INFERNAL PARADISE - HAI UN REDDITO DI ALMENO 400MILA € ANNUI? FAI COME MARPIONNE, PRENDI LA RESIDENZA A ZUG! - NEL CANTONE SVIZZERO LE TASSE SONO SOTTO LA MEDIA DEL PAESE: 22,9% DI ALIQUOTA MASSIMA PER I RESIDENTI E MEDIAMENTE IL 15,4% PER LE IMPRESE. UNA CUCCAGNA CHE HA ATTRATTO MILIARDARI E MULTINAZIONALI GENERANDO UNA CRESCITA PERVERSA - ORMAI È UN’ISOLA INFELICE PER SOLI RICCHI: PREZZI DELLE CASE A +70%, MIDDLE-CLASS IN FUGA, LAVORATORI QUALIFICATI IN VIA D’ESTINZIONE…

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Milena Vercellino per il "Corriere della Sera"

CANTONE DI ZUGCANTONE DI ZUG

Il paese dell'abbondanza è fatto di laghi, boschi e multinazionali, di tranquillità rurale ed alta finanza. È impenetrabile dalla crisi ed ospita la più alta concentrazione di miliardari in uno dei Paesi più ricchi del pianeta. Ma ora il cantone di Zug, incastonato tra le montagne della Svizzera tedesca, si trova a dover imbrigliare una prosperità sfuggita al proprio controllo.

Mentre l'Occidente fa i conti con le difficoltà di una crescita che arranca, il cantone è infatti alle prese con il problema opposto: troppa crescita, prezzi alle stelle. E classe media avviata a diventare specie protetta. Circa 110 mila abitanti, 30 mila imprese - cresciute di quasi il 50% dalle 19 mila del 2000 -, Zug, raccontava ieri il Wall Street Journal, è un paradiso fiscale in un altro paradiso fiscale, con un'imposizione più bassa di quella media della Svizzera: l'aliquota massima per i residenti è del 22,9%, mentre le imprese pagano in media il 15,4%.

ZUG E AMICA DEL TUO BUSINESSZUG E AMICA DEL TUO BUSINESS

Nel Paese il prelievo fiscale è effettuato per i due terzi dai cantoni, e su questo Zug ha fatto leva, a partire dal 1947, quando il governo locale ha cominciato a tagliare le tasse per attirare nuove imprese. Nel corso degli anni, negli edifici di vetro e acciaio della zona degli affari della città principale e altrove nel cantone si sono accasate numerose multinazionali: da Xstrata a Thomson Reuters, da SABMiller a Siemens, e poi Mars, Burger King Holdings, Adidas. Tra i residenti il Ceo della Fiat Sergio Marchionne.

MarchionneMarchionne

In poco più di cinquant'anni, Zug si è trasformato da povera regione agricola in un concentrato di ricchezza prodotta - a volte altrove - e spesa. A cascata il capoluogo, una cittadina di 25 mila abitanti adagiata sulle rive dell'omonimo lago, si è punteggiato di negozi di lusso, ed il tasso di disoccupazione, all'1,9%, ha battuto al ribasso la modesta percentuale svizzera dei senza lavoro, al 2,8% contro una media Ue del 9,4%.

MAPPA DEL CANTONE DI ZUGMAPPA DEL CANTONE DI ZUG

Ma anche i paradisi hanno zone d'ombra. Quando Zug fu protagonista l'ultima volta di un episodio eclatante, il massacro a mano armata di 14 persone all'interno del Parlamento cantonale da parte di uno squilibrato, era il 2001. Da allora, è tornata una fiorente tranquillità - fin troppo fiorente, come si è visto. Con la «migrazione» dei ricchi i prezzi delle case sono aumentati del 70%, costringendo sempre più la classe media a trasferirsi altrove.

IL-CANTONE-DI-ZUG-IN-SVIZZERAIL-CANTONE-DI-ZUG-IN-SVIZZERA

Secondo un manager intervistato dal Wsj, «vivere a Zug comincia ad avere senso per i redditi dal mezzo milione di franchi (oltre 420 mila euro, ndr)». La crescita sproporzionata ha causato altri effetti a catena: le aziende hanno difficoltà a trovare lavoratori qualificati e spazi per gli uffici. Così, con la prospettiva di un progressivo snaturamento del tessuto sociale, il governo locale mette mano al freno: fatta salva la bassa pressione fiscale, il cantone punta sulle agevolazioni abitative per i residenti meno affluenti e sta chiedendo ai Comuni di limitare i permessi per la costruzione di nuovi uffici.

 

 

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