LA GRECIA ZAVORRA LE BORSE, MILANO -0,5% - PETROLIO IN FORTE RIALZO A 58 $ - CARIGE: DELIBERATO L'AUMENTO DI CAPITALE FINO A 850 MILIONI - BOERI METTE MANO ALLE PENSIONI: "DALLO STATO 20 ANNI DI IGNAVIA"

Padoan: "Per la bad bank non c'è un calendario, né preoccupazioni" - Unicredit: accordo preliminare per l'integrazione Pioneer-Santander - Rcs: Unipol/Finsoe assente in assemblea, non ha votato lista maggioranza - Ecofin: meno rischi, ma bassa crescita mina standard di vita e stabilita' finanziaria...

Condividi questo articolo


varoufakis e tsipras 3 41b3 a6e4 dc494826e81d varoufakis e tsipras 3 41b3 a6e4 dc494826e81d

1.BORSA: GRECIA PESA ANCORA SU LISTINI UE, MILANO CHIUDE A -0,5%

Radiocor - Chiusura in lieve ribasso per le principali Borse del Vecchio Continente mentre si attendono novita' sul fronte della crisi in Grecia, sempre di piu' alle prese con problemi di liquidita'. Oggi il capoeconomista della Bce, Peter Praet, ha spiegato che nella valutazione dell'Eurotower le banche elleniche rimangono solvibili ma ha ammesso che esiste una situazione di stress. Sul fronte macro non sono giunti segnali positivi dagli Usa: in marzo le vendite di case nuove sono calate dell'11,4%, ben oltre le attese degli analisti che erano per una flessione piu' limitata.

Peter Praet Peter Praet

 

A Milano al termine della giornata il Ftse Mib ha perso lo 0,50% mentre il Ftse All Share ha ceduto lo 0,54%. Male anche Parigi (-0,71%) e Francoforte (-1,26%) mentre Londra e' riuscita a chiudere in rialzo dello 0,18%. Fra i titoli quotati a Piazza Affari, da segnalare il ribasso del 4,43% accusato da St Microelectronics.

 

stmicroelectronics stmicroelectronics

Secondo gli analisti di Intermon te, Stm risente negativamente dei risultati della concorrente Texas Instruments che ha riportato risultati e indicazioni per il secondo trimestre peggiori delle attese. Sul fronte dei cambi, la moneta unica si e' rafforzata nel pomeriggio e in chiusura quota 1,0804 dollari (da 1,728 alla vigilia) e incrocia lo yen a 129,23 mentre la parita' fra dollaro e yen e' fissata a 119,65 yen. In forte rialzo infine il prezzo del petrolio: il contratto Wti con consegna a giugno guadagna infatti il +3,13% a 57,92 dollari al barile.

 

2.RCS: UNIPOL/FINSOE ASSENTE IN ASSEMBLEA, NON HA VOTATO LISTA MAGGIORANZA

CARLO CIMBRI jpeg CARLO CIMBRI jpeg

Radiocor - Il gruppo Unipol/Finsoe non ha partecipato all'assemblea degli azionisti di Rcs, di cui e' socio con una partecipazione del 4,6% del capitale. E' quanto ha appreso l'Agenzia Radiocor da fonti finanziarie. Il socio bolognese, che non ha partecipato alla stesura della lista di maggioranza per il rinnovo del consiglio di amministrazione del gruppo editoriale, ma l'avrebbe supportata, non ha quindi votato per il rinnovo del board di Rcs.

 

3.CARIGE: ASSEMBLEA DELIBERA AUMENTO CAPITALE FINO A 850 MILIONI

BANCA CARIGE BANCA CARIGE

Radiocor - L'assemblea degli azionisti di Carige ha deliberato l'operazione di aumento di capitale fino a 850 milioni da offrire in opzione ai soci con voto favorevole del 99% degli azionisti presenti o rappresentati. Durante la discussione di questo punto all'ordine del giorno, la Fondazione Carige (attualmente titolare del 12,5%) aveva annunciato il suo voto a favore dell'operazione chiedendo pero' al cda - per voce del suo rappresentante Giovanni Domenichini - di valutare l'opportunita' 'di soprassedere a una o piu' delle dismissioni previste'.

