UN MINCIONE CHE GRAFFIA CARIGE - ESCLUSO DAL CDA, IL FINANZIERE VUOLE SFERRARE L’ATTACCO A MALACALZA. SI È ALLEATO CON ALTRI FONDI CHE, IN MODO DISCRETO, HANNO APPROFITTATO DEL PREZZO BASSO DELLE AZIONI DELLA BANCA E OGGI POTREBBERO PORTARE IL FRONTE RIBELLE VICINO AL 30%

-

Condividi questo articolo


 

Gilda Ferrari per la Stampa

 

raffaele mincione raffaele mincione

La mossa è dirompente e lo scopo, in fin dei conti, è mandare in frantumi l' attuale equilibrio. Raffaele Mincione è intenzionato a mettere sotto assedio il consiglio di amministrazione di Banca Carige e soprattutto, l' azionista di riferimento, Vittorio Malacalza.

 

Il "piano B", secondo quanto è possibile a ricostruire, è un attacco diretto, dopo la richiesta del finanziare romano di poter entrare nella governance dell' istituto genovese con la lettera spedita al presidente Giuseppe Tesauro. Il progetto di Mincione, confermato da fonti di Radiocor Plus, prevede la revoca e il rinnovo del consiglio di amministrazione attraverso un' assemblea straordinaria nel caso in cui la richiesta recapitata a Tesauro non fosse presa in considerazione. La strategia ha già tempi stabiliti e dovrebbe concretizzarsi dopo il 29 marzo, successivamente cioè alla riunione dei soci già stabilita: non ci sarebbe infatti il tempo tecnico per presentare le liste.

raffaele mincione raffaele mincione

 

Le alleanze

Mincione, terzo azionista, è titolare del 5,4% di Banca Carige: una percentuale superiore a quella di molti soci che oggi sono rappresentati nel Cda e che sono progressivamente scesi (è il caso di Aldo Spinelli e della Fondazione). Il peso non è però sufficiente per condurre la guerra a Malacalza.

 

raffaele mincione raffaele mincione

Per questo nella strategia viene data importanza all' alleanza con altri fondi che, in modo discreto, hanno approfittato del prezzo basso delle azioni della banca e oggi potrebbero portare il fronte ribelle vicino al 30%. Con questa forza Mincione potrebbe scardinare il Cda che oggi è espressione a larga maggioranza di Malacalza. Gli alleati sarebbero fondi legati all' Italia, ma comprendono anche investitori istituzionali internazionali disponibili ad appoggiare la mossa del finanziere.

 

E se Malacalza dovesse salire sino al 28% come autorizzato dalla Bce (oggi è al 20%, l' imprenditore ha preso tempo «fino a giugno» per decidere), l' ago della bilancia diventerebbe il secondo socio di Carige. Gabriele Volpi oggi è al 9% delle quote e potrebbe decidere così le sorti dell' assalto alla governance di Carige. I fondi sono animati da diversi interessi, compreso quello di una prospettiva di aggregazione dell' Istituto persino nel breve periodo.

vittorio malacalza vittorio malacalza

 

Il rischio Opa

La richiesta di un' assemblea straordinaria sarà motivata con un punto all' ordine del giorno che metterà in chiaro la revoca del consiglio e contestualmente la sua nomina. I tempi per accelerare e sviluppare questa mossa nell' assemblea del 29 non ci sono, ma Mincione non intende aspettare la scadenza del mandato del cda della Banca che è prevista con l' approvazione del bilancio 2018 e quindi verosimilmente per la primavera del 2019. L' investimento di Capital Investment Trust è stato pari a 22,5 milioni di euro, mentre molti dei soci si sono diluiti per effetto dell' aumento di capitale. C' è già, intanto, chi paventa la possibilità di un' Opa obbligatoria nel caso in cui l' azione di Mincione dovesse attirare un' adesione così alta da parte degli investitori.

 

 

gabriele volpi1 gabriele volpi1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - PUNTO DI SVOLTA IN MEDIO ORIENTE: NELLE PROSSIME ORE SARA' ANNUNCIATA LA TREGUA TRA GAZA E ISRAELE IN CAMBIO DEL RILASCIO DEI 35 OSTAGGI IN MANO AD HAMAS - 45 GIORNI PER NEGOZIARE UN ACCORDO DEFINITIVO - NETANYAHU, CHE VOLEVA INVADERE RAFAH, COSTRETTO A PIU' MITI CONSIGLI DALL'AZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA, GENERALE GANTZ ("GLI OSTAGGI SONO PIU' IMPORTANTI DI RAFAH") E DALL'ALTOLA' DI BIDEN A BIBI ("SE ISRAELE INVADE RAFAH GLI AIUTI MILITARI AMERICANI VENGONO RIMESI IN DISCUSSIONE")....

L’EFFETTO VANNACCI È SVANITO? – IL SECONDO LIBRO DEL GENERALE, "IL CORAGGIO VINCE", È UN MEZZO FLOP RISPETTO ALL’ESORDIO: 14MILA COPIE IN UN MESE E MEZZO CONTRO LE 240MILA DI “IL MONDO AL CONTRARIO” – SALVINI, CHE HA CANDIDATO IL GENERALE ALLE EUROPEE, HA SOTTOVALUTATO LE CONSEGUENZE DELLA SOVRAESPOSIZIONE DI VANNACCI: DOPO UN ANNO DI INTERVISTE E OSPITATE TV, IL MILITARE HA PERSO SMALTO. E IL SUO LIBRO VENDE SOPRATTUTTO NEL NORD-EST, BACINO STORICO DELLA LEGA, E POCO O NIENTE AL SUD E AL CENTRO (DOVE VANNACCI È CAPOLISTA)

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"