BARAONDA BANCARIA - INTESA, UNICREDIT, MPS, UBIBANCA E BANCO POPOLARE CON L’ACQUA ALLA GOLA - AI PRIMI 5 ISTITUTI SERVONO ALTRI 28 MILIARDI DI EURO PER STARE IN PIEDI - UN RAPPORTO RISERVATO SU BASILEA 3 CHE CIRCOLA ALL’ABI FA A PEZZI GLI AUMENTI DI CAPITALE VARATI FINORA DA 10,5 MILIARDI - IL REALISMO DI PASSERA: \"IMPOSSIBILE RIFORMARE LE REGOLE, PERO’ DOBBIAMO TORNARE A FARE RICAVI ADEGUATI\" CHE TRADOTTO VUOL DIRE: LE FONDAZIONI CHE ORA METTONO MANO AL PORTAFOGLIO, IN FUTURO VOGLIONO INCASSARE PARECCHI QUATTRINI ....

Condividi questo articolo


Francesco De Dominicis per \"Libero\"

MARIOMARIO DRAGHI

Basilea 3, per i banchieri italiani, ormai è un\'ossessione. Non passa giorno senza prese di posizione da parte di esponenti degli istituti, preoccupati per gli effetti delle nuove regole sul capitale, giudicate troppo severe. I big del credito si muovono anche sotto traccia. Interlocutore principale èBancad\'Italia: è a via Nazionale, del resto, che si definisce l\'assetto normativo per l\'industria bancaria della Penisola. Il pressing sul governatore Mario Draghi - e pure sulle seconde linee di palazzo Koch - è assai cresciuto nelle ultime settimane.

La linea d\'azione è messa a punto dalla lobby dell\'Abi. E nel comitato esecutivo di ieri, a Milano, è stata ribadita la necessità di sensibilizzare sia il governo sia le autorità di vigilanza. Sul tavolo, le statistiche sull\'andamento del settore creditizio. Segnali negativi dalle sofferenze, a febbraio cresciute a92 miliardi di euro (più del doppio rispetto ai 43,2 del 2009) di pari passo con le difficoltà dei clienti nel rimborsare i prestiti.

GIUSEPPEGIUSEPPE MUSSARI

A far tremare i vertici dell\'industria bancaria, però, non sono i numeri su incagli e rate scadute, ma i dati riservati sugli sforzi necessari per allinearsi a Basilea 3, l\'impianto regolatorio su requisiti patrimoniali delle banche. Secondo un rapporto che circolava ieri nella sede milanese della Confindustria del credito, ai primi cinque gruppi bancari del nostro Paese servirebbero complessivamente 38,5 miliardi di euro. Molto di più, dunque, rispetto agli sforzi fatti e pari a 10,5 miliardi.

CorradoCorrado Passera

Finora hanno approvato iniezioni di denaro fresco IntesaSanpaolo (5 mld), Ubibanca (1), Mps (2,5) e Banco Popolare (1), Tra le big del credito, solo Unicredit non ha ancora sciolto le riserve. Per piazza Cordusio si parla di 8,5 miliardi. Cifra che porterebbe il conto finale a 20 miliardi, lontano dalla stima. Calcolatrice alla mano, comunque, per ora ne mancano 28.

FabrizioFabrizio Palenzona

Nel rapporto non ci sono i nomi dei cinque istituti passati ai raggi X Tuttavia è il Monte dei paschi l\'unico a essere individuabile nel ranking. L\'elemento che svela l\'identità è legato ai Tremonti bond (definiti in termini tecnici public sector injections), visto che Mps è l\'unica fra le big italiane ad aver chiesto l\'aiuto del Tesoro. Ciò nonostante per Rocca Salimbeni servirebbe uno sforzo pari a 10,5 miliardi di euro, ben 8 in più rispetto al rafforzamento già varato.

Il mercato bancario è in fibrillazione e Basilea 3 pare essere una zavorra insopportabile per il settore. Fra i banchieri c\'è chi auspica passi indietro, su scala internazionale, da parte delle autorità e delle istituzioni. E chi, d\'intesa con la Confindustria e sindacati del settore, vorrebbe lanciare l\'allarme rosso sul credit crunch, cioè una improvvisa chiusura dei rubinetti dei finanziamenti.

FedericoFederico Ghizzoni UNICREDIT

A riportare tutti con i piedi per terra, durante il direttivo di marzo, ha pensato Corrado Passera: «Realisticamente - queste le parole dell\'ad di Ca\' de Sass - occorre riconoscere l\'impossibilità di modificare l\'impianto generale di Basilea 3». Passera ha spostato l\'attenzione sulla necessità di ripristinare «condizioni operative favorevoli per le banche italiane, non va allentata la pressione finalizzata al ripristino di una situazione in cui sia possibile per le nostre aziende di credito tornare a fare ricavi adeguati». Il fiato sul collo delle Fondazioni e degli altri soci, d\'altra parte, comincia a farsi sentire. E di sicuro non è pensabile chiedere ancora a lungo sforzi all\'azionariato, senza garanzie su dividendi di un certo livello.

AbiAbi

Il quadro è complicato. E gli occhi dei big del credito sono puntati anche sui nuovi stress test internazionali. Si tratta delle verifiche sui bilanci e sui patrimoni di 90 banche europee, messi alla prova con ipotetici, nuovi shock sui mercati finanziari (come Lehman Brothers del 2008). I dati sono stati già consegnati: le big five italiane li hanno portati a via Nazionale il 6 aprile scorso. I risultati, invece, arriveranno a giugno. E l\'appuntamento agita - e non poco - le acque del mondo creditizio.

