I FURBETTI DI PARIOLI - ORA LA PROCURA DI ROMA VUOLE SPULCIARE ANCHE NEI CONTI DEI TRUFFATI DAL MADOFF DE NOANTRI, LANDE - MOLTI SONO RISPARMI PRIVATI, MA TRA I 1.500 CHE SI SONO FATTI FREGARE (una quaratina di denunce) è MOLTO PROBABILE CHE SI NASCONDA CHI QUEI CAPITALI NON LI AVEVA MAI DENUNCIATI - CACCIA AL TESORETTO DI LANDE (FINITO IN QUALCHE PARADISO FISCALE) - FUORISERIE E CASE IN ZONE DI PREGIO: COSÌ LA BANDA SI ARRICCHIVA CON I FONDI…

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Valentina Errante per \"Il Messaggero\"

GianfrancoGianfranco Lande

Adesso il procuratore aggiunto Nello Rossi e il pm Luca Tescaroli guardano in tasca agli investitori che hanno perso tutto. Per capire da dove provenivano quelle ricchezze. E anche per sapere se chi ha incassato i rendimenti, ha anche pagato le tasse. La procura ha infatti intenzione di esaminare una per una le posizioni dei tanti che da anni si fidavano di Lande e gli consegnavano i soldi, certi che il broker ne avrebbe moltiplicato i rendimenti, i magistrati chiederanno la provenienza di quel denaro.

In molti casi si tratta effettivamente di risparmi o eredità, ma l\'ipotesi è che tra i mille e 500 truffati ci sia chi non avesse mai dichiarato quelle cifre in Italia e che i soldi siano volati direttamente nei paradisi fiscali per mano del broker dei Parioli. Evitando così le maglie del fisco. In tanti dovranno anche dimostrare la propria buona fede e sostenere che ignorassero il fatto che Lande non avesse i titoli per la raccolta dei capitali.

Ed è caccia anche al tesoretto che Gianfranco Lande, dominus della truffa dei Parioli, ha fatto sparire. I pm sperano di recuperarlo nei paradisi fiscali, dove il Madoff di casa nostra faceva fruttare i risparmi dei suoi mille e 200 clienti, quelli di Paolo e Sabina Guzzanti, come quelli di Giuseppe e Paolo Piromalli. Le rogatorie internazionali sono già pronte e partiranno nei prossimi giorni per Malta, il Regno Unito, la Svizzera, il Lussemburgo, le Jersey Island, le Isole Vergini Britanniche e la Bahamas, dove di certo Lande ha investito una parte di quel denaro in due fondi bloccati.

LANDE-LANDE- SEDE EGP

Circostanze che mettono nei guai anche clienti truffati. Molte delle vittime potrebbero presto trasformarsi in indagati, per concorso nell\'esercizio abusivo dell\'attività finanziaria, ma anche per evasione fiscale e, come ultima ipotesi, per riciclaggio. Così il primo passo è rintracciare i 300 milioni che Lande dice di non possedere. Perché quello che finora gli uomini del nucleo valutario, della Guardia di Finanza, guidati dal colonnello Leandro Cuzzocrea, hanno rintracciato è ben poco rispetto alle somme sparite nel vorticoso giro di investimenti della Eim, della Egp e della Dharma.

Su disposizione del gip Simonetta D\'Alessandro sono stati sequestrati a Lande \"soltanto\" una casa di sei stanze accatastata tra l\'altro come popolare (che il broker possiede insieme ad alcuni parenti) e un magazzino sulla Tiburtina, in via Edoardo Arbib, poi una villa a Orani, in provincia di Nuoro.

PaoloPaolo Guzzanti

Nel corso dell\'interrogatorio, poi Lande ha informato gli inquirenti di essere il proprietario anche di un appartamento a Londra, nel quartiere Mayfair, e di una barca. Troppo poco. Anche gli immobili sequestrati alla compagna di Lande, Raffaella Raspi, direttrice della Egp anche lei in carcere da dieci gioni, sono briciole rispetto alla quantità di denaro scomparso.

In via Paolo Frisi, ai Parioli, la Finanza ha sequestrato a Raffaella Raspi un appartamento di sei stanze, un magazzino e un garage, mentre in via Fauro, sempre ai Parioli, il dispositivo del gip ha interessato un appartamento e un magazzino, tutti intestati alla Farren limited. I beni più consistenti sono stati sequestrati invece a Roberto Torreggiani: una multiproprietà a Venezia, nell\'isola della Giudecca.

SABINASABINA GUZZANTI

Poi due appartamenti a Roma in via Giacinta Pezzana, a due passi da Villa Ada, dove Torreggiani aveva anche un garage. Poi un appartamento all\'Argentario e una multiproprietà a Cortina, intestata alla sua compagna, Fausta Pugliese. A Giampiero Castellacci de Villanova invece sono stati sequestrati tre appartamenti ai Parioli, uno in viale Bruno Buozzi, l\'altro in via Luigi Luciani, il terzo in via dei Monti Parioli. Poi ci sono la Porsche, l\'Audi e la Bmw di Lande; la Jaguar, la Mini Minor e la Minicooper di Raffaella Raspi; la Mercedes e la Smart di Torreggiani; la Golf e la Mercedes di Castellaci.

samantasamanta de grenet

Nulla rispetto al tesoro sparito. Tanto che il pm Luca Tescaroli ha disposto anche il sequestro dei motorini degli indagati, oltre a quelle 26 società che sarebbero, però, scatole vuote. Nulla invece ad Andrea Raspi, il cognato di Lande. Oggi intanto il Tribunale del Riesame esaminerà la posizione di Roberto Torreggiani. E\' probabile che la decisione dei giudici sulla scarcerazione non arrivi subito. Per gli indagati le accuse vanno dall\'associazione a delinquere transnazionale finalizzata all\'abusivismo finanziario, truffa e appropriazione indebita.

DAVID DAVID RIONDINO

Ma all\'esame della magistratura c\'è anche la posizione dei broker che qualche anno fa avevano consegnato a Lande 14 milioni dei fratelli Piromalli. E quale fosse il ruolo di Antonio Coppola, un altro calabrese che a luglio si presentò da Lande per avere indietro i soldi spariti. Di quella cifra il broker dei Parioli aveva restituito solo sei milioni. Il denaro era finito nelle mani di Lande attraverso un mediatore finanziario e un commercialista di Forlì, Matteo Cosmi e Giuseppe Guliano Ricci, adesso indagati con l\'ipotesi di riciclaggio.

 

 

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