 

Nel piano di rafforzamento del capitale imposto da Bce, Carige ha infatti previsto dismissioni di asset non strategici tra cui Banca Cesare Ponti e Creditis. Sulla richiesta non sono stati fatti commenti da parte dei vertici della banca durante l'assemblea. I soci di Carige hanno anche varato l'aumento di capitale riservato alle Fondazioni De Mari e Fondazione CrCarrara. L'operazi one del valore di 15,8 milioni di euro complessivi e' funzionale all'acquisto delle quote di minoranza delle controllate CrSavona e CrCarrara, attualmente detenute dai due enti, da parte di Carige.

 

4.UNICREDIT: ACCORDO PRELIMINARE PER INTEGRAZIONE PIONEER-SANTANDER AM

federico ghizzoni federico ghizzoni

Radiocor - Accordo 'preliminare non vincolante' e 'in esclusiva' tra UniCredit e Santander per l'integrazione delle controllate Pioneer e Santander Asset Management (Sam). L'intesa coinvolge anche 'societa' affiliate di Warburg Pincus e General Atlantic'. L'intesa, spiega una nota, valorizza Pioneer 2,75 miliardi e Sam 2,6 miliardi (incluso il 49,5% di AllFunds Bank) e da' vita 'a una societa' leader a livello globale nel settore dell'asset management'.

 

Juan Alcaraz, attuale ceo di Sam, sara' il global chief executive officer della nuova societa', mentre Giordano Lombardo, attuale ceo e group chief investment officer (cio) di Pioneer Investments, sara' il nuovo global cio. L'accordo prevede la costituzione di una holding che si chiamera' Pioneer Investments controllata pariteticamente da UniCredit e dalle societa' di private equity affiliate a Warburg Pincus e General Atlantic. La holding, a sua volta, deterra' il 100% delle at tivita' di Pioneer negli Usa e il 66,7% della societa' risultante dall'integrazione delle attivita' non Usa di Pioneer e Sam, mentre Santander controllera' direttamente il restante 33,3%. UniCredit stima che 'l'operazione possa avere un impatto positivo sul capitale di circa 25 punti base'.

 

pioneer investments pioneer investments

5.ECOFIN: MENO RISCHI, MA BASSA CRESCITA MINA STANDARD DI VITA E STABILITA' FINANZIARIA

Radiocor - Negli ultimi mesi i rischi per la crescita sono diminuiti, ma il quadro macro-economico resta debole e sottende diverse incertezze sulla stabilita' finanziaria, prime fra tutti quelle dovute all'eccesso di debito pubblico e privato e al volume dei crediti bancari deteriorati. Non solo gli investimenti riprenderanno lentamente, ma il basso tasso di crescita previsto per i prossimi anni puo' mettere in discussione, piu' di quanto sia gia' messo in discussione oggi, gli standard di vita e la sostenibilita' delle finanze pubbliche. E' questa l'analisi di cui si nutrira' la discussione dei ministri finanziari nelle riunioni di domani e sabato riuniti nel formato Eurogruppo (domattina) ed Ecofin informale.

 

Dai documenti preparati dagli 'sherpa', dalla Commissione e dalla presidenza lettone, di cui Il Sole 24 Ore Radiocor ha potuto prendere visione, emerge una valutazione sugli sviluppi econo mici di medio periodo con molte ombre. E anche un allarme sul ribasso della crescita potenziale, che in Europa e' cominciato ben prima del 2008 e che la crisi finanziaria e poi la recessione hanno aggravato. L'occupazione potenziale, l'accumulazione di capitale e la crescita della produttivita' totale dei fattori (che misura la crescita del valore aggiunto attribuibile al progresso tecnico, ai miglioramenti della conoscenza e nell'efficienza dei processi produttivi) resteranno sotto i livelli pre-crisi fino al 2020.