I banchieri italiani, secondo quanto discusso ieri in Abi, chiederanno che la diffusione dei risultati avvenga a borse chiuse e magari di venerdì. Più di qualcuno, poi, teme che possano essere realizzate, su scala nazionale, delle vere e proprie black list. La banca centrale spagnola si è già mossa in questa direzione qualche mese fa, imponendo la ricapitalizzazione delle bad bank. E ai piani alti degli istituti si teme che anche Bankitalia, adesso, possa seguire l\'esempio iberico.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PER ROMA È LA FINE DI UN’ERA: CHIUDE I BATTENTI “IL BOLOGNESE” (MA NON PER SEMPRE) – ALFREDO TOMASELLI E SUO FIGLIO ETTORE VENDONO LO STORICO RISTORANTE DI PIAZZA DEL POPOLO, DOVE IN OLTRE 60 ANNI SI SONO ATTOVAGLIATE CELEBRITÀ D'OGNI SORTA, CAPI DI STATO E STARLETTE, BOIARDI DELLA PRIMA REPUBBLICA E ASPIRANTI VIP ACCORSI SPERANZOSI DI FARSI VEDERE DALLA PIÙ REMOTA PROVINCIA – I TOMASELLI PASSANO LA MANO MA LA GLORIOSA INSEGNA RESTERÀ AI NUOVI PROPRIETARI: “RESISTERE AL DEGRADO DEL CENTRO DI ROMA ERA DIVENTATO TROPPO FATICOSO” – QUELLA VOLTA CHE GHEDDAFI TEMETTE DI ESSERE AVVELENATO…

FLASH! – CONFLITTO TOTALE: SALVINI ACCUSA GIORGETTI DI ESSERE LO ZERBINO DELLA DUCETTA E FIAMMA CANTANTE (ARIANNA, SCURTI, FAZZOLARI) - DAL SUPERBONUS RETROATTIVO AL PONTE SULLO STRETTO, DAL MES A DRAGHI A BRUXELLES, DALLA CANDIDATURA VANNACCI ALLE NOMINE IN CDP, I CONTRASTI NON SI CONTANO PIÙ - IL LEADER DELLA LEGA, SEMPRE PIU’ IN AFFANNO PER LA CRESCENTE DISAFFEZIONE DEGLI ELETTORI DEL CARROCCIO, COL SORPASSO DI FORZA ITALIA SUL COLLO, SI SPARA UN CONDONO AL GIORNO MANDANDO ALL’ARIA LE CORONARIE E LE CASSE VUOTE DEL MINISTRO DELL’ECONOMIA…

FLASH! – A BRUXELLES SI CHIEDONO BASITI: PERCHE’ LE BANCHE ITALIANE (DA INTESA A UNICREDIT) NON FANNO PRESSIONE SUL GOVERNO MELONI PER LA RATIFICA DELLA RIFORMA DEL MES? (L’ITALIA DELLA DUCETTA E’ L’UNICO PAESE SU 27 CHE L’HA RIFIUTATO) - IN FIN DEI CONTI, AGGIUNGONO I PARTNER EUROPEI, E’ UNA RIFORMA CHE TOCCA DA VICINO LE ISTITUZIONI CREDITIZIE PERCHE’, IN CASO DI UN EVENTUALE CRACK BANCARIO, DEVE SERVIRE AD EVITARE CHE I GOVERNI NAZIONALI SIANO COSTRETTI A METTERE LA MANO AL PORTAFOGLIO DEI CITTADINI…

DAGOREPORT – PERCHE' L'"INCIDENTE" HA FATTO FELICI IRAN E ISRAELE - RAISI MIRAVA ALLA SUCCESSIONE DELL’85ENNE KHAMENEI. MA, PER IL RUOLO DI GUIDA SUPREMA, L’AYATOLLAH HA SCELTO IL FIGLIO MOJTABA, 'EMINENZA GRIGIA' DEI PASDARAN CHE HANNO IN MANO IL POTERE POLITICO ED ECONOMICO DELL'IRAN – NON SOLO: RAISI AVEVA INIZIATO A INCIUCIARE CON GLI STATI UNITI PER LA STABILIZZAZIONE DEL GOLFO. L’”AMERIKANO” RAISI HA FATTO IMBUFALIRE NON SOLO I PASDARAN, MA ANCHE NETANYAHU, IL QUALE VIVE IN ATTESA DEL RITORNO DI TRUMP ALLA CASA BIANCA E HA BISOGNO COME IL PANE DI UN NEMICO PER OCCUPARE ANCORA LA POLTRONA DI PREMIER... 

MA DOVE STA ZHANG ZHANG? - IL 32ENNE IMPRENDITORE CINESE, DAL 2018 AZIONISTA DI MAGGIORANZA DELL’INTER, NON SI VEDE IN GIRO DA UN ANNO. NON ERA A MILANO NEMMENO PER LA FESTA SCUDETTO. LA VERITÀ È CHE ZHANG NON PUÒ LASCIARE LA CINA DA OLTRE UN ANNO PER LA CONDANNA DEL TRIBUNALE DI HONG KONG A RISARCIRE CHINA CONSTRUCTION BANK E ALTRI CREDITORI DI 320 MILIONI - A QUESTO PUNTO, NON CI VUOLE IL MAGO OTELMA PER SCOPRIRE IL MOTIVO PER CUI IL MEGA-FONDO AMERICANO PIMCO SI SIA RITIRATO DAL FINANZIAMENTO DI 430 MILIONI DI EURO A UN TIPINO INSEGUITO DAI TRIBUNALI, A CUI PECHINO NON RILASCIA IL VISTO PER ESPATRIARE, COME MISTER ZHANG…