GRECIA, DAL DRAMMA ALLA DRACMA - I TRADER A LONDRA SONO GIÀ PRONTI: "BASTA UN CLIC E I SISTEMI RIPRISTINANO LA DRACMA. OGGI NON È PIÙ UN EVENTO CATASTROFICO" - MA IL CONTAGIO PER ITALIA CI SAREBBE, COME SI È VISTO CON LO SPREAD, SUBITO RISALITO

"In un minuto di orologio (forse meno) sarei in grado di smettere di “tradare” la Grecia in euro e passare alla dracma", dice un trader. "Per me sarebbe un non-evento", azzarda un altro - Lo spread greco è a 1256, quello italiano è schizzato venerdì a 140, ora si è stabilizzato...

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1. CRISI: SPREAD BTP STABILE SOTTO 140 PUNTI

TRADER A WALL STREET TRADER A WALL STREET

 (ANSA) - Lo spread tra Btp e Bund resta stabile sotto quota 140 punti base, a 137, con il rendimento del 10 anni italiano all'1,44%. Il differenziale tra i titoli di Spagna e Germania è a 135 punti base, mentre il divario della Grecia è in rialzo a 1.256 punti con il tasso del decennale ellenico che sale al 12,63%.

 

 

2. I TRADER: “TORNA LA DRACMA? UN CLIC E LE BORSE SI ADEGUANO”

Gianluca Paolucci per “la Stampa

 

«Tecnicamente se domani la Grecia mi esce dall’euro, l’unica cosa che devo fare è importare nel sistema il cambio euro/dracma e dire che la valuta da applicare alle società greche non è l’euro ma la dracma. Cioè in un minuto di orologio (forse meno) sarei in grado di smettere di “tradare” la Grecia in euro e passare alla dracma utilizzando real time data». Chi parla è un importante gestore di fondi d’investimento basato a Londra. Pronto all’eventualità di una Grexit che in molti ormai non solo danno per assai probabile ma anche tale da non causare troppi traumi, almeno sui mercati.

 

Trader di borsa Trader di borsa

Nel 2011, nel pieno della tempesta sull’Eurozona, il clima era completamente diverso. La Icap, società britannica che è anche uno dei principali operatori di Borsa specializzato nella riduzione dei rischi post-trading, aveva reinstallato nei propri terminali il vecchio sistema pre-euro con le divise nazionale. Seguito a ruota dalle principali società di gestione di fondi della City, decise a non farsi cogliere impreparate da un crash dell’euro. «Si mossero tutti, con analisi su come gestire una possibile transizione e ripristinare la dracma nei sistemi come valuta di scambio su qualsiasi titolo quotato ad Atene: azionario bond, eccetera», ricorda il gestore.

 

tsipras varoufakis tsipras varoufakis

«All’epoca i più grossi player, oltre che fare analisi fecero in modo che i programmatori mettessero a disposizione del front office un “bottone” da premere nel caso in cui il black swan (il cigno nero, cioè l’evento catastrofico e inatteso, ndr) sarebbe apparso. Credo quel bottone esista ancora ad oggi, per cui quella frenesia di allora del non farsi cogliere impreparati, oggi non c’è più, racconta un secondo gestore, nel frattempo passato a guidare un proprio fondo d’investimento. «Per quanto mi riguarda, se dovessi guardare ai nostri sistemi nuovi di pacca, visto che ce li siamo programmati e li abbiamo messi “live” da tre mesi, sono molto flessibili. Per introdurre una valuta nuova basta digitare un codice».

tsipras per mano con juncker 2 tsipras per mano con juncker 2

 

Quattro anni dopo, dunque, il clima è completamente diverso. Almeno per i mercati. «Il ritorno della dracma? Per me è un non evento», azzarda il responsabile di una famiglia di fondi di una importante casa internazionale: «Il tempo d’inserire una divisa nuova nel sistema e riparto». Giudizio secco e probabilmente troppo ottimistico.

 

crisi finanziaria grecia fallimento rischio default crisi finanziaria grecia fallimento rischio default

«Delle scosse ci saranno, è inevitabile. Ma di certo non sembra di cogliere quell’effetto panico che molti temevano nel 2011», dice un economista di una banca d’affari. «Adesso rispetto a quattro anni fa c’è una maggior flessibilità di fronte ad un evento del genere, visto che la possibilità e probabilità che la Grecia possa abbandonare l’euro è molto più alta di quanto non lo fosse allora», conclude il primo gestore.

 

 

 

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