CONFINDUSTRIA COLPITA E AFFONDATA - I BIG DELLA NAUTICA ESCONO DA UCINA (IL BRACCIO MARINO DI VIALE DELL'ASTRONOMIA) E DISERTANO IL SALONE DI GENOVA. COLOSSI COME FERRETTI, RIVA AZIMUT E BAGLIETTO PREFERISCONO CANNES, MONACO E MIAMI - PER I PRODUTTORI L'UNIONE INDUSTRIALI È "IMMOBILE, VECCHIA E HA TEMPI E BUROCRAZIE INCOMPATIBILI COL MERCATO": IN SINTESI, NON SERVE A NIENTE

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Francesco De Dominicis per "Libero Quotidiano"

 

Prima avevano sbattuto la porta, ora arriva lo schiaffo. La nautica italiana infuoca l' estate. È ormai scontro aperto dentro l' associazione di categoria: il 23 luglio i maggiori produttori del Paese avevano dato l' addio a Confindustria; ieri hanno annunciato che diserteranno il salone di Genova, in programma a fine settembre.

carla demaria carla demaria

 

Da Ucina (la sigla della nautica che fa capo alla «holding» di viale dell' Astronomia e organizza l' evento genovese) se n' erano andati in tanti: Apreamare, Azimut-Benetti, Baglietto, Cantiere delle Marche, Cantieri di Sarnico, Colombo, Gruppo Ferretti, Maltese, Mase Generators, Mondomarine e Cantieri di Pisa, Opem Sistemi, Perini, Picchiotti, Tecnopol, Viareggio Superyacht, Vismara Marine.

 

alberto galassi di ferretti alberto galassi di ferretti

I ribelli in tutto sono 67: fatturano 1,5 miliardi di euro, rappresentano l' 80% della produzione italiana di imbarcazioni e il 95% del valore delle esportazioni. Lamentano la scarsa rappresentanza, da parte di Ucina, degli interessi dei produttori.

 

Torniamo ai saloni nautici. La principale fiera italiana del settore, dunque, non vedrà la partecipazione dei big come AzimutBenetti, Baglietto, Perini, Ferretti. Marchi che sono il fiore all' occhiello del made in Italy del mare e che, per presentare i loro nuovi prodotti, preferiscono altri eventi: Cannes, Miami e Monaco.

 

Proprio allo Yachting Festival nella cittadina francese, dal 6 all' 11 settembre, sarà portato Dahlak, lo sloop di 38 metri di Perini Navi; sono ben 20, invece, i modelli messi in vetrina dai marchi Ferretti Yacths, Custom Line, Riva e Pershing; mentre AzimutBenetti si presenta con 17 «barche» e Baglietto con due anteprime mondiali, Fast (46 metri), varato a maggio scorso in Liguria, e Unicorn (54 metri).

 

azimut benetti azimut benetti

E dopo Cannes, Monaco: la fiera tedesca (28 settembre - 1 ottobre) parte tre giorni dopo la chiusura di Genova (20-25 settembre) ospiterà l' eccellenza italiana della nautica che subito dopo preparerà cataloghi e modelli per l' International Boat Show di Miami, la più grande manifestazione a livello globale.

 

carla demaria delrio carla demaria delrio

La frattura è difficile da ricomporre. «Questa decisione - avevano affermato in una nota congiunta i grandi della nautica italiana il 22 luglio scorso, giorno in cui comunicarono formalmente la loro uscita da Confindustria - è motivata dalla ormai prolungata mancanza di attenzione, servizi e dedizione strategica riservata in Italia al comparto nautico».

 

carla demaria salone nautico carla demaria salone nautico

I grandi marchi avevano chiesto a Confindustria una «Federazione di scopo», una fusione cioè di Nautica Italiana con Ucina Confindustria nautica, in modo da organizzare insieme iniziative (come il Salone di Genova) a sostegno del comparto. Hanno ritenuto «scandalosa» la mancata risposta da parte di Confindustria alla loro proposta, e per questo hanno deciso di fare da soli. Una diaspora, quella interna all' organizzazione degli industriali, che ha un precedente di lusso, ovvero l' uscita di Fiat, nel 2012, per volontà del numero uno Sergio Marchionne.

 

salone nautico genova salone nautico genova alberto galassi di ferretti alberto galassi di ferretti

«Questa Confindustria è immobile, vecchia, ha tempi e burocrazie incompatibili con i tempi e i modi del mercato di oggi, in cui operiamo» aveva commentato a nome di tutti l' amministratore delegato di Ferretti, Alberto Galassi. I ribelli hanno preso di mira il presidente di Ucina, Carla Demaria, «colpevole» di essere dipendente di un gruppo francese Bènéteau, diretto concorrente della industria italiana. Resta in piedi l' ipotesi di una nuova iniziativa fieristica alternativa: un Salone del Mare a Milano.

 

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