MEDIOBANCA: SUI CONTI DI LIGRESTI SALTA NAGEL? - IN POLE PER LA SOSTITUZIONE CI SAREBBE L’ATTUALE PRESIDENTE DI PIAZZETTA
CUCCIA, RENATO PAGLIARO, IL VERO EREDE DI MARANGHI, CHE DIVENTEREBBE COSI’ IL NUOVO AD, MENTRE L’ATTUALE PRESIDENTE DI ENEL, PAOLO ANDREA COLOMBO, POTREBBE ASSUMERE
IL RUOLO DI PRESIDENTE - L’INDISCREZIONE ADNKRONOS DI IERI, OGGI E’ STATA IGNORATA DA TUTTI I GIORNALI…

Condividi questo articolo


(Adnkronos) - Acque agitate a Piazzetta Cuccia. Da notizie circolate nella giornata di ieri a Parigi sarebbe in
discussione la poltrona di Alberto Nagel. L'ad di Mediobanca, secondo 
indiscrezioni raccolte oggi dall'Adnkronos che confermano le voci 
finanziarie parigine di ieri, potrebbe pagare la gestione del dossier 
Fonsai. Alcuni soci influenti starebbero spingendo per 
l'avvicendamento al timone della banca d'affari. E in pole position
per la sostituzione ci sarebbe l'attuale presidente di Piazzetta 
Cuccia, Renato Pagliaro, che diventerebbe cosi' il nuovo ad, mentre 
l'attuale presidente di Enel, Paolo Andrea Colombo, potrebbe assumere
il ruolo di presidente.

PAOLO ANDREA COLOMBOPAOLO ANDREA COLOMBOALBERTO NAGEL E RENATO PAGLIAROALBERTO NAGEL E RENATO PAGLIARO

A far vacillare la posizione di Nagel sarebbe il ruolo giocato 
nella partita per il salvataggio delle societa' che fanno capo alla 
famiglia Ligresti. Su Premafin e Fonsai si e' aperta una doppia 
battaglia, finanziaria con il confronto tra Unipol e Sator-Palladio, e 
giudiziaria, con la Procura di Milano che indaga su diverse operazioni 
portate a termine dalla famiglia Ligresti.

Per salvare l'esposizione di Piazzetta Cuccia nei confronti 
della societa' controllate da Salvatore Ligresti, che si aggira 
intorno a 1 mld di euro, l'ad di Mediobanca ha promosso e sostenuto il 
piano che prevede la fusione con Unipol. Un'operazione, condizionata 
al via libera della Consob, che si concluderebbe con una fusione di 
quattro societa' (Premafin, Fonsai, Milano Assicurazioni e Unipol).

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…