Massimo Gaggi per \"il Corriere Della Sera\"
Da giovanissimo attivista del partito radicale e DJ nei locali jazz a miliardario che, ad appena 52 anni, può permettersi di passare gran parte del tempo nella villa a Bermuda e che con gli amici parla della sua Ferrari F430 color argento come di una supercar «entry level». In mezzo, il trampolino della Business School di Harvard e una carriera finanziaria inizialmente stentata: licenziato da due banche d\'affari, fra cui Lazard, perche considerato poco abile nella vendita di prodotti finanziari alla clientela.
John PaulsonPoi il decollo quando questo finanziere milanese (ma nato a Roma, figlio di scienziati che lo hanno cresciuto a pianoforte e studi classici) diventa il braccio destro di John Paulson, il gestore di «hedge fund» di maggior successo dell\'ultimo decennio, l\'uomo che ha guadagnato in due anni 9 miliardi di dollari scommettendo sul crollo del mercato immobiliare.
Fino a due giorni fa Paolo Pellegrini era l\'analista e «trader» di grande successo che coi suoi studi sul mercato della casa Usa aveva confermato coi dati l\'intuizione di Paulson: che nel settore immobiliare si era formata una grossa bolla inevitabilmente destinata ad esplodere.
Lloyd Blankfein Presidente e Ad di Goldman SachsSulla base di quelle analisi nel 2007 Paulson rischiò il tutto per tutto scommettendo su un crollo del mercato immobiliare: comprò Cds (sostanzialmente polizze assicurative) su 25 miliardi di dollari di titoli obbligazionari basati su pacchetti di mutui immobiliari.
Molti banchieri di Wall Street lo giudicarono un folle, ma quando il mattone crollò davvero, Paulson si ritrovò sommerso dal denaro guadagnato. E fece ricchi anche gli altri investitori e i manager del suo fondo, a cominciare proprio da Pellegrini.
BLANKFEIN - GOLDMAN SACHSIn «The Greatest Trade Ever», un libro sulle avventure finanziarie di Paulson pubblicato alla fine del 2009 da Greg Zuckerman, un giornalista del «Wall Street Journal», si racconta della sorpresa della moglie di Pellegrini a fine 2007 quando, in vacanza nell\'isola di Anguilla, andando a prelevare un po\' di contante da un Bancomat scoprì che Paulson aveva appena accreditato sul suo conto 45 milioni di dollari come anticipo sul «bonus» di fine anno.
Logo \" Goldman Sachs \"Del finanziere milanese, descritto da chi lo conosce bene come un uomo di spessore, capace di analisi approfondite e di giudizi taglienti («ho fiducia zero in quello che la Fed sta facendo», ha risposto qualche mese fa a chi gli chiedeva un giudizio su Bernanke), oggi si parla, però, soprattutto per una vicenda giudiziaria: l\'importanza che le sue deposizioni avrebbero avuto nella decisione - presa venerdì dalla Sec, la Consob americana - di incriminare la Goldman Sachs per frode civile.
GOLDMAN SACHSIn realtà Pellegrini, che nel frattempo ha lasciato il fondo di Paulson e si è messo in proprio (PSQR è il curioso nome della «boutique» finanziaria da lui creata 18 mesi fa), sarebbe solo uno dei testimoni ascoltati dalla Sec. Ma è stata la sua la deposizione-chiave. Risalente addirittura alla fine del 2008.
Il finanziere, che in questo periodo è nell\'isola in mezzo all\'Atlantico, non parla coi giornalisti: rinvia a una società di consulenza che lo rappresenta. È, comunque, chiaro che quella di Pellegrini è stata la testimonianza di un protagonista che ha vissuto in prima persona il successo della scommessa speculativa sul mercato immobiliare e che ha anche avuto un ruolo importante nel gestire queste operazioni finanziarie insieme alla Goldman Sachs e allo stesso Fabrice Tourre, il vicepresidente incriminato dalla SEC.
Paolo PellegriniMentre, però, la Goldman è finita sotto accusa - non per l\'operazione finanziaria in sé ma per aver tradito la fiducia dei suoi clienti - la SEC ha precisato di non aver individuato alcun comportamento illecito da parte della Paulson & Co.
Anche se il caso SEC-Goldman e riflettori della stampa certamente lo mettono in difficoltà, Pellegrini e la sua terza moglie, Henrietta, sembrano insomma poter continuare tranquillamente a godersi, tra Bermuda e l\'appartamento dell\' Upper West Side di New York, la ricchezza messa da parte soprattutto grazie a una tabella: quella con le cifre-chiave dello studio sul mercato del mattone.
Paolo PellegriniPochi numeri: crescita media dei valori immobiliari dell\'1,4% l\'anno dal 1975 al 2000. Crescita media annua del 7% dal 2000 al 2005. Mercato che deve perdere il 40% per cento per tornare ai suoi trend storici. Una specie di uovo di Colombo.