GIUSEPPE ORSI E UN ELICOTTERO AGUSTAWESTLAND jpeg
giuseppe orsi Non solo il numero uno di Finmenccanica, Giuseppe Orsi, ma l'intero colosso di piazza Montegrappa, è coinvolto nell'inchiesta per corruzione e istigazione alla corruzione per l'appalto relativo alla fornitura di dodici elicotteri al governo indiano da parte di Agusta Westland, quando al vertice di questa società controllata da Finmeccanica c'era lo stesso Giuseppe Orsi.
L'avviso di garanzia firmato dal pubblico ministero Eugenio Fusco, applicato alla procura di Busto Arsizio per la conduzione di questa indagine, è datato 13 settembre. Il provvedimento riguarda la società Finmenccanica, (chiamata in causa ai sensi della legge 231 del 2001, che estende anche alle società la responsabilità penale per i reati commessi in Italia e all'estero); Giuseppe Orsi, come amministratore delegato di Agusta nel febbraio 2010, cioè quando si sarebbe commesso il reato e altre sei persone.
ELICOTTERO AGUSTA WESTLAND Si tratta di Bruno Spagnolini, successore di Orsi nel ruolo di Ad di Agusta; Guido Haschke, Cristian Mitchell e Carlo Gerosa, accusati di essere gli intermediari dei presunti accordi corruttivi e Attilio Garavaglia e Luciano Fava, consulenti di Finmeccanica in India e accusati di aver materialmente provveduto a pagare le tangenti.
GUARGUAGLINI E ORSI L'accordo tra Agusta e il governo indiano fu stipulato nel febbraio 2010 e la società italiana riuscì a sbaragliare la concorrenza agguerrita di alcune multinazionali americane. Per la fornitura di dodici elicotteri Agusta Westland, il prezzo stabilito era di cinquecentocinquanta milioni di euro, quarantuno dei quali, secondo l'accusa, sarebbero serviti per pagare politici e governanti locali che avevano favorito l'assegnazione della commessa.
