava di passare da amministratore di fatto ad amministratore di diritto di Risanamento.

Ci sono rimasti male anche alcuni giornalisti che oggi pongono interrogativi pesanti. Uno di questi è Massimo Mucchetti, il commentatore principe del "Corriere della Sera" che è sempre stato considerato molto vicino a IntesaSanPaolo e in particolare al presidente Abramo-Bazoli.

Oggi Mucchetti si fa interprete delle critiche pesanti nei confronti delle banche creditrici e arriva a scrivere: "Risanamento ha tanti debiti. Le società personali di Zunino anche. Ma di loro le banche non parlano troppo. E la Procura interviene solo su Risanamento...il debitore eccellente non è in grado di far fronte agli impegni, le banche lo tengono comunque in piedi".

Bazoli e PasseraBazoli e Passera

E dopo aver stigmatizzato la permanenza di Zunino al quale resterà quasi un terzo della società, il Mucchetti (amico di Abramo-Bazoli) conclude con una dura condanna sul "capitalista senza capitali" che riesce a sfangarla con lo sconto.

3 - BRUGNARO IN GONDOLA CON SCARONI PER CONFINDUSTRIA
Il presidente  dell'Eni, Paoletto Scaroni, non vede l'ora di riposarsi nella sua villa di  Cortina dove incontrerà gli amici Polegato, Riello, Tripi e  Montezemolo.
In valigia è già pronta la solita giacca a vento che indossa quando partecipa alle "Cisnettiadi" dove era previsto l'arrivo di Strauss-Khan, ma si potranno vedere i soliti Alemanno e Fisichella.

Massimo MucchettiMassimo Mucchetti

Prima di salire tra le montagne, Paoletto ha deciso di fermarsi a Venezia dove venerdì si terrà la Giunta che sceglierà il nuovo presidente dell'Associazione confindustriale. Questa decisione è sorprendente perché l'ultima volta che Paoletto è stato avvistato nei dintorni di piazza San Marco risale a circa cinque anni fa quando ambiva a quella poltrona ma a dispetto di ogni previsione fu sconfitto dal veronese Andrea Riello.

La presenza del presidente dell'Eni non è priva di significato e il "Gazzettino", diretto da Roberto Papetti, ha spiegato il significato di questo blitz.
In pratica Scaroni arriverà in laguna per dare il suo appoggio a Enrico Brugnaro, l'imprenditore della società per il lavoro interinale "Umana" che ha deciso di contrastare la candidatura del giovane Luca Marzotto.

GERONZI E SCARONI - copyright PizziGERONZI E SCARONI - copyright Pizzi

Alle 15,30 di venerdì si farà la conta dei voti e si dovrà mettere fine alla penosa vicenda di Assindustria Venezia che ha portato all'annullamento della nomina di Enrico Marchi, il manager che è stato cancellato dai probi viri di Emma Marcegaglia. L'appoggio di Scaroni è decisivo e dimostra ancora una volta l'interesse che i colossi pubblici aderenti a Confindustria, hanno per presidiare l'Associazione di viale dell'Astronomia.

meomartinimeomartini

Dopo aver conquistato Assolombarda con il manager ex-socialista di Snam, Alberto Meomartini, e dopo che Telecom ha piazzato Stefano Pileri sulla poltrona di Confindustria Servizi, adesso arriva il Brugnaro che metterà la parola fine alle baruffe veneziane.
 
4 - PAOLO ZEGNA INDOSSA DUE VESTITI
Paolo Zegna, il  53enne imprenditore torinese, presidente della famosa azienda d'abbigliamento,  ieri è riuscito con un colpo magistrale a indossare due  vestiti.
Dalla seconda metà dell'800, quando Angelo Zegna di professione orologiaio decise di aprire un laboratorio tessile, la famiglia biellese è riuscita a costruire un impero che fattura poco meno di 900 milioni. Ed è per questa tradizione che Paolo Zegna, ultimo erede della dinastia è entrato in Confindustria come vicepresidente per l'internazionalizzazione e con il compito di portare alto nel mondo il made in Italy.

umberto vattani - Copyright Pizziumberto vattani - Copyright Pizzi

Oltre a questo incarico nella giornata di ieri gliene sono stati dati altri due. Il primo è la presidenza di Intesa InterAssociativa, l'organismo che riunisce il Centro di Firenze per la moda e altre realtà che operano nel settore. Poi gli è arrivata la notizia (riportata oggi dal "Sole 24 Ore") che il ministro dell'aeroporto di Albenga, Claudio Scajola, lo ha inserito tra i quattro nuovi consiglieri dell'Ice. Al vertice di questo organismo è stato confermato l'ex-ambasciatore Umberto Vattani, il protetto di Gianni Letta e papi-Silvio che cicalava al telefono in modo ardito.

Accanto a Paolo Zegna sono stati nominati nel Consiglio dell'Ice Giuseppe Morandini di Confindustria, Pier Andrea Chevallard (un collezionista di cariche milanesi) e Bernabò Bocca, l'imprenditore alberghiero che ha saputo costruire la catena Sina Hotel e sposare con un colpo di genio una figlia di Cesare Geronzi.

5 - BUIO PESTO ALLA SOGEI
Avviso ai  naviganti: "Si avvisano i signori naviganti che il prossimo presidente della  Sogei, la società di informatica pubblica controllata da Giulietto Tremonti,  sarà Sandro Trevisanato, avvocato e già sottosegretario alle  finanze.
Si tratta di una riconferma mentre per la carica di amministratore delegato e dei consiglieri di amministrazione è buio pesto".

 

 

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