 

PADOAN VISCO GUZZETTI PATUELLI PADOAN VISCO GUZZETTI PATUELLI

6.BAD BANK:PADOAN,NESSUNA PREOCCUPAZIONE DA UE NÉ DA NOI

 (ANSA) - "Non c'è nessuna preoccupazione da nessuno dei due lati del tavolo". Così il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan sulla questione bad bank al termine di un colloquio con la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager. "Stiamo lavorando a tutte le soluzioni possibili, ci sono pro e contro, a un certo punto prenderemo una decisione" ma, "non c'è un calendario".

 

"C'è semplicemente la ricerca di soluzioni pratiche ed efficienti dal punto di vista della stabilità finanziaria e creditizia", ha sottolineato Padoan, ricordando di incontrare "frequentemente" i commissari interessati dal dossier.

 

7.BOERI, SULLE PENSIONI IGNAVIA DI STATO PER 20 ANNI

(ANSA) - L'operazione trasparenza che l'Inps lancerà dal primo maggio cancellerà "il fatto gravissimo" di venti anni in cui, sulle pensioni, per la mancanza di informazioni "i contribuenti sono stati indotti a fare delle scelte sbagliate". Una svolta che il presidente dell'Inps, Tito Boeri, sottolinea con forza: "Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito ad una sorta di ignavia di Stato", per cui "nell'arco di 6 legislature, da quando è stata varata la riforma Dini", che ha sancito il passaggio dal sistema di calcolo pensionistico retributivo a quello contributivo "non si è voluto informare i cittadini del cambiamento".

TITO BOERI TITO BOERI

 

Parole nette pronunciate al Forum della Cassa nazionale di previdenza dei dottori commercialisti. Arriveranno dal prossimo mese le prime "buste arancioni": si parte dagli under 40, saranno i primi a poter accedere ad una chiara simulazione sulla possibile futura pensione, basandosi su percorso retributivo-contributivo e anni di lavoro. Il primo obiettivo dell'Inps è offrire questa opportunità ad una platea di quasi 18 milioni di lavoratori entro l'anno. Si parte dai più giovani, per responsabilizzarli sugli effetti che ogni scelta lavorativa potrà avere dal punto di vista del sistema previdenziale.

 

Poi "dal primo giugno", indica Boeri, l'Inps "si dedicherà ai 50-60enni" invitandoli ad accedere alle procedure online avviate dall'Inps coloro per conoscere tutti i dettagli del loro estratto conto pensionistico e le relative simulazioni. Secondo le indicazioni dell'Inps, l'operazione trasparenza partirà per gli iscritti al fondo lavoratori dipendenti, alle gestioni autonome e quelle dei parasubordinati; potranno accedere alle informazioni (purchè in possesso del pin Inps e di almeno cinque anni di contributi versati) da maggio le persone con meno di quaranta anni, da giugno a partire da chi ha meno di 50 anni e poi e man mano i più anziani.

 

TITO BOERI TITO BOERI

 Nel 2016 l'operazione riguarderà anche i lavoratori domestici e gli agricoli per essere estesa, entro la fine dell'anno, ai dipendenti pubblici (nel complesso saranno accessibili oltre 23 milioni di posizioni). Intanto, come direttore del festival dell'Economia di Trento, Boeri ne ha presentato la decima edizione che inizierà dal prossimo 29 maggio: il tema sarà la mobilità sociale. "Le disuguaglianze dinamiche - dice - sono importanti al pari di quelle statiche. Conta non solo la distanza fra chi ha redditi più alti e chi li ha più bassi, ma anche la probabilità di colmare il divario nel corso della propria vita".

 

Al Festival interverranno il premier, Matteo Renzi, ed il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e per la prima volta ci sarà il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco. A due premi Nobel saranno affidate le conferenze di apertura e di chiusura: la prima a Joseph Stiglitz, la chiusura a Paul Krugman.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT -  SALUTAME ER PAPA! PERCHÉ MELONI HA ORDINATO A GIORGETTI E VALDITARA DI DISERTARE GLI "STATI GENERALI DELLA NATALITÀ"? COME MAI LEI, ''DONNA-MADRE-CRISTIANA'', HA RIFIUTATO L’INVITO (GIA' PRIMA DELLA CONTESTAZIONE A ROCCELLA), A UN EVENTO PRESENTE BERGOGLIO? - LA DUCETTA, ACCUSATA DI “DERIVA ORBANIANA SUI DIRITTI DELLE DONNE (PRO-VITA NEI CONSULTORI) HA PREFERITO SMARCARSI DA TEMI DIVISIVI IN VISTA DELLE EUROPEE. MAGARI TEMEVA DI FINIRE CONTESTATA DAI CATTOLICI ANCHE PER L’AFFOSSAMENTO DEL “FAMILY ACT” - L'IRA ECCLESIALE ESPRESSA DALL’ORGANIZZATORE DEGLI "STATI GENERALI DELLA NATALITÀ", GIGI DE PALO. OGGI A ROMA, ACCANTO AL PONTEFICE, NON L'HA TOCCATA PIANO: “CI SIAMO SENTITI ABBANDONATI DALLE ISTITUZIONI. COME SE TOGLIERE LA PAROLA A UN MINISTRO FOSSE PIÙ GRAVE DI TOGLIERLA A UNA MAMMA ALL'OTTAVO MESE DI GRAVIDANZA…” - VIDEO

FLASH! – MAI DIRE RAI: ANDATO A VUOTO IL TENTATIVO CON TAJANI DI ESSERE IN QUOTA FORZA ITALIA, AL FINE DI CONQUISTARE LA POLTRONA DI DIR. GEN., ROBERTO SERGIO HA PROVATO AD ADESCARE I MELONI DI VIALE MAZZINI CON LA RIDICOLA “CENSURA” A SERENA BORTONE – ROSSI, CHE AVEVA ISSATO SERGIO PRO TEMPORE A AD, SI SENTE “TRADITO” PER LE SUE TRAME DI RESTARE AL SUO POSTO – COME DIR. GEN., ACCANTONATO CIANNAMEA, LA LEGA RICICCIA MARANO MEZZOBANANO. TROPPO ESPERTO ED ABILE, NON E’ GRADITO A ROSSI (CHE NE FAREBBE A MENO DEL DIR. GEN.) - COMUNQUE, DA QUI A LUGLIO, TUTTO PUO' CAMBIARE…

DAGOREPORT – ELLY SCHLEIN, UNA DONNA SOLA AL COMANDO DI UN MANICOMIO: NON ASCOLTA PIÙ NESSUNO E HA ESAUTORATO LA SEGRETERIA E DISINNESCATO LE CORRENTI - A SPACCARE IL PD, ALLA SVALVOLATA ELLY SI E' AGGIUNTO IL VANESIO MAURIZIO LANDINI CON IL REFERENDUM SUL JOB ACT: IL SINDACALISTA (A TEMPO PERSO), IN BARBA A CONTE, SOGNA DI DIVENTARE LUI IL FEDERATORE DELLA GRANDE SINISTRA: PD E M5S PIU' AVS (VIA IL CENTRO CATTO-DEM) – GOFFREDO BETTINI AL LAVORO: INVECE DI TROVARE UN BUON DOTTORE, CERCA UN FEDERATORE ALLA PRODI PER UN NUOVO "ULIVO" E DI UN 40ENNE CHE POSSIEDA LA LEADERSHIP PER SGONFIARE LE SMORFIE DELLA MELONA (RICCI, DECARO, NARDELLA, SALA) - GENTILONI-ONI-ONI? ASPIRA AL QUIRINALE! - INSOMMA, PER LA GIOIA DEL ''TRIO DUCIONI”, LA CROCE VERDE NON ARRIVERA' E IL MANICOMIO PD NON CAMBIERA' COPIONE: SCHLEIN RESTERA' AL SUO POSTO A FARE LE SUE INTELLIGENTI CAZZATE DE SINISTRA...