MONTE-PREZZEMOLO! - IL DECRETO “SALVA ITALIA” INCENTIVA L'INSTALLAZIONE DI SCATOLE NERE SULLE AUTO E L’EX PRESIDENTE FIAT È AZIONISTA DI MAGGIORANZA DI OCTO TELEMATICS, UNA DELLE DUE SOCIETÀ LEADER DEL SETTORE IN ITALIA - L’AVVERSARIA, LA COBRA TELEMATICS, PIACE TANTO A PERISSINOTTO (GENERALI), MA NEL MERCATO POTREBBE ENTRARE ANCHE LA MICROSOFT - CHI VINCERÀ?...

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Stefano Sansonetti per "Italia Oggi"

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLOLUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

Fatta una norma, molto spesso spunta fuori chi è in grado di ricavarne un bel business. È proprio quello che sta accadendo dietro le quinte del decreto «salva Italia», ormai pubblicato in Gazzetta Ufficiale, in particolare della parte che incentiva l'installazione di scatole nere sulle automobili in vista di sconti sulle polizze assicurative.

Per i consumatori la prospettiva è quella di un alleggerimento delle spese. Ma per le società che producono scatole nere si aprono grandi occasioni. Quante sono queste aziende? Diciamo che in Italia le due realtà al momento più attrezzate sono la Octo Telematics e la Cobra Telematics. Su di loro, infatti, le assicurazioni si stanno appoggiando per confezionare i nuovi pacchetti per i clienti.

SCATOLA NERA PER AUTOMOBILE jpegSCATOLA NERA PER AUTOMOBILE jpeg

Le sorprese, però, arrivano se si va a dare un'occhiata agli azionisti, soprattutto di una di questa aziende. Si dà infatti il caso che la Octo Telematics, società con sede a Roma, sia controllata al 60% dalla Octobi spa. Questa società, che invece ha sede a Milano, a sua volta è controllata al 59,24% dalla Montezemolo & Partners sgr. Sin troppo semplice, dal cognome, risalire a Luca Cordero di Montezemolo, che con il figlio Matteo si divide praticamente in parti uguali la proprietà della sgr.

OCTO TELEMATICSOCTO TELEMATICS

Insomma, nel business delle scatole nere spunta il presidente della Ferrari, nonché ex presidente di Confindustria. Il quale, un paio di anni fa, attraverso il suo strumento societario, ha deciso di rilevare il controllo della Octo Telematics. Ben prima dell'avvento di Mario Monti, sembra quindi il caso di dire, Montezemolo ha dimostrato di avere un gran naso per l'affare, essendo riuscito a fiutarlo con due anni di anticipo. E adesso si trova pronto più che mai a sfruttare le possibilità che potranno essere colte dalla sua Octo Telematics.

La società, del resto, nel campo dell'informatica e dell'elettronica è avviata da tempo. L'ultimo bilancio ha fatto segnare un fatturato di 22 milioni e 313 mila euro, con un utile di 1 milione e 808 mila. In più, già da diverso tempo, la società ha messo a punto le scatole nere per automobili. Nel 2007, per esempio, si era aggiudicata una gara europea indetta dall'Isvap per un progetto proprio dedicato al prodotto e all'epoca denominato «check box».

COBRACOBRA

Un altro nome, invece, è stato scelto dall'altra società italiana che da anni lavora nel settore. La Cobra Telematics, infatti, produce modelli di scatole nere che alcune assicurazioni, per esempio le Generali guidate da Giovanni Perissinotto, hanno già ribattezzato «Quality Driver Box». La Cobra Telematics dipende dal gruppo italiano Cobra automotive technologies, che dal 1975 si occupa di informatica ed elettronica. Il suo ultimo bilancio parla di un fatturato di 72 milioni e 280 mila euro, con una perdita però di 9 milioni e 427 mila. L'azienda, che peraltro è quotata in borsa, sarà un duro avversario per l'azienda controllata da Montezemolo, soprattutto se si considera che alcuni grandi gruppi assicurativi sembrano già aver scelto le soluzioni proposte da Cobra.

MICROSOFTMICROSOFT

Altre società, in ogni caso, potrebbero fare la loro proposta. Il colosso informatico Microsoft, per esempio, da anni sperimenta scatole nere un po' per tutti i settori. Nel 2006, addirittura, presentò la «Sense cam», una scatola nera per l'uomo, in grado di registrare suoni e immagazzinare fino a 2 mila immagini al giorno.

 

 